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L'Editoriale » in ricordo di Lorenzo Bartoli: un grande autore, una bella persona
di Alessandro Bottero
Lorenzo Bartoli è (perché io credo davvero che continui a vivere, in una vita migliore più piena e ricca) una persona bella. Ora non lo vedrò più in giro per le fiere, o magari in qualche occasione legata ai fumetti,ma rimane una bella persona. È solo andato un po’ più avanti, assieme ai suoi amici, alle persone che ha care, agli autori di fumetti che ha letto in tutti questi anni e che adesso sta incontrando uno ad uno in un altro posto, sempre sereno, sempre col sorriso. Non lo vedrò ma questo non toglie che l’ho conosciuto, e che i ricordi di tutte le volte che abbiamo parlato, scherzato, lavorato assieme quando era lui ad approvare i soggetti che spedivo all’Eura, mi restino nel cuore. Lorenzo, quando girava ancora qui in mezzo a noi, è sempre stato un signore. Le polemiche non gli interessavano. E questo, che dovrebbe essere una cosa ovvia per chiunque, lo rendeva invece merce rara in questa epoca social. Come autore ha lavorato per anni a livelli altissimi, sia come ritmo che come qualità. E la cosa che più mi dispiace, e che sinceramente non depone a favore della capacità dei dirigenti di questo mondo del fumetto italiano, è che non ha mai ricevuto la considerazione che gli era dovuta. Voglio dirlo chiaramente: Lorenzo Bartoli è stato uno dei migliori sceneggiatori italiani degli ultimi vent’anni, e trovo vergognoso che persone che valgono la metà abbiano ricevuto maggiori premi e riconoscimenti mentre lui no. Ovviamente adesso tutti faranno a gara a dire quanto era bravo e quanto era capace e quanto lo tenevano in altissima considerazione, ma la realtà dei fatti resta. Meritava molto di più. Molto, molto di più sia come riconoscimenti critici che come possibilità narrative. Se ne è andato altrove troppo giovane. Non sapremo mai se e come poteva essere un Dylan Dog scritto da lui, o un Tex, o un Togo, o se aveva nel cassetto una di quelle grafic novel che tutti la leggono e dicono “Ma sei bravo, non me lo sarei mai aspettato visto che hai sempre scritto per le edicole….!”. Nel 2007 ero a Terni per una manifestazione di fumetti. Ero nello stand vicino a quello dove stava Lorenzo. Aveva appena pubblicato per la Edizioni BD il libro di racconti Cuori da Bar, e in quei due giorni gli vidi fare una cosa che solo lui poteva fare. A ciascuno che acquistava il volume lui regalava un racconto personalizzato, scrivendolo sul momento, e prendendo spunto dall’argomento scelto dal lettore. La sua idea era che se i disegnatori quando il lettore compra il loro volume fanno uno sketch, allora lui, che è scrittore, si metteva in gioco dando al lettore un mini racconto di una pagina, unico e irripetibile. In due giorni di manifestazione ne scrisse trenta, senza mai tentennare o perdere l’ispirazione.
Non ho mai più visto nessuno fare una cosa del genere.
Ciao Lorenzo, sono sicuro che ora sei sereno e fumi la pipa mentre pensi ad una nuova storia da scrivere. E sono anche sicuro che sarà bellissima.
Lorenzo Bartoli (Roma, 7 aprile 1966 – 5 ottobre 2014). I funerali di Lorenzo Bartoli si terranno a Roma martedì 7 ottobre alle 10.00, presso la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice nel Tuscolano.