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Vermicino e Mangaforever: come non si fa una recensione
di Alessandro Bottero
Su Mangaforever Carmine De Cicco scrive quanto segue su "Vermicino", il volume di Maurizio Monteleone pubblicato da 001:
«SECONDO FLOP
Vermicino. L’incubo del pozzo – 001 Edizioni
Tornare su eventi tragici del passato che hanno avuto un’ampia risonanza è un’operazione tutt’altro che facile e porta con sé numerosi rischi.
Maurizio Monteleone decide di correrli rievocando la triste vicenda del piccolo Alfredo Rampi, morto in fondo ad un pozzo in un paese nella provincia romana.
Nel lavoro l’autore, che ha vissuto personalmente e da vicino la vicenda, offre il proprio punto di vista sui fatti.
Prospettiva che non si può certo sindacare, ma che forse poteva essere resa meno supponente. La grafica passa, ma i testi non rendono di gradevole lettura il volume.
Voto: 5,5»
Liquidare come flop un volume dello spessore e del valore di quello Monteleone, con un aggettivo “supponente”, e una frasetta buttata lì “i testi non rendono di gradevole lettura il volume” è un modo di scrivere di fumetti da incapaci e da incompetenti. Vuoi dire che una cosa è un flop? Padronissimo. Ma allora devi motivarlo. Se vuoi fare il critico libero e spietato ci devi avere il fisico. Sennò fai solo ridere.
Vermicino, come ho già detto, è un volume stupendo, e un mondo del fumetto privo di paraocchi dovrebbe farlo vincere i massimi premi di questo 2012. Ma certo, se sui siti e in giro si leggono giudizi privi del minimo fondamento e non motivati come quello di De Cicco, come stupirci se poi i premi li vincono sempre i soliti nomi?