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NO GUNS LIFE (Star Comics)
di Matilde Losani.
In uno scenario futuristico, in cui l'integrazione uomo/macchina ha raggiunto dei livelli inimmaginabili, una potente organizzazione sta sperimentando un programma innovativo che permette il controllo di sofisticati robot attraverso un cervello umano. Nel quotidiano molte persone sono diventate extended, ossia esseri a cui è stato fornito un cervello secondario in grado di gestire le estensioni meccaniche integrate al proprio corpo umano, che permettono loro di potenziare determinate capacità e/o funzioni. Il protagonista (Juzo Inui) è, nello specifico, un over-extended, che al posto della testa ha un'enorme pistola, unica arma del suo corpo che per essere azionata ha bisogno necessariamente di qualcuno che prema il grilletto, ma solo quando è Juzo a deciderlo. Juzo vive lavorando come “risolutore”, ossia risolve i problemi che possono verificarsi in relazione agli extended, il tutto fumando sigarette - che fungono in realtà da medicina - in quantità industriali (il che è notevole visto che, quantomeno nelle serie TV, le sigarette sembrano essere state messe al bando...). A Juzo viene dato un incarico speciale: proteggere un ragazzino in cui è stato installato il programma sperimentale, scappato dalla struttura segreta in cui veniva sottoposto a delle vere e proprie atrocità (fisiche e mentali). Juzo accetta il caso, ma ad una condizione: sebbene in parte macchina, lui non vuole essere considerato uno strumento, ma un essere consapevole di se stesso e dotato di autodeterminazione. Per gli amanti dei pezzi unici, segnalo che il manga in questione è stato presentato al pubblico con una variant a mio avviso ipnotica (ed in effetti è stata proprio la visione di questa versione ad indurmi alla lettura).
NO GUNS LIFE di Tauku Karasuma, Edizioni Star Comics, brossurato, b/n, Euro 5,90