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Watterson è tornato

di Agnese Alemanno
[13/02/2010] » In un'intervista pubblicata sul sito "cleveland.com" rilasciata al giornalista John Campanelli, Bill Watterson, il creatore di "Calvin & Hobbes", torna a parlare dopo quasi 15 anni di interruzione
È il Bill Watterson di sempre, quello deciso e umile che conoscevamo, ma ci eravamo disabituati a sentire, che esordisce nell'intervista rilasciata al giornalista del Plain Dealer dicendo: "Ho solo cercato di scrivere in modo onesto, e ho cercato di rendere questo piccolo mondo divertente da guardare, perché la gente si prendesse il tempo di leggerlo. Questo è tutto ciò che mi interessava fare. Tu mescoli una serie di ingredienti e solo una volta ogni tanto ottieni l'alchimia. Non riesco a spiegare il motivo per cui il fumetto abbia catturato in questo modo il pubblico, e non credo che potrei mai ripeterlo. Molte cose vanno bene una volta sola".
Nessuna traccia di amarezza nè di nostalgia nelle parole del cinquantunenne cartoonist americano che commenta così il suo lavoro: "Sono sempre i lettori a decidere se il lavoro è significativo e interessante ed io posso vivere con qualunque conclusione essi traggano. Ancora una volta, la mia parte in tutto questo, in larga misura, termina con la fine dell'inchiostro". E sul suo ritiro chiude: "E' sempre meglio lasciare la festa prima. Se mi fossi circondato per lungo tempo della popolarità del fumetto e mi fossi ripetuto cinque, 10 o 20 volte, la gente che adesso si rattrista per “Calvin & Hobbes” mi vorrebbe morto e maledirebbe i giornali che pubblicano fumetti vecchi e noiosi piuttosto che acquistare talenti freschi e vigorosi. Ed io sarei d'accordo con loro. Credo che una ragione per cui “Calvin & Hobbes” trovi ancor oggi un'audience sia perché ho scelto di non correre tanto da perdere il controllo. Non ho mai rimpianto di aver smesso quando l'ho fatto". "Alla fine di dieci anni, ho detto quasi tutto quello che ero venuto a dire".
L'ultima striscia di Calvin & Hobbes risale al 31 dicembre 1995. Dal ritiro, Bill Watterson si è dedicato alla pittura, vivendo fuori dai riflettori con la moglie Melissa e rifiutando di firmare autografi o di dare interviste. Sul numero dell'ottobre 2005 di Maxim, Watterson aveva espressamente richiesto alla Universal Press Syndicate di non re-indirizzargli più le lettere dei suoi fan.
L'intervista concessa via e-mail a John Campanelli e pubblicata questo 1° febbraio rappresenta un attesissimo ritorno, un'apertura che lascia tutti i fan col fiato sospeso, nella speranza quantomeno che il loro beniamino sia finalmente uscito dall'isolamento mediatico.







