- Categoria: Editoriali
- Scritto da Super User
- Visite: 15363
L'Editoriale » Maidolls Maid Café: l’invasione Giappo-Anime-Mangosa ormai è inarrestabile!
di Alessandro Bottero
Moriremo tutti democristiani, come si diceva anni e anni fa prima di Tangentopoli? Forse sì, visto che il nuovo che avanza è identico al vecchio che doveva svanire, ma è molto più probabile che moriremo tutti cinesizzati, o quanto meno orientalizzati. Serse, sconfitto a Salamina, si vendica dall’Erebo grazie alla pura potenza del vil soldo e alla fascinazione dell’immaginario visivo che dall’oriente si impone a noi occidentali.
Spaventati dall’incipit? Tranquilli, un incipit non si nega a nessuno e quindi come potevo negarmelo? Diciamo però che è servito a dire che dal lontano oriente (anzi, dal Giappone, volendo essere precisini precisini) anche nella ridente e burrosa Italia della Gradisca arriva e si impone lo stile Maid Dolls che nella terra del Sashimi va alla grandissima. Avete presente un mix tra cameriera con crestina e grembiule e uniforme da scolaretta? Il Maidolls Maid Café è il luogo dove accomodarsi e gustare un dolce o una tazza di tè serviti appunto da ubertose fanciulle similmente agghindate.
Che c’entra con il fumetto? C’entra, c’entra perché il Maidolls Maid Café dopo qualche anno di rodaggio a Etna Comics quest’anno è stato chiamato a Lucca Cmics and Games ed ha gestito uno spazio all’interno del Japan Palace che era no pieno… STRAPIENO!
Ma facciamo ordine.
Il Maidolls Maid Café nasce a Catania, e prende spunto da fenomeni tipici del Giappone, ossia locali dove i clienti sono serviti da cameriere vestite secondo lo stile sopra detto, e dove tra cliente e cameriera si instaura un rapporto di complicità tutto particolare. È il cliente che sceglie se la cioccolata, ossia il modo in cui la Maid si rapporterò a lui sarà dolce od amara. Se dolce allora sorrisi e vezzosità. Se amara distacco, gelo e quasi disprezzo. Credete che i clienti scelgano tutti la cioccolata amara? Ingenui. Il tasso di masochismo latente è molto più elevato di quel che crediate. Comunque la Maid serve il cliente, ma per poter accedere al premio finale (la consumazione) il cliente deve sottoporsi al rito del gioco. La Maid imposta e conduce un gioco e il cliente deve sottostare. Nel corso della permanenza nel Maidolls Maid Café oltretutto i clienti possono assistere anche a balletti eseguiti dalle Maid in mezzo ai tavoli.
Lo so che detta così pare folle, ma vi assicuro che è tutto vero, e il Maidolls Maid Café era una delle attrazioni di punta del Japan Palace, con tanto di regolamento e norme di comportamento per gli avventori da seguire, pena l’espulsione.
La mente sagace e pertinace dietro questa trasposizione in salsa italica di tradizioni jappo è Alessio Riolo, già organizzatore di Etna Comics ed ora partito per nuove avventure. Alessio ha captato le vibrazioni Kawaii che provenivano dal Giappone e ha rimodellato il tutto secondo lo stile e il fascino delle ragazze della terra di Sicilia, e dopo aver ipnotizzato la scena catanese piano piano si sta espandendo in tutta Italia (quantomeno è arrivato a Lucca, e scusate se è poco).
Editoriale frivolo direte voi. Posso convenire, ma come diceva una volta un grande filosofo “Si può vivere anche senza frivolezza, ma che vita grigia sarebbe”.
Il Maidolls Maid Café non risolverà i problemi del fatturato, il calo delle vendite, il nervosismo degli autori, la mancanza di proposte vincenti in edicola, ma sicuramente male non fa. Comunque quest’anno la cioccolata l’ho presa dolce. Non so cosa sceglierò la prossima volta.
Nella foto, tratta dalla rete, le maiddolls.