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- Scritto da Alessandro Bottero
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L'Editoriale - Lucca Comics 2019: Il dito e la luna
di Alessandro Bottero
Ovvero, miei piccoli lettori, di come il fumettomondo non perde occasione per abbaiare al dito, senza accorgersi della luna ben più grande e pericolosa.
L'estate 2019 è stata contrassegnata per il mondo social del fumetto italiano dal ribolle di fiero e nobile sdegno per la “censura fascistissima e bigottissima” che qualcuno vorrebbe infliggere al previsto musical Cinzia”, inserito nel programma di Lucca Comics & Games 2019, presentato ufficialmente un po' di giorni fa.
Chiariamo subito le cose: presentare Leo Ortolani come subdolo e astuto cospiratore della Teoria del Gender che vuole pervertire le menti dei piccoli italiani e delle piccole italiane con i suoi fumetti laidi e transessuali è talmente stupido che in un mondo serio nessun giornale o sito all’altezza di questo nome gli darebbe spazio.
Chi conosce Leo Ortolani, chi conosce Rat-Man e il personaggio di Cinzia in quel contesto, e chi ha letto la grafic novel "Cinzia" e conosce la Cinzia in QUEL contesto (e sono due Cinzie diverse, malgrado ci siano articoli che invece dicono “Cinzia, il musical tratto dal libro Cinzia che parla del personaggio di Ratman”, dicendo un’idiozia), chi conosce queste tre cose sa perfettamente che accuse di “complotto del gender” sono stupidate. Punto.
Ma questo è il dito, e come sempre il mondo social si comporta come un gatto. Gli agiti un puntino rosso davanti e quello ti segue, perdendo di vista tutto il resto.
Il dito è una fesseria. La luna è qualcosa di più serio, e OVVIAMENTE nessuno ne sta parlando.
Cos’è la luna in questo caso?
Questo: il consigliere del Comune di Lucca, Massimiliano Bindocci, del Movimento 5 Stelle, critica il fatto che la tematica sia stata presentata al consiglio dopo essere stata approvata: "Su questi temi c'è un'estrema discrezionalità. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario."
Capito?
Rileggiamo assieme cosa dice il consigliere comunale dei 5 Stelle e proviamo a farlo con gli occhi della politica che si sente ESCLUSA
“Su questi temi c'è un'estrema discrezionalità. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario."
Traduciamo per chi non vede ancora la luna
Il consigliere comunale Massimiliano Bindocci dei 5 Stelle dice che Lucca Crea gode di una “estrema discrezionalità” nell’elaborare il programma di Lucca Comis & Games, ossia “fa come gli pare senza coinvolgerci nel processo di elaborazione” (traduzione mia).
Il consigliere comunale Massimiliano Bindocci dei 5 Stelle dice anche che forse i politici (“noi”) non sono preparati per giudicare sulla bontà delle scelte (in questo caso dedicare spazio a un musical con tema Cinzia), ma ANCHE se non sono preparati per giudicare sarebbe NECESSARIO (non “consigliabile”, o “auspicabile”. No, ha proprio detto NECESSARIO, ossia la mancanza di questo spazio è negativa, in quanto viene meno a una cosa necessaria) uno spazio in cui i politici (ossia il “noi” a cui fa riferimento Bindocci) intervengono non per commentare a POSTERIORI un programma già definito, ma a PRIORI, ossia per realizzare un programma.
Capito? Io non sono competente, ma è necessario che io partecipi all’elaborazione del programma, perché è NECESSARIO che io politica non mi ritrovi il programma fatto senza di me.
Non vi sembra una luna bella grossa? Non vi sembra una chiara richiesta a Lucca crea di coinvolgere la politica lucchese nell’elaborazione del programma di Lucca Comics anche se “forse non siamo preparati… ma sarebbe necessario”?
E una intromissione così pesante della politica nella manifestazione, o l’intenzione da parte di una parte politica (i 5 Stelle) di intromettersi nell’elaborazione del programma della manifestazione non è una cosa un pelino più grave e seria delle stupidate su Cinzia?
Eppure nessuno se ne è accorto, nessuno lo sta dicendo, nessuno dice “politici? Giù le mani da Lucca Comics!”
Ma perché BIndocci lo dice? Semplice. Per motivi elettorali e di consenso politico. Se NON partecipi alla fase di elaborazione del programma, ma ne sei solo informato a cose fatte, non puoi intestarti il merito dello stesso. Al limite puoi solo contestare quegli elementi che pensi che al tuo elettorato non piacciano (ed ecco la polemica su Cinzia da parte di Forza Italia e Lega). Ma se invece partecipi UFFICIALMENTE all’elaborazione del programma di una manifestazione che raccoglie quasi 250.000 presenze, puoi spacciare tutte le cose che funzionano come opera tua.
Infatti anche se nelle riunioni ufficiali te stai zitto, o dici castronerie, nessuno dirà mai “Beh veramente il consigliere Bottero nella riunione ha chiesto perché fare la mostra su Hugo Part, visto che lui non lo conosce”. C’è un vincolo di riservatezza e nessuno ha piacere di svelare che all’interno di chi elabora i programmi di una manifestazione con un peso internazionale ci siano persone inette ma presenti solo per motivi politici.
Quindi nessuno dirà mai che il politico X è incapace, e se il politico X ha la faccia come il culo (cosa abbastanza probabile) potrà intestarsi qualsiasi cosa positiva del programma, perché “vedete? È merito mio se si è deciso di fare una mostra su Hugo Pratt! Io e il mio partito siamo vicini al fumetto e a chi ci lavora!”
Quindi per riassumere: i 5 Stelle di Lucca hanno fatto capire chiaramente che secondo loro sarebbe NECESSARIO che la politica lucchese metta le mani addosso a Lucca comics limitando la “estrema discrezionalità” di chi gestisce fino ad ora Lucca Comics.
Mi pare una cosa abbastanza grave.
E invece tutti a discutere del dito.
Contenti voi….