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Luc Besson alla prova dei cinecomics: "Valerian e la città dei mille pianeti"
di Leandro Amodio. È prevista per il 21 luglio l'uscita del film "Valerian e la città dei mille pianeti", scritto e diretto da Luc Besson. La pellicola è tratta dal celebre fumetto fantascientifico "Valerian agente spazio-temporale", creato da Pierre Christin (testi) e Jean-Claude Mézières (disegni). Pubblicato inizialmente sul settimanale Pilote nel 1967 e dalla casa editrice Dargaud a partire dal 1970, mentre nel 2007, in occasione del quarantesimo anniversario della sua pubblicazione, la serie è stata ribattezzata "Valerian e Laureline". L'opera ha riscosso un enorme successo, tanto da essere stata tradotta in 21 lingue e suddivisa in diversi volumi, dei quali è il sesto a essere stato preso in considerazione per la trama del film. Ambientato nel 28esimo secolo, i due protagonisti, interpretati rispettivamente da Dane DeHaan e Cara Delevingne, sono agenti speciali del governo operativo dei territori umani, a cui è stato affidato il compito d'indagare su Alpha, una metropoli abitata da milioni di esseri provenienti da ogni parte dell'universo. La sua opulente prosperità è permessa dallo scambio di conoscenze e tecnologie fra gli abitanti che, malgrado le diversità, da sempre convivono pacificamente. È giunta voce però, che forze misteriose intendono capovolgere la situazione e creare il caos, ponendo fine allo splendore di questa città. Questo il biglietto da visita della seconda space opera (un sottogenere della fantascienza ambientato tipicamente nello spazio esterno e contraddistinto dall'avventura romantica) del regista francese, a 20 anni di distanza da "Il Quinto Elemento". Adattate in precedenza a una serie d'animazione franco-giapponese, trasmessa per la prima volta il 7 novembre 2007 da Canal +, la fantascienza e le battaglie futuristiche caratterizzanti le avventure di "Valerian e Laureline", rappresentano solo un pretesto scelto dagli autori per affrontare tematiche sociali tuttora tipiche dei nostri tempi. Si va dall'ecologia alla condizione della donna, dall'anarchia alla concentrazione del potere nelle mani di pochi. Se questo aspetto, motivo principale del riscontro estremamente favorevole, da parte di pubblico e critica, a livello planetario, sarà tenuto in considerazione anche da Luc Besson, il successo del film, che prevede tra l'altro la partecipazione di attori prestigiosi, come Clive Owen, Ethan Hawke, Rutger Hauer e John Goodman, dovrebbe essere alquanto probabile, e non resta che attendere la proiezione qui da noi per esserne certi.