- Categoria: Fullcomics 2010
- Scritto da Danila Bellino
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Un fumetto postmoderno
[13/03/2010] » Dopo Fullcomics 2010
Anche L'AltraPagina.it ha seguito in diretta Fullcomics 2010. Per gentile concessione del Direttore e dell'Editore della testata on line, vi presentiamo l'articolo seguente firmato da Danila Bellino di L'AltraPagina.it.
Un fumetto postmoderno
di Danila Bellino
Quando si dice che il fumetto è ‘letteratura disegnata’, ripescando una vecchia querelle fra media ‘minori’ e ‘maggiori’, spesso ci si concentra sul rapporto fra immagini e parole, tralasciando le possibilità del fumetto come meccanismo narrativo. In effetti, persi tra i generi esistono migliaia di sperimentazioni narratologiche, ma l’attenzione si sta spostando sempre di più verso la scatola narrativa. Tra i più arditi nelle soluzioni, c’è Adriano Barone, autore di Tipologie di un amore fantasma, con i disegni di Mauro Cao. Un’opera che si differenzia dalla altre principalmente per i modelli a cui si ispira, “la sua struttura si ispira al ‘nouveau roman’ di Alain Robbe-Grillet”, ha spiegato Barone, “in cui i piani narrativi si intrecciano e abbiamo proprio la modalità di ‘storia dentro un’altra storia’; tra loro i fili narrativi possono sembrare indipendenti ma poi alcuni si intrecciano, si riconnettono, si rimandano gli uni agli altri”. Ma la scelta narrativa non sembra venire da un puro divertissement autoriale, Barone infatti puntualizza che, “il mondo dei fumetti si è un po’ fermato dal punto di vista contenutistico, non si tentano nuove strade, rimanendo fermi sul minimalismo autobiografico”. E uno dei limiti, evidenziati dall’autore è proprio che, “le varie esplorazioni che si tentano nel mondo dei generi a fumetti, in effetti ripropongono delle esplorazioni già viste, soprattutto al cinema, quindi si mutuano dei meccanismi da altri media, invece che crearne di nuovi”. La filosofia del postmoderno di Tipologie però, viene anche da altre fonti, “ho fatto una tesi su Philip Dick, e uno dei capitoli, quello sul romanzo Mr Lars il sognatore di armi, è stato inserito in un’antologia edita da Le Monnier dal titolo Si entra dall’uscita; ovviamente del grande scrittore americano mi interessa l’intersezione dei piani, l’incrocio narrativo fra i vari mondi e le sue fughe visionarie”. Si capisce meglio, così, la natura di Tipologie che, a detta di Barone, “è una non-storia d’amore, irrisolta, che si sviluppa su più piani, e in cui il rapporto tra i personaggi varia; si parte da un amore non ricambiato, e pian piano si arriva a una ricerca del sé, che in una scena particolare, ambientata nel deserto con uno sciamano, si spinge un po’ verso la psichedelia, interpretata benissimo dai disegni di Mauro Cao”. Il protagonista poi, almeno fisicamente, sembra un alter ego dell’autore, che ammette, “è un alter ego solo fisico, non psicologico, o meglio forse poteva riferirsi al me stesso di molto tempo fa”. Nella prima pagina, di forte impatto emotivo, è presentata una cartina dell’Europa dove manca l’Italia, con due didascalie in basso, “Italia, oggi”, “Dopo il disastro”. “Non è chiarito bene quale sia il disastro e neanche le sue dirette conseguenze che variano di storia in storia”, ha chiarito Barone, senza specificare altro su questa ucronia. L’effetto generale dopo la prima lettura, è alquanto straniante, “ma è quello che volevo”, ha aggiunto l’autore, “voglio che il lettore resti disorientato o anche disgustato, come ha scritto in un post su Internet un lettore; non voglio che questa sia una lettura indolore, deve fare riflettere, deve lasciare qualcosa dentro, io infatti l’ho scritto per le persone che amano leggere, e che non vogliono semplicemente essere intrattenute”.