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L'Editoriale » Diritto d’Autore: una riflessione sulla recente sentenza Eredi Kirby contro Marvel Comics
di Alessandro Bottero
L’11 agosto scorso la corte di appello federale di New York ha deciso che i diritti sui fumetti creati da Jack Kirby tra il 1958 e il 1963per la Marvel Comics (e parliamo di Uomo Ragno, Fantastici Quattro, Hulk, Thor, X-Men, Vendicatori, Iron Man, ecc…) non torneranno ai suoi eredi ma rimarranno alla casa editrice. La cosa non è di poco conto, e forse, nel cinquantenario della creazione dei Vendicatori e degli X-Men, con prevedibili celebrazioni che si protrarranno da qui a fine anno in tutte le manifestazioni, è utile non lasciar cadere nel dimenticatoio questa notizia, ignorata da tutti i siti di informazione, o quantomeno non sufficientemente sottolineata.
Chiunque rifletta sulla cosa si rende conto benissimo dell’importanza di questa decisione non tanto nel campo dei fumetti, ma in quello dei film TRATTI dai fumetti e che usano esattamente questi personaggi. Il successo che i film tratti dai fumetti Marvel che utilizzano i personaggi creati o co-creati da Kirby è immenso. Uomo Ragno, Hulk, Iron Man, X Men, Vendicatori, Fantastici Quattro, sono una delle franchigie di maggior successo in questo momento. Sicuramente molto più dei film tratti dai fumetti della DC Comics. Perdere una parte dei diritti su questi personaggi avrebbe avuto come effetto immediato il costringere i proprietari della Marvel a trattare con la famiglia Kirby per
poter continuare ad usare questi personaggi nei vari kolossal. La Marvel ha già annunciato il film The Avengers: Age of Ultron per il 2015 e un film dedicato ad Ant-Man, ed ha fatto capire di avere un calendario di film in programma che arriva fino al 2021, con un prevedibilissimo Vendicatori contro X-Men come pezzo forte (non l’hanno detto, ma ci scommetto qualsiasi cosa).
Su cosa si basa la decisione della corte? Sul fatto che tutto quello che ha realizzato Kirby in quel p eriodo era un lavoro "for hire" ("a noleggio"), cosa che legalmente invalida le richieste della famiglia. Ti commissiono un lavoro, ti pago, e finisce lì. Stop. E poi io ci faccio quello che mi pare. Tu non sei l’autore. Al massimo sei un REALIZZATORE, ma i diritti sono miei. Non degli autori, ma dell’editore.
E veniamo a noi. Poniamo che io pubblichi un volume con le storie dei Fantastici Quattro. Ho violato un copyright? Ovvio. Ma nessuno mi dica che sto violando un diritto di autore, perché in questo caso il diritto d’autore, perversamente, non protegge L’AUTORE ma solo chi ha pubblicato quella storia. Se pagassi la Marvel per poter avere il diritto di pubblicare i Fantastici Quattro i soldi dati non andrebbero agli autori. Andrebbero SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alla casa editrice, che poi decide lei se dare o meno delle royalties agli autori. Ma questa è una concessione della casa editrice, non un DIRITTO precedente ed inalienabile degli autori. Quindi non venitemi a dire il diritto d’autore, così come è applicato, protegge gli autori e serve a difenderli. Sono solo idiozie, dette da cui è, diciamo in buona fede, colluso con un sistema che degli autori se ne sbatte.
La famiglia di Jack Kirby ha perso, e sulla base della legge non poteva non perdere, perché ha voluto giocare su un tavolo truccato dove il banco (le multinazionali che pubblicano fumetti e producono film) vince sempre. Hanno perso come aveva perso Marv Wolfman prima di loro, e Steve Gerber, e Romano Scarpa. Hanno perso perché la legge esistente sul diritto d’autore e le dinamiche commerciali di produzione non sono strutturate per far vincere gli autori. E non sono strutturate nemmeno per far vincere i piccoli editori. Sono studiate a tavolino per far vincere i GROSSI gruppi editoriali e le multinazionali. Punto. E chiunque non lo veda o è miope, o è in mala fede.
L’unico modo in cui si può scardinare questo sistema è ABOLIRE il diritto d’autore così come è strutturato ora, e ammettere finalmente che chiunque può usare i contenuti. Se non esistesse un diritto d’autore, allora la famiglia di Kirby potrebbe dire andare da un produttore ALTERNATIVO alla Marvel e dire “Facciamo un film sui Vendicatori”. Così come potrei farlo io, e chiunque altro. E la Marvel avrebbe migliaia di concorrenti, e sarebbe spinta a dare il massimo perché la gente vada a vedere il suo film e non quello degli altri.
La cosa porterebbe vantaggi immediati alla famiglia Kirby? Probabilmente no, ma almeno avrebbero la soddisfazione di poter usare LIBERAMENTE e senza dover chiedere il permesso a nessuno quello che Jack Kirby aveva creato. Poi starà a loro darsi da fare per realizzare un buon prodotto, e se non saranno capaci è giusto che falliscano. Ma il principio per cui non devo elemosinare ad altri il permesso di utilizzare quello che Jack Kirby ha creato non ha prezzo.
E lo stesso vale per qualsiasi altro contenuto. La DC Comics fa un film su Superman? Perfetto. Ne ha il diritto, ma CHIUNQUE dovrebbe avere questo diritto, e dovrebbe essere la qualità del prodotto a far scegliere alle persone cosa andare a vedere.
Il diritto d’autore va abolito, e i contenuti devono essere a disposizione di chiunque, per dare a tutti la possibilità di impegnarsi a realizzare i prodotti migliori. Questo significa abolire le “posizioni di rendita” di autori e eredi? Esatto. Significa esattamente questo. Libera condivisione dei contenuti, e possibilità da parte di chiunque di utilizzarli per realizzare prodotti, senza dover pagare il permesso a nessuno. E non ditemi che in questo modo gli autori sarebbero penalizzati, perché lo sono già. L’attuale legge sul diritto dì’autore mantiene gli autori nella condizione di schiavi più o meno ben pagati. Eliminarlo non negherebbe ad un autore di impegnarsi per realizzare il suo prodotto nel modo migliore. Darebbe solo a tutti la possibilità di usare gli stessi contenuti per realizzarne un altro migliore. Sarà il pubblico a decidere. Io posso anche aver ideato un personaggio o una storia eccellente, ma se dopo la prima storia riesco a realizzare solo schifezze allora è giusto che altri prendano il mio personaggio, la mia idea e tentino di fare di meglio. Facciamo un esempio: Berardi e Milazzo hanno smesso di realizzare storie di Ken Parker lasciandolo in prigione, senza dare una vera risoluzione alla storia del personaggio . Trovate corretto che non sia possibile per nessuno provare a realizzare un’altra storia che ponga fine a questo impasse, solo perché gli autori negano il diritto? Io no. In un mondo ideale tutti dovrebbero avere il diritto di provare a realizzare una storia che porti avanti la saga di Ken Parker, senza dover pagare per questo permesso, perché non è GIUSTO bloccare tutto dicendo “il personaggio è mio e io decido cosa fare.” Non è giusto. Può essere legale, ma non sempre quello che è legale è anche giusto.
La famiglia di Kirby ha perso perché ha giocato su un tavolo dove non poteva vincere. L’unica soluzione è far saltare il tavolo, e dare vita a un nuovo modo di concepire la cosa, dove il principio base sia la libera condivisione di TUTTI i contenuti senza dover pagare permessi a nessuno.