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L'Editoriale » Caso Schwazer: legalizziamo il doping!
di Alessandro Bottero
Il 6 agosto 2012 le agenzie di stampa diffondono la notizia che un atleta italiano, tale Alex Schwazer, è risultato positivo a un controllo a sorpresa effettuato dall’agenzia internazionale antidoping. Questo controllo non è avvenuto il giorno prima, ma tempo prima. Stranamente (stranamente lo dico io perché non mi fido di nessuno, e meno che mai delle cosiddette agenzie al di sopra delle parti), questi risultati vengono strombazzati il giorno prima dell’arrivo dell’atleta italiano a Londra, per la gara dei 50 chilomentri di marcia, dove avrebbe presumibilmente vinto. Vabbé, ma non è questo il tema di oggi.
Schwazer ha ammesso di aver preso dell’EPO (una sostanza proibita dalla federazione internazionale) e quindi sostanzialmente ha ammesso di aver fatto uso di doping.
Le reazioni sono state isteriche e basate su una ipocrisia e un moralismo di fondo disgustoso.
Sembra che Schwazer abbia stuprato un bambino davanti a Buckingham Palace e poi abbia pisciato sulla Union Jack.
Il presidente del CONI lì’ha definito “infame”.
"Infame" è il termine con cui i mafiosi definiscono i nemici. Infame è una parola che pesa. L’Infame è colui che va escluso dal consesso sociale, perché si macchia delle turpitudini più basse e schifose.
E ora Schwazer è Infame. Ha commesso una INFAMIA. Il suo è un gesto INFAME.
Ok. E allora Brusca che scioglie i bambini nell’acido che è?
Si è perso del tutto il senso delle proporzioni.
Definire infame Schwazer, o infame il suo gesto, significa aver perso del tutto la corrispondenza tra parola e cosa reale.
Se l’atleta che si dopa è infame, cosa è il mafioso che costringe la moglie a bere acido perché lei ha cercato di aiutare la polizia?
Allora, il mio primo pensiero è che ormai le parole hanno perso qualsiasi relazione con la realtà, e vengono usate solo per il suono e la risonanza emozionale che suscitano.
Secondo pensiero: basta con questa ipocrisia! Legalizziamo il doping a tutti i livelli.
Basta con fare finta che alle TV o agli spettatori, o alle società interessi il bel gesto, o lo sport puro, o i sacrifici, o tutte queste PALLE.
Le TV, gli spettatori, i comitati olimpici, le federazioni vogliono i risultati fenomenali. Vogliono i record. Vogliono le medaglie. Vogliono vincere.
Io voglio vedere Bolt che corre in 8 secondi. Voglio vedere la Pellegrini che nuota i 200 metri in un minuto, e vince sempre.
Voglio vedere i giocatori di pallacanestro che saltano tre metri e schiacciano.
Me ne frego del sacrificio, del duro lavoro.
Murdoch paga 80 milioni di dollari per i diritti TV delle Olimpiadi non per il sacrificio e gli allenamenti degli oscuri atleti del Gabon. Paga per avere record. Per avere spettacolo. Per avere spettatori che guardano un FILM con EFFETTI SPECIALI. Punto.
E il CIO prende i soldi per questi EFFETTI SPECIALI, non certo per il sudore o l’allenamento del ciclista boliviano che arriva ultimo.
Quando Ben Johnson ha vinto i 100 metri nel 1988, il CIO ha preso dei bei soldini per le riprese televisive dell’evento. Poi Ben Johnson ha dovuto restituire le medaglie, ma il CIO i soldi non li ha restituiti,. E i cari comitati olimpici nazionali a cui il CIO ha dato parte di quei soldi, derivanti dalla vittoria di Ben Johnson non li hanno restituiti.
Ipocriti.
Allora legalizziamo il doping, rendiamolo palese, controllato, legale, e ammettiamo una volta per tutte che alla gente, alle TV, agli spettatori si vende uno SPETTACOLO. E se la gente vuole risultati, tu glieli dai.
Terzo pensiero: se il doping fosse legalizzato e gestito in modo palese, trasparente, controllato, si avrebbero dei benefici anche a livello della persona normale, che si ritroverebbe una serie di risultati per potenziare il corpo umano.
Come la formula uno rende possibile lo sviluppo di strumenti e tecniche che poi ricascano nelle macchine usate da tutti noi, così il doping legalizzato e controllato porterebbe a ricadute per le persone non sportive.
Farmaci che aiutino il cuore a rimanere a battito costante sotto sforzo, potrebbero essere utilissimi.
Farmaci che permettano l’assorbimento più rapido degli acidi lattici, o che aumentino la resistenza, farebbero bene a tutti,
“Ma questo sarebbe EUGENETICA!!!! Sei un NAZISTA!!!!! Vuoi sperimentare su ESSERI UMANI!!!!”
Quante palle si dicono.
L’eugenetica è una cosa POSITIVA. Se qualcuno trovasse una terapia genetica per eliminare la ma miopia sarebbe una cosa POSITIVA. Se qualcuno trovasse una terapia genetica per eliminare l’anemia mediterranea sarebbe una cosa positiva. Sarebbe eugenetica, e io la sottoscriverei senza pensarci due volte.
Voglio sperimentare su esseri umani? Certo. Pensate che non si faccia? Pensate che le case farmaceutiche non sperimentino i farmaci sui carcerati? O nel terzo mondo? Di nascosto, o con condizioni mediche fatiscenti?
La farmacologia sperimenta GIA’ su esseri umani, e se credete il contrario siete ingenui e credete ancora al coniglietto pasquale.
E poi non capisco…..si vogliono legalizzare le droghe leggere, si depenalizza la prostituzione, ma il doping no. Il doping è INFAMIA.
L’ipocrisia di questa società non smetterà mai di stupirmi.
Alex Schwartz ha fatto bene. Il suo unico errore è stato farsi beccare.
Morale della favola: siete atleti e per garantire risultati mirabolanti a voi e alle vostre società/federazioni vi dopate? Fatevi furbi, non fatevi beccare, perché finché vincete tutti vi vorranno bene, e vi terranno in palmo di mano. Quando vi beccheranno, improvvisamente nessuno vi difenderà, specialmente i dirigenti e gli allenatori che con i vostri successi si sono costruiti la carriera.