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Roberto Recchioni: «Fumetto d'Autore è merda»
[26/01/2012] » Ormai le recchionate nei confronti del nostro sito si sono trasformate in veri e propri insulti a base di turpiloqui cafoneschi. Complimenti all’educazione dimostrata dalla rockstar del fumettomondo! Ma un cafone così come ci è arrivato a scrivere Tex? Ah, saperlo...
Che Fumetto d’Autore e i suoi collaboratori non stessero simpatici a Roberto Recchioni, era cosa ormai nota. Forse perché in passato lo avevamo sorpreso, ad esempio, a dire falsità sul conto del defunto sceneggiatore Bruno Concina. O forse perché avevamo denunciato di essere oggetto delle sue manie di persecuzione. O forse perché non ha gradito le nostre vignette satiriche nei suoi confronti. Ma la satira si sa che potrebbe fare anche questo effetto: quando ridicolizza gli altri è sacra e rivelatrice, quando ci colpisce direttamente diventa stupida e cattiva.
Dopo l’ultima uscita infelice riguardante una sua personale lista nera fatta da chi concede interviste al nostro sito, che secondo Recchioni «si divide in due categorie: l'autore inconsapevole, che sono la piaga del nostro settore, e il collaborazionista consapevole, che deve morire», adesso lo sceneggiatore di Dylan Dog e Tex è passato agli insulti.
Su un forum Recchioni ha detto del nostro collaboratore Claudio Valenti (tra l'altro autore delle vignette che lo vedono protagonista) «mi sta sul cazzo perché collabora con un sito di merda, lo fa consapevolmente, apportando dei contenuti ancora più di merda».

Poi rivolgendosi sempre a Valenti, Recchioni ha ribadito: «collabori consapevolmente con un sito che è merda e produce merda. Merda che tu partecipi a creare».

C’è anche da sottolineare che Recchioni pensa che gli operatori dell’informazione specializzata in fumetti siano «accondiscendenti (e spesso amatoriali)». Evidentemente noi abbiamo la colpa di non essere stati nei suoi confronti troppo accodiscendenti e per nulla amatoriali, e non avendolo glorificato come il suo ego da bamboccione maleducato vorrebbe, ecco che per noi è riservato solo l’insulto e il turpiloquio. Eppure lo stesso Recchioni, sempre sullo stesso forum, ci ha definito come un sito che fa giornalismo «compreso il caso di Ginevra».

Visto quanto le due opinioni di Recchioni cozzano fra loro («Fumetto d'Autore è merda» e «Fumetto d'Autore fa giornalismo») e sapendo, quindi, che lo sceneggiatore ha seri problemi di salute (problemi che lui stesso ha reso di dominio pubblico), abbiamo deciso di non querelarlo per questi insulti. Le cure costano e non vorremmo pesare sul bilancio del poveretto visti i tempi di crisi economica e visto il fatto che nel fumettomondo a volte si può anche scomparire all’improvviso, così come all’improvviso si riesce a trovare un posto al sole.
Ma a questo punto ci chiediamo: oggi la maleducazione e il turpiloquio cafonesco sono diventati tratti distintivi per fare carriera nel fumettomondo?
Come ha fatto un maleducato del genere ad arrivare a lavorare in Sergio Bonelli Editore, che ha fondato il suo successo anche sullo stile, l’educazione e la sobrietà? Ah, saperlo...







