- Categoria: Editoriali
- Scritto da Super User
- Visite: 10779
L'Editoriale » Romics 2012: speranze per il futuro
di Alessandro Bottero
Il 27 settembre parte Romics, manifestazione che dovrebbe (dovrebbe!!!!) dare (ri-dare) una spunta ed un impulso al mercato. Perché? Semplice, perché con quasi 100.000 visitatori e quasi 100.000 portafogli che girano per gli stand o il liquido inizia a scorrere, o qui la siccità colpirà tutti.
Sono poco chiaro? Sono criptico? Può essere. Cerchiamo di parlare più chiaro: “speak as you eat!”
Gente, popolo, lettori…..qui servono i soldi!!! Gli euri latitano. Gli incassi pure. L’inizio della "campagna d'autunno" non sta dando i risultati sperati. Tra Romics e Lucca qui si chiariscono molte, molte, molte, molte cose.
Vabbé, ma ora basta, che Fumetto d’autore inizia a somigliare sempre più ad un bollettino di economia terremotata. Che ci aspetta a Romics? È un’edizione strana. Manca un direttore artistico unico, visto che dopo la separazione da Luca Raffaelli, Romics non ha scelto nessuno al suo posto. I vari incontri sono stati organizzati da singoli che hanno contattato l’organizzazione con idee e porposte concrete.
Ad esempio io curerò l’incontro sui sessant’anni di Urania, ed il rapporto tra Italia e fantascienza, che ci sarà venerdì 28, alle 17. Saranno presenti Gianfranco De Turris, Giuseppe Lippi, ed Errico Passaro.
Che c’entra con i fumetti? C’entra. E non devo certo spiegarvi perché.
Ma veniamo al titolo dell’editoriale “speranze per il futuro”.
È basilare mantenerle e sforzarsi di ideare nuove idee e nuovi modi di raggiungere i lettori, o anche solo tutte le persone potenzialmente interessate ai fumetti, o al Fumetto (con la Fume maiuscola).
Il fumetto in digitale può servire? Per me no, ed è una grandissima bufala che non aggiunge un lettore uno , ma magari mi sbaglio e quindi chi ci crede fa bene ad investire.
Una cosa che vedo più efficace (e le case editrici italiane dovrebbero capirlo) è che se ben gestiti gli autori sono la vera ricchezza. È un po’ come con la musica. Oggi i musicisti campano non con le vendite dei dischi, ma con la musica dal vivo. Con i concerti. Con la gadgetistica. Con l’elemento della PERFORMANCE. E se vai alle mostre (prima fra tutti Etna Comics a Catania) vedi che c’è fame di performance. Fame di incontri.
Allora probabilmente una casa editrice deve capire che i numeri del “Primo ingresso” nelle fumetterie sono come i dischi. Servono a dire “siamo vivi”, ma poi devi avere una serie di performance in cui vendi il prodotto. E le mostre, come Romics, dovrebbero essere lo stesso.
Basta sketch gratis, basta dediche gratis. L’autore esegue la performance, e lo “spettatore “ paga.
Tra le speranze per il futuro c’è anche quella che in primavera si organizzi una manifestazione dedicata ESCLUSIVAMENTE a Cosplay, Manga ed Anime. Il Cosplay deve iniziare ad essere una ricchezza ed un elemento considerato sullo stesso piano di fumetto, animazione e gioco. Se su 100.000 presenze 50.000 sono di cosplayer, allora queste persone hanno tutto il diritto di essere considerati una forza di primo piano di una manifestazione, e anche il programma di incontri DEVE prenderli in considerazione.
La mia speranza è che finalmente Romics sia coraggiosa, e organizzi la PRIMA grande manifestazione a carattere nazionale dedicata solo ed esclusivamente all’Oriente. Una specie di ComiKet. Lo so che più di uno avrà i conati di vomito, ma se siete vecchi dentro non so che farci. Curatevi.
Ps. A Lucca debutterà una nuova casa editrice di fumetti con volumi da sbavo, e nessuno ne sa nulla. Ah, le doti investigative della stampa specializzata……