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Tunuè diventa esclusivista di Messaggerie Libri per il circuito delle fumetterie
[04/06/2011] » Massimiliano Clemente, direttore editoriale degli editori dell'immaginario: «Nessun recinto, fuori dai corner i graphic novel» (forse chiamarli "fumetti" sembra poco "rivoluzionario"?).
Massimiliano Clemente, Direttore Editoriale della Tunué, annuncia così l’accordo con Messaggerie Libri, che nelle intenzioni degli editori dell'immaginario (il sottotitolo dell'editoriale pontina) è parte del percorso della casa editrice per dare valore ai romanzi a fumetti:
«Abbiamo un sogno: i romanzi a fumetti – i graphic novel – a fianco dei volumi di narrativa sugli scaffali delle librerie. Senza divisioni. Pari dignità letteraria e culturale.
Al recente Salone del libro di Torino la Tunué è stata una delle poche case editrici di fumetti ad avere uno stand nel padiglione di varia. Una scelta che confermiamo da ormai cinque anni, perché crediamo che nessun recinto, anche se dorato, sia in grado di scardinare nella mentalità comune la stantia idea di fumetto come lettura poco edificante, figlia di un dio minore che mai siederà nell’olimpo delle arti. I lettori curiosi, coloro che non hanno paura di perdere una presupposta purezza culturale, che si avvicinano senza timore ai graphic novel – e tornano contenti della scelta, e vogliono leggerne altri! – sono un tesoro che abbiamo il dovere di scoprire, sono individualità che siamo chiamati a incontrare. Ma fuori dai corner, dalle fiere di settore, dai soliti giri.
Dare «potere alle storie» è il percorso che abbiamo intrapreso. Le storie degli autori, le storie dei lettori. La storia della Tunué e delle persone che la compongono. Racconti di vita quotidiana, in cui sia facile perdersi e immedesimarsi, narrazioni sulla contemporaneità, personaggi a volte umili, a volte eroici, a volte fantastici.
Sulla nostra strada abbiamo incontrato un partner commerciale di assoluto livello che ha condiviso la nostra visione: Messaggerie Libri. Siamo orgogliosi della loro fiducia e riteniamo che questo sia un passo importante per ampliare i nostri orizzonti, per dare ai graphic novel la cornice che meritano e ribadire così la contaminazione tra linguaggi. Narrativa, saggistica, cultura a fumetti».
Emanuele Di Giorgi, responsabile dello sviluppo e dell'area commerciale della Tunuè, sul forum di Comicus, aggiunge:
«Da un punto di vista commerciale, passati alcuni anni di dialogo con tutti i distributori e tre anni di esclusiva con Pan distribuzione che ringraziamo pubblicamente, insieme agli altri distributori, per averci fatto maturare e capire molti meccanismi del settore, abbiamo deciso di rescindere il contratto dopo aver ricevuto una risposta negativa alle nostre richieste di avere:
1) la possibilità di conoscere in quali fumetterie fossero venduti i nostri libri per calibrare le nostre campagne di comunicazione
2) la possibilità per le fumetterie di avere dei conti deposito o su tutto o almeno su una percentuale dei libri presi da noi.
Esigenze nate nel tempo e esplose con la nostra forte crescita nel settore delle librerie di varia, che oggi rappresenta per Tunué 3 volte tanto il fatturato delle fumetterie!
Vogliamo continuare a lavorare con le fumetterie e siamo fiduciosi che la professionalità di Messaggerie permetterà una forte crescita al settore e una evoluzione della fumetteria in libreria dell'immaginario, ossia una libreria con una forte specializzazione, ma pur sempre una libreria.
Perché crediamo che nessun recinto, anche se dorato, possa contenere il fumetto.»
Ma ai tipi della Tunuè, chiamarli "fumetti" anche nel comunicato ufficiale, invece di graphic novel sembrava poco "rivoluzionario"? Maledetto marketing! Che poi lo sanno tutti che il marketing non esiste... così come non esistono le graphic novel, ma esistono solo "fumetti".










