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STEAM!PRESS
di Francesco Murrone
Si affaccia sul panorama italiano una nuova e produttiva realtà editoriale.
Steam!Press con i titoli “Steam!Magazine”, “Vincent De Ville” e “Ant Hill”, aiutata dal lavoro degli studi 2031 e rck015, mira a trovare un suo pubblico ed affermare con forza la sua presenza, oltre che sul proprio territorio, anche su scala nazionale.
Vincent De Ville, protagonista di una delle tre testate prese in analisi, è un impiegato aziendale dal passato misterioso affetto perennemente da depressione e profonda insicurezza; ad aiutarlo nella soluzione dei misteri, che di episodio in episodio è chiamato ad affrontare, ci sono il gioviale Jordan Bux e il tenebroso magnate Jonathan Max. Sul palcoscenico di un futuro non troppo lontano e per niente luminoso, il protagonista indaga sulla creazione di una misteriosa macchina in grado di nullificare l'universo, attivata da qualche parte proprio nella megalopoli in cui vive.
Stesso tipo di infausta prospettiva futuristica si ha nella più recente AntHill, storia dai toni dark che vede l'umanità rifugiarsi nel sottosuolo per sfuggire agli insetti che hanno ormai completamente colonizzato la terra. I protagonisti dell'avventura sono Tom e Diane, giovani cacciatori di taglie alle prese con un ricercato su cui pende una considerevole ricompensa; quel che i due ragazzi non sanno è che si trovano di fronte ad un osso duro che è in grado, da solo, di mettere in crisi gli interessi della cerchia oligarchica di industriali che fa il bello e il cattivo tempo ad AntHill.
Steam!Magazine, poi, rappresenta la “rivista contenitore” della proposta editoriale di Steam!Press; Con “Suicides”, “Godless”e “Pozzi Perduti” il filone narrativo esplorato è abbastanza eterogeneo, si passa in tempi brevi dall'introspettivo, al cyberpunk, fino al fantasy cosmico, senza contare l'ironia de “Il telecrate”e di “Quarto d'ora accademico”.
Gli autori di punta della casa editrice Phab Postini, Riccardo Fiorini e “Marfisia” portano avanti le proprie storie per riuscire a prendere una cadenza editoriale meglio definita; ognuno di essi entra in analogia con grandi archetipi del fumetto italiano ed internazionale.
Vincent De Ville, ad esempio, attinge fortemente dal bonelliano Dylan Dog, cui viene fatto omaggio con la caratterizzazione grafica del personaggio di Jonathan Max, o da Nathan Never, dato che per la messinscena della sua storia Postini ha descritto una megalopoli futuristica dai contorni non sempre sereni, proprio come nel cult creato da Medda, Serra e Vigna.
Ant Hill ricorda molto, per atmosfera e sistema dei personaggi, Blade Runner di Ridley Scott. Nel primo episodio ("Cieli d'acciaio”), Riccardo Fioroni pone degli interrogativi tutti da risolvere e descrive l'antagonista come una figura affascinante e piena di carisma che ha ancora tanti misteri da svelare, mettendo i protagonisti nel rischio di passare in qualunque istante da cacciatori a prede!
Naturalmente, come ogni nuova realtà editoriale che si rispetti, la "Steam!Press" deve ancora superare una serie di limiti e di ingenuità. Gli editoriali, resi con un lessico ed una forma non troppo ricercati e note scritte di getto durante notti insonni (come candidamente ammesso nel primo episodio di AntHill), danno l'impressione di un progetto editoriale alla ricerca di un contatto quasi intimistico con i propri lettori che, oltre a limitare di molto la gamma dei possibili fruitori, finisce per essere una sintesi di storie senza troppe pretese, poco chiare e poco avvincenti. La veste grafica non si può definire originale nè accattivante e tanto meno possono essere considerati tali regia e soggetti. Tuttavia fermarsi a tali considerazioni rischierebbe di rivelarsi una critica assolutamente distruttiva ed infruttuosa, invece l'iniziativa ha degli assi nella manica in grado di portare in tempi brevi il progetto su di un percorso professionale dignitoso.
Steam!Press, presente sui cataloghi dei distributori nazionali Alastor e Pan, è da considerarsi come una grossa opportunità di confronto, in primo luogo con un mercato del fumetto italiano da sempre "in crisi" ed in secondo con i gusti di un pubblico sempre più esigente, ma allo stesso tempo attento e sensibile alle novità.