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TEX 680 “LA PISTA DEI FORRESTER” (Bonelli)

680di Lorenzo Barruscotto.

Vento caldo, sudore, polvere... l'albo di Tex attualmente in edicola intitolato “La pista dei Forrester” inizia nella più classica tradizione Western.

I disegni dal tratto deciso ed adattissimo sia ai vari dialoghi che si intrecciano con le scene d'azione sia a delineare le piste del Sud-Ovest facendo trasparire la sete che attanaglia la gola dopo una lunga cavalcata sono di Lucio Filippucci. Talmente adatto che quasi costringe ad interrompere la lettura per “bagnarsi il gargarozzo” con qualcosa di fresco.

Noto al popolo bonelliano non solo per le sue precedenti apparizioni come disegnatore del Ranger ma anche per il suo lavoro su Dampyr, crea vedute di ampio respiro dalle aride vallate del Texas ai canyons ai primi piani intensi ed energici.

La sceneggiatura è affidata ad un'inaffondabile ammiraglia di casa Bonelli: Pasquale Ruju, che ha prodotto numerosissime storie su Aquila della Notte, firmando anche alcune tra le più belle e travolgenti degli ultimi anni a detta della maggior parte dei lettori.

Come si può facilmente desumere dalla copertina ad opera dell'ormai leggendario Claudio Villa, ed ancor più dopo aver letto il trailer del prossimo numero, ad accompagnare Tex in questa vicenda troviamo il figlio Kit.

Le avventure in cui i due Willer sono fianco a fianco hanno un sapore particolare.

“Giovane d'anni ma vecchio di esperienza”, per citare uno degli ormai storici modi in cui veniva presentato nelle sue prime apparizioni, Piccolo Falco non si limita a svolgere la funzione di contraltare nei ragionamenti sull'indagine ma forte delle abilità accumulate in anni di caccia a “pendagli da forca della peggior specie”, dice la sua ed agisce in modo deciso e capace, chiedendo consigli quando necessario, affidando comunque l'ultima parola sul da farsi al padre, il quale ragiona alla pari con lui esponendo così anche al lettore le prossime mosse del duo.

In almeno un'occasione Tex deve tenerlo a freno. Anche se per farsi ubbidire bastano tre parole quando non ne servono due, mai alzando la voce.

(Piccolo insolito spoiler giusto allo scopo di far esclamare “per tutti i diavoli”. Una piccola ma perdonabile pecca che i più attenti di voi noteranno di sicuro aguzzando la vista è che proprio Kit porta una sola pistola nella maggior parte delle tavole, ma in un pugno di vignette le Colt diventano due. Però la si può identificare come svista solamente passando l'albo al microscopio e non inficia assolutamente la lettura né consiste in un errore così grave da sminuire la storia.)

Lungo le assolate piste del Texas vi imbatterete in colpi di scena, esplosioni di violenza, flashback, sparatorie ed imboscate.

Attenti, però, perché in questa gara tra cercatori di piste bisogna per forza arrivare primi.

La posta in palio è la pelle.

 

Copertina: Claudio Villa

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Lucio FIlippucci

Lettering: Luca Corda

114 pagine

 

Cowboy 1

Immagine tributo di Lorenzo Barruscotto

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