- Categoria: Off Topic
- Scritto da Giuseppe Pollicelli
- Visite: 18089
Cico & Pippo di Altan, un padre e un figlio politicamente scorretti
di Giuseppe Pollicelli*
Le tavole di Cico & Pippo, scritte e disegnate da Francesco Tullio Altan, sono state riunite per la prima volta in volume nel 1986, in un libro ormai fuori catalogo pubblicato dalla defunta sigla editoriale Glénat Italia. In seguito sono state riproposte dalla casa editrice romana Gallucci, che ora, meritoriamente, le rimanda in libreria a beneficio - come suol dirsi - di grandi e piccini. Ma, a onor del vero, soprattutto grandi. In Cico & Pippo (pp. 98, euro 10) si ritrova l’umorismo di Altan al suo meglio: sconveniente, caustico, graffiante. Protagonisti di questa saga impregnata di humor nero sono un papà cieco dalla nascita (Cico) e il suo figliolo crudele e cinico (Pippo). Il primo è petulante, noioso, prevedibile, in nulla riscattato dal suo handicap (come le regole del politicamente corretto prevederebbero); il secondo, pur sopportandolo a fatica, è costretto a stargli sempre accanto, e perciò - del tutto incurante della disabilità del genitore - lo tratta malissimo. Questa situazione angosciosa e sempre uguale, da teatro dell’assurdo, viene resa (in bianco e nero) attraverso un segno volutamente sgradevole, apparentemente tirato via, ridotto ai minimi termini. Ma dal momento che Altan è un genio, il lettore anche stavolta ride. E, mentre ride, pensa.
*Articolo apparso originariamente su Libero Veleno, inserto satirico del quotidiano Libero, del 7 aprile 2013.