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L'Editoriale - Fumettomondo: a proposito delle fonti e di chi vuole che siano rivelate
di Alessandro Bottero
Stefano Feltri, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, è stato invitato al convegno del gruppo BIlderberg
In un articolo che ha scritto per “giustificarsi” di questa partecipazione scrive (testuali parole ricopiate dal sito perché non si può fare copia e incolla dal suo articolo): “La regola generale che vale per i giorni dell’evento è sempre quella standard: Chatam hoiuse. Tradotto: Le informazioni e le idee che si ascoltano possono essere rielaborate e utilizzate “liberamente” purché non vengano attribuite direttamente a chi le ha pronunciate.
La ragione è ovvia: molti dei partecipanti non sarebbero liberi di esprimere opinioni o idee in modo aperto se tutto fosse in streaming o pubblico, perché le loro parole sarebbero attribuite anche alla istituzione o azienda di appartenenza”.
Non so se avete capito. Il vicedirettore de il Fatto Quotidiano in pratica dice che la regola standard è NON citare le fonti.
Ora vorrei che tutti quelli che mi hanno sempre accusato di essere un contapalle, bugiardo che sparava dati di vendita a caso, dicendo che il vero giornalismo era quello che citava le fonti, mi chiedessero scusa, perché ho fatto la STESSA cosa che Feltri ha detto che farà e che tutti i giornalisti fanno quando partecipano a eventi del genere.
Quindi se una fonte X mi dice i dati di vendita della casa editrice Y o Z io applico la regola standard CHATAM HOUSE. E se non vi sta bene allora dite al Fatto quotidiano che sono dei cattivi giornalisti.
P.S. Ah, la FONTE della citazione di Feltri è questa: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/28/perche-vado-alla-riunione-del-gruppo-bilderberg/5215441/