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L'Editoriale. Torna Palermo Comicon 2017!
Di Alessandro Bottero
Dal 22 al 24 settembre torna Palermo Comicon per la terza edizione. L’evento si profila interessante, e credo si possa ormai dire che la Sicilia, con Etna comics e Palermo Comicon, sia la regione più viva dal punto di vista fieristico. Infatti è vero che realtà come Lucca, Romics, o Napoli Comicon fanno più spettatori, ma è innegabile che la Sicilia sia l’unica regione capace di sostenere due manifestazioni, una ormai tra le quattro/cinque maggiori nel panorama nazionale (Etna comics) e un’altra ormai attesta su buoni risultati da media classifica (Palermo Comicon). Nessun’altra regione italiana è in grado di sostenere DUE eventi così importanti. In Toscana c’è solo Lucca, nel Lazio Romics non ha alternative e in Campania con tutto il rispetto e la simpatia Cavacomics o le manifestazioni che si organizzano a Salerno non sono all’altezza del Comicon.
Il potenziale siciliano è immenso e penso che possa dare ancora molte soddisfazioni. Con una gestione accorta degli spazi Etna comics può arrivare a100.000 presenze e l’obiettivo delle 50.000 per il Palermo Comicon è alla portata nel giro di due o tre anni, sempre però che si lavori con intelligenza. Non si deve puntare a un picco estemporaneo di presenze, picco che può rivelarsi effimero, ma costruire legami col territorio, così da fidelizzare il pubblico siciliano e motivarlo sempre più per la partecipazione agli eventi.
Molto importante è il rapporto con gli editori. In un momento di crisi del settore edicole (perché la crisi c’è, sarebbe sciocco negarlo) il mondo delle manifestazioni e degli eventi legati al fumetto resta un momento in cui incontrare persone VERE e sentire le voci VERE delle persone, e non gli I Like molto farlocchi che trovi su facebook. Le case editrici dovrebbero pensare che incontrare faccia a faccia i lettori fa sempre bene, e che parlare con 10, 50, 100 lettori dal vivo è molto meglio di 1.000 i like su facebook o sui social. Il fumetto è un qualcosa di concreto, dove persone umane in carne e ossa hanno messo tempo, fatica, e sogni per confezionare storie che emozionino altre persone. Snobbare la possibilità di incontrare faccia a faccia le persone che si sono emozionate con i fumetti che pubblichi è una stupidaggine. E non importa se sei la Mondadori, la Panini, la Disney, la Bonelli, la RW Lion o la casa editrice più grande dell’universo. Se fai una stupidaggine resta una stupidaggine, anche se sei una multinazionale.
Il calore e la passione degli appassionati siciliani mi ha sempre colpito. Lo dico dalla prima edizione di Etna comics, e anche quando sono stato a Palermo due anni fa ho visto lo stesso calore e la stessa “fame” di fumetto. Ovvio che c’è la responsabilità di dare qualcosa di davvero buono da mangiare a chi ha fame. Approfittare della fame di chi ti sta davanti per dargli gli scarti è criminale e soprattutto stupido, perché poi chi tradisce l’affetto di chi ti sta davanti fa sempre una brutta fine. Gli editori hanno il preciso dovere di rispondere nel modo migliore possibile alla richiesta di contenuti che si coglie in queste manifestazioni. Non marchette infopubblicitarie, ma scambi veri, intensi tra chi realizza fumetti e chi li consuma. Non incontri per soddisfare l’ego di questo o quell’autore, ma il portare a un pubblico in gran parte alla prima esperienza con questo tipo di manifestazioni tutta la ricchezza e le possibilità narrative e fantastiche del fumetto.
Palermo Comicon parte questo anno con la sua terza edizione. Sono sicuro che arriverà più lontano dei due anni precedenti, e più vicino di quanto farà in futuro.