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L'Editoriale » Edicola, Campagna d’Inverno 2012: vincitori e vinti
di Alessandro Bottero
Napoleone lo insegna. Chi va per grandi armate, ritorna lacero e contuso. Non basta Borodino per vincere una guerra, e anche se vedi Mosca da lontano, se le linee di sussistenza sono troppo dilatate e i rifornimenti non arrivano, anche la macchina da guerra più poderosa si inceppa. Sono impazzito? No. L’editoria nelle edicole segue i cicli della natura, un po’ come i contadini dei secoli passati. L’autunno-inverno è un periodo in cui ci sono i “lanci” ossia i primi numeri delle testate importanti. L’altro periodo di lancio è maggio-luglio, in cui si sfrutta la tendenza a leggere in vacanza. Ma non divaghiamo. Campagna d’inverno. Ci sono editori che fanno la voce grossa con i distributori e dicono “A quello lo dovete stroncare, capito?”. La concorrenza è vista malamente da nomi storici dell’editoria a fumetti, romana e non. Quindi ci sono attacchi a tradimento, lotte feroci per evitare che quel nuovo rompicoglioni arrivato ora possa essere presente con copie nelle edicole, magari togliendo spazio a ME.
Nel periodo che va da novembre 2012 a gennaio 2013 chi ha seguito il settore dei fumetti italiani in edicola ha potuto vedere molti lanci. La Star, la Bonelli, Saldapress, la Cosmo, l’Aurea. Tutti hanno lanciato qualcosa. Sapendo i dati del venduto e del distribuito si può anche dire chi ha vinto e chi no.
Vincitore assoluto è Saldapress che con The Walking Dead ha sgominato tutti. Walking Dead è l’unico fumetto da edicola del 2012 che è CRESCIUTO come vendite dal numero 1 al 2. Il numero 1 dovrebbe aver toccato quota 10.000, a cui aggiungiamo quelle delle fumetterie. E se pensiamo che la distribuzione è stata inferiore a 25.000 copie il successo è netto. Tanto di cappello alla Saldapress per un risultato che glialtri editori sognano.
Al secondo posto metto Bonelli, non per Saguaro, che dalle circa 40.000 del primo numero (su circa 90.000 di distribuito) è arrivato a venderne più o meno 24.000 su un 45.000 circa di distribuito, ma per Le Storie, che almeno per questi primi numeri ha conservato le 40.000 copie circa di venduto. Un’osservazione. Se è vero che la stabilità è segno positivo, è anche vero che questo demolisce alla base l’assunto per cui l’autore sarebbe la star del fumetto. In questa collana non conta se sei Paola Barbato o Roberto Recchioni, o Teddy l’Orsetto. Il venduto è quello.
E al terzo posto? Il terzo posto non c’è, perché tutti gli altri editori che hanno lanciato da novembre 2012 a gennaio 2013 hanno avuto risultati negativi. Si da dal negativo e basta di Cosmo, che pur vendendo circa 6.000 è vittima dei costi spropositati dei diritti degli albi francesi (si parla di circa 2.000 euro ad albo italiano), e quindi ha un ritorno economico quasi nullo, all’abbastanza negativo della Star,che con Davvero si è ritrovata attorno alle 4.000 copie di venduto in edicola.
Esiste però un ultimo, ed è l’Aurea. Unita Speciale 2, Metamorphosis, XIII, Gardfield Show, il Ruvido, Bob Morane. Tutti lanci andati malissimo. A discapito di tirature sulle 30.000 copie e oltre, e pur con una diffusione di tre/quattro copie ad edicola i risultati sono scarsi. Forse 5.000 copie di venduto per XIII, e forse 3.000 per le altre cose. È vero che l’Aurea si regge su Dago, su Lancio Story e Skorpio, e quindi questi ipotetici flop incidono fino a un certo punto. Ma Dago e il resto non è eterno. Anzi, mi si dice che è in calo anche il dato dei settimanali. Staremo a vedere. Certo non credo sia un caso se Blueberry, Luc Orient, Bernard Prince, Longwei siano stati diplomaticamente rimandati di qualche mese. Solo qualche?
Ah, dimenticavo la GP Publishing. La GP publishing, come la conoscevamo, non esiste più. I titoli del catalogo fumetti sono stati rilevati da Edizioni BD, che credo abbia fatto capire di non avere intenzione di andare nelle edicole. Quindi cari lettori di Jonathan Cartland….mi dispiace tanto per voi.