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In rete Bonelli ha tanti "amici", Concina quasi nessuno + botta e risposta con R.Recchioni
Moleskine #28
In fondo all'articolo la risposta di Roberto Recchioni e il mio commento.
Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l’informazione di settore. In corsivo e come amara considerazione.
In rete Sergio Bonelli ha tanti "amici", Bruno Concina quasi nessuno
di Giorgio Messina
Dal caso Trivulzio/Bonelli, risoltosi in un caso di omonimia, viene fuori un’amara considerazione. In rete per Sergio Bonelli ci sono tanti “amici” pronti a difenderne il buon nome per blog e forum. Per Bruno Concina invece sembra non essercene quasi nessuno di amico pronto a difenderne la memoria. Rilevo che il buon nome di Concina possa essere calpestato senza particolari indignazioni.
Tutti sono troppo occupati a indignarsi dell’errata associazione da parte dei mezzi di informazione del nome di Sergio Bonelli con un omonimo affittuario a prezzi di favore di un appartamento alla Baggina. Ma nessuno degli indignati speciali, sinora pubblicamente, si è indignato con Roberto Recchioni che ha raccontato una vagonata di balle su un accordo che Concina non ha mai fatto con la Disney. Ma evidentemente i vivi sono più importanti dei morti. Così va il fumettomondo. A un Recchioni si perdona tutto, anche quando infanga la memoria di un illustre defunto, a Fumetto d’Autore non si perdona nulla, nemmeno quando pubblica la smentita di una notizia da parte dei protagonisti. Ma noi non abbiamo niente da farci perdonare.
Ps: Non ho nulla di personale contro Recchioni, ma Concina poteva essere suo padre o mio padre. E credo che qualunque figlio non permetterebbe mai che qualcuno dica falsità sul conto del proprio padre defunto.
Pps: Michele Ginevra, dipendente comunale cremonese e coordinatore del Centro Fumetto Andrea Pazienza (finanziato dal Comune), scrive, ancora una volta, che noi di Fumetto d’Autore siamo dei “disgraziati incalliti”. Ha sbagliato indirizzo. Noi non siamo residenti nel Comune di Cremona. Ci sentiremmo “disgraziati incalliti” se pagassimo tutti i mesi l’addizionale nel comune cremonese e contribuissimo così a foraggiare la sua insipiente incompetenza fumettistica sponsorizzata dalla politica locale.
AGGIORNAMENTO - 23/02/2011 ore 15
Mi scrive Roberto Recchioni a proposito di questo articolo e del Caso Concina:
Come detto nel vostro precedente intervento a riguardo: state facendo solo confusione. Tra ambiti, verità, e competenze. Lo state facendo con palese scorrettezza intellettuale ma, fortunatamente, i vostri interventi di qualificano da soli.
Detto questo, continuate a parlare di cose che non conoscete.
Caro Roberto sembra che la scorrettezza intellettuale sia solo la tua. Continuiamo a parlare di ciò che si conosce e che viene confermato anche da Tommaso, figlio di Bruno Concina, che il giorno 6 gennaio scrive in un commento sul sito BuoniPresagi: “No, confermo che la controversia (con
A questo punto, per chiudere questo “caso Concina” (che tu hai iniziato, raccontando di un accordo che non trova riscontro da nessuna parte), ti rimangono due possibilità. O riveli le tue fonti che ti hanno riferito qualcosa che non conosceva né Concina da vivo e nemmeno la sua famiglia dopo la sua dipartita, o chiedi scusa per avere infangato la memoria di un defunto che fu grande esempio di professionalità fino all’ultimo istante della sua vita.
A te la scelta.