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L'Editoriale » Una questione di memoria storica: Jack Kirby sceneggiatore terribile?
di Alessandro Bottero
È di questi ultimi giorni una polemichetta tutta estiva. Jack Kirby era un bravo sceneggiatore? Jack Kirby era un bravo SOGGETTISTA? Jack Kirby scriveva dialoghi da fare schifo?
Ora, il punto non è se uno dice che tizio o caio sono pessimi sceneggiatori. Apprezzo la sicurezza delle proprie opinioni, anche perché come dice il sommo Clint “Le Opinioni sono come le palle. Ognuno ne ha almeno due”. No. Il punto non è questo. La cosa che mi fa sorridere con tristezza quando leggo queste cose è che per il popolo di internet Jack Kirby è SOLO quello dal 1961 in poi. Ossia per i lettori che straparlano su Internet e sui forum (Comicus in particolare) il Jack Kirby PRIMA dei Fantastici Quattro non esiste, e pare che Jack Kirby abbia fatto solo Fantastici Quattro, Thor, Capitan America, e poi la saga del Quarto Mondo. Nient’altro. Bene signori, Jack Kirby lavorava a tempo pieno dal 1938 in poi e nei 25 anni prima dei Fantastici Quattro aveva fatto di tutto. Super eroi, western, fantascienza, umoristico, crime, e nel 1948 aveva inventato da solo il genere romance, vendendo milioni di copie con Young Romance della Prize.
Aveva cercato di fondare una sua casa editrice , la Headline, anni prima che il concetto di autoproduzione fosse anche solo pensato, e aveva scritto centinaia di storie. Quando Jack Kirby collabora con Stan Lee tra i due quello famoso, rispettato, quello che gli altri professionisti del settore guardavano con ammirazione era Kirby. Lee era il cognato di Goodman, che scriveva storie per la Timely passabili, ma nulla di più. C’erano decine di sceneggiatori più capaci di Lee. E quando sento che i dialoghi di Kirby per il Quarto Mondo sono pesanti, pomposi, retorici rido. E allora quelli che Lee scriveva per Silver Surfer o Thor che sono? Diciamoci la verità. La memoria storica del fan che scrive su Internet relativamente al mondo del fumetto è pari a quella di una effimera. Si e no ricorda cosa è successo l’altro ieri. La storia del fumetto americano inizia con Stan Lee e prima non esisteva nulla.
Certo, se si esamina l’opera di Kirby secondo i canoni delle scuole del fumetto Kirby non sapeva disegnare (anatomie esagerate per cui oggi lo boccerebbero agli esami) e non usa le tecniche della narrazione postmoderna. Ma era un narratore. Kirby sapeva narrare, e questo basta e avanza. Il problema di Kirby era che doveva lavorare per vivere e quando fallì il suo tentativo di diventare autonomo e gestire in prima persona il suo lavoro, dovette tornare a Canossa e piegarsi ai diktat dell’industria del fumetto. Possiamo dire che era un pessimo sceneggiatore. Ma per piacere, cerchiamo di imparare la storia prima di riscriverla.