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Beppe Barbati, dal West alle stelle
[24/04/2010] » Lanciano nel Fumetto 2010 - Giorno 1 - ore 19.00
Dalle prime collaborazioni alle ultime novità: il disegnatore napoletano si è concesso ai taccuini di Fumetto d’Autore, a Lanciano nel Fumetto 2010.
Il grande pubblico ti ha conosciuto sulle pagine di Ken Parker. Cosa ricordi di quel periodo e quanto ha influito sul tuo percorso professionale?
È stata un’esperienza molto formativa. Da un lato è stato come ricominciare da capo, trasferendomi anche in Liguria per lavorare a stretto contatto con Berardi e Milazzo, nel primo anno della Parker Edizioni. Una full immersion giornaliera in uno studio 2x3 con disegnatori come Frisenda, Parlov e molti altri del medesimo spessore, che ora sono dei maestri stimati della nona arte. Di Berardi ricordo il lavoro meticoloso che richiedeva ai propri disegnatori: a volte passavamo delle notti a mimare le scene da disegnare.
Come sei approdato a Bonelli?
Per puro caso. Abitavo con alcuni colleghi in un appartamento di proprietà della letterista di Ken Parker, Anna D’Amico. Suo marito era un grande amico di Bruno Ramella. Io non guadagnavo abbastanza per mantenermi lontano da casa e chiesi a Ramella di poter fare delle prove per Nick Raider. È iniziata così la lunga collaborazione con Sergio Bonelli.
Quale personaggio della scuderia Bonelli ti ha catturato maggiormente? In quale ti sei ritrovato di più?
Il western è sempre stato una passione e MagicoVento, che ho curato graficamente sin dalle primissime pagine, è qualcosa che sento molto vicina. A Nick Raider sono legato perché è stato il primo approccio al fumetto seriale e poi quelle atmosfere, quella New York anni ’80, calzavano appieno con il mio stile.
A quale progetto stai lavorando ora?
L’amicizia con Serra è sfociata in un volume di Nathan Never che realizzerò dopo aver chiuso con il numero 130 MagicoVento, insieme a Ravella, così come era nato. A breve tornerò a lavorare con Manfredi su una miniserie che sarà il seguito di Volto Nascosto, ambientata in Cina durante la rivolta dei Boxer.
Affianchi, dai primi anni novanta, il mestiere di disegnatore a quello di didatta per
Prima di lavorare per la scuola di Pescara ho collaborato con
La foto a corredo dell'articolo è di Serena Vittorini, per gentile concessione.