di Matilde Losani. Appena vedo la copertina di questo manga non posso non pensare al celeberrimo “One Piece”, in quanto i due protagonisti mi sembrano abbastanza simili... ma le somiglianze finiscono lì.
Tokyo, anno 198 dell'era del sole: ci sono i pompieri che spengono il fuoco e poi ci sono i “Fire Force”, che spengono le persone andate a fuoco mettendo fine alle loro sofferenze. Sì, perché in questo futuro ambientazioni che attingono al passato, gli essere umani (non tutti) hanno sviluppato una strana attitudine: l'autocombustione. Il problema è così diffuso e ormai datato, da poter individuare tre generazioni: la prima, quella degli “incendiati”, che bruciano improvvisamente senza alcun controllo; la seconda, capace di controllare il fuoco ma che non possono generarlo; la terza, composta da coloro che possono sia generare il fuoco che controllarlo. Shinra Kusakabe appartiene alla terza ed ha coraggiosamente deciso di diventare un eroe all'interno della squadra speciale dei “Fire Force” per diventare un eroe, in modo da onorare la promessa fatta alla madre, persa in un misterioso incendio, di cui il piccolo Shinra era stato accusato, proprio perché dai suoi piedi escono delle fiamme incredibili, tali da lasciare impronte di fuliggine che gli sono valse il soprannome di “Orme del demonio”.
E in effetti demoniaco lo sembra davvero, anche per quello strano ghigno che gli compare all'improvviso sul volto, che – come avrà modo di spiegare al capitano della sua squadra – è semplicemente dovuto alla tensione e non ad uno stato d'animo di gioia o felicità. Sebbene non manchino i momenti più leggeri nella narrazione, la storia si presenta come interessante e ricca di misteri tutti da svelare, seguendo le orme di qualche demonio che non ha le fattezze del protagonista e che agisce alle sue spalle con un piano ben preciso...

FIRE FORCE di Atsushi Ohkubo, Planet Manga, brossurato, b/n, Euro 4,50; in prosecuzione.