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DAGASHIKASHI (J-POP)
di Matilde Losani. Il tema portante di questo manga è tutto giapponese e di difficile comprensione per il mondo occidentale. I dagashi sono le merendine che possono essere acquistati con pochi spiccioli presso alcuni distributori automatici, ma soprattutto nei negozi tipici adibiti alla vendita di questo particolare prodotto.
Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le esigenze, così come Hotaru (erede di una famosissima azienda produttrice di dagashi) cerca di esaltare in ogni occasione in cui si ritrova a parlare con Kokonotsu (detto Kokonut e a sua volta erede, ma di un negozietto di dagashi sperduto in campagna). Inizia, così, il viaggio in questo mondo degli snack del Sol Levante, accompagnati dall'esuberanza e dall'entusiasmo della carinissima Hotaru (che appare sulla copertina del primo volume) e del riluttante Kokonut, che, nonostante l'indiscutibile conoscenza sull'argomento tramandatagli dal padre, da grande vorrebbe diventare mangaka. L'amicizia tra i due incappa, tuttavia, in un apparente scoglio: lei dovrà convincerlo ad ereditare l'attività di famiglia, in modo che suo padre possa accettare di lavorare per l'impresa del padre di Hotaru.
Divertente, ma senza troppe pretese, e direi nemmeno troppa presa sul lettore italiano, così distante da una simile tradizione “culinaria”, ma sicuramente è da apprezzare il coraggio della casa editrice.Il tema portante di questo manga è tutto giapponese e di difficile comprensione per il mondo occidentale. I dagashi sono le merendine che possono essere acquistati con pochi spiccioli presso alcuni distributori automatici, ma soprattutto nei negozi tipici adibiti alla vendita di questo particolare prodotto.
Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le esigenze, così come Hotaru (erede di una famosissima azienda produttrice di dagashi) cerca di esaltare in ogni occasione in cui si ritrova a parlare con Kokonotsu (detto Kokonut e a sua volta erede, ma di un negozietto di dagashi sperduto in campagna). Inizia, così, il viaggio in questo mondo degli snack del Sol Levante, accompagnati dall'esuberanza e dall'entusiasmo della carinissima Hotaru (che appare sulla copertina del primo volume) e del riluttante Kokonut, che, nonostante l'indiscutibile conoscenza sull'argomento tramandatagli dal padre, da grande vorrebbe diventare mangaka. L'amicizia tra i due incappa, tuttavia, in un apparente scoglio: lei dovrà convincerlo ad ereditare l'attività di famiglia, in modo che suo padre possa accettare di lavorare per l'impresa del padre di Hotaru.
Divertente, ma senza troppe pretese, e direi nemmeno troppa presa sul lettore italiano, così distante da una simile tradizione “culinaria”, ma sicuramente è da apprezzare il coraggio della casa editrice.
DAGASHIKASHI di Kotoyama, J-POP Manga, b/n, sovracopertina, Euro 6,00. In prosecuzione.