Questa disgraziata testata, per voce del suo Direttore Editoriale, l'ottimo Alessandro Bottero, sono anni che si batte per svelare il segreto di pulcinella del fumettomondo, ovvero i numeri dei dati di vendita dei fumetti in edicola. E male ce ne incolse, ovviamente. Una delle critiche - volte a delegittimare la bontà dei nostri dati - è sempre stata che tenevamo la fonte segreta. Su questo argomento è tornato giusto ieri il Botman con questo editoriale.

Oggi invece ci accorgiamo (ma abbiamo scoperto di essere già in buona compagnia...) che su una pagina Wikipedia dedicata a Dylan Dog [questa per la precisione https://it.wikipedia.org/wiki/Dylan_Dog_(fumetto)] è scritto testualmente:

Dylan Dog è una serie a fumetti edita in Italia dalla Sergio Bonelli Editore e incentrata sull'omonimo personaggio creato da Tiziano Sclavi.[1] Negli anni novanta arrivò a vendere mezzo milione di copie mensili oltre alle varie ristampe e alle collane parallele sempre incentrate sul personaggio[2]; dopo il 2000 successivamente è andato sempre calando, attualmente vende 72.000 copie. Risultando comunque il secondo fumetto più venduto in Italia dopo Tex[3]. Il successo della serie ha determinato un'elevata valutazione dei primi numeri[4][5].

Ecco lo screenshot (che se poi sparisce qualcuno potrebbe sostenere che Fumetto d'Autore spara numeri a caso e senza fonte...)

E a proposito della fonte, se uno va a controllarla ecco che si accorge che:

Quanto vendono i fumetti Bonelli: i dati 2014, in Fumettologica, 16 giugno 2014. URL consultato il 9 gennaio 2017.

Ecco lo screnshoot anche di questo (che se poi sparisce qualcuno potrebbe sostenere che Fumetto d'Autore che... ecc. ecc.)

Peccato però che aprendo il link di Fumettologica (citato appunto come fonte) riporta che Dylan Dog vendeva 112000 copie nel 2014.

Ora visto che risulta che il link è stato consultato il 9 gennaio 2017, il dato che Dyd attualmente vende 72000 copie da dove salta fuori? Chi è la vera fonte?

Ah, saperlo...