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Class action degli azionisti della Marvel
[02/10/2009] » Sarebbero state presentate due denunce per chiedere i danni alla Disney: il valore delle azioni sarebbe stato sottostimato.
Ancora guai per la Disney a causa dell’acquisizione della Marvel. Dopo l’azione legale intrapresa dagli eredi di Jack Kirby, a proposito di alcuni diritti parziali su molti dei personaggi co-creati dal grande disegnatore, sembra che alcuni azionisti della Marvel abbiano presentato diverse denunce nella forma della class action. La class action, che in italiano si traduce come azione legale collettiva per il risarcimento dei danni, è una prassi consolidata negli Stati Uniti: un solo giudice, con un solo processo può condannare un’impresa a risarcire tutti coloro ai quali ha provocato un danno, anche chi non ha fatto causa.
A quanto pare ci sarebbero almeno due denunce: una presentata a Wilmington, in North Carolina, a nome dell’azionista Christine Vlatos, presentata addirittura lo stesso giorno dell’annuncio della vendita, mentre un’altra sarebbe stata depositata a New York.
Nella prima denuncia si chiede addirittura l’annullamento della vendita, anche se tale eventualità è abbastanza remota.
In ogni caso, secondo la denuncia il consiglio di amministrazione della Marvel avrebbe concordato con la Disney la vendita in contanti ed in azioni. Secondo i termini dell'accordo e sulla base del prezzo di chiusura delle azioni della Walt Disney Company del 28 agosto 2009, gli azionisti Marvel avrebbero dovuto ricevere un totale di 30 dollari in contanti per ogni azione Marvel, più circa lo 0,745 delle azioni Disney per ogni azione Marvel in loro possesso.
Secondo la denuncia, il prezzo di chiusura delle azioni Disney del 28 agosto era più altro, cioè il valore dell'operazione doveva aggirarsi sui 50 dollari per ogni azione Marvel.