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Kid Eternity
di Vittorio “Skull” Fabi
Abbiamo dovuto aspettare più di dieci anni, ma ne valeva la pena.
Dopo che un’altra casa editrice aveva infatti lasciato incompiuta per una delle opere più interessanti di Grant Morrison, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni,
E’ sempre difficile parlare di un’opera non mainstream di Grant Morrison, tantopiù nello spazio limitato di una recensione: sono sempre storie complesse, considerevolmente dense da leggere sia per testi che per disegni, letteralmente strabordanti di idee, di spunti, di interpretazioni, di cultura tradizionale e alternativa… in una parola: vive.
E questo Kid Eternity, miniserie di tre numeri datata 1991, non fa certo eccezione.
Morrison recupera un misconosciuto personaggio Golden Age, un ragazzino che ha il potere di evocare gli spiriti dei morti -solitamente stucchevoli personalità storiche famose- perché lo aiutino nelle imprese più disparate, e lo rivolta come un guanto attualizzandolo ma riuscendo nello stesso tempo a non tradirne minimamente né il concetto né la vicenda narrativa pregressa.
In più, lo inserisce abilmente nel contesto mistico DC-Vertigo dei vari Sandman, Hellblazer, Dottor Fate arricchendo questo meraviglioso contenitore di magia e mitologie di ulteriori sfaccettature.
Poteva bastare? Non per Grant Morrison.
Oltre a quanto citato sopra ci regala infatti, grazie agli straordinari, inquietanti dipinti di Duncan Fegredo, una delle visioni più malate e perverse di tutti i tempi dell’Inferno: visione che meriterebbe, da sola, il proverbiale prezzo del biglietto.
Insomma, se non è un must have questo non so proprio cosa lo sia!
Titolo: Kid Eternity
Testi: Grant Morrison
Disegni: Duncan Fegredo
Editore: Planeta De Agostini
Pagine: 144 pagine a colori
Prezzo: € 12,95