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L'Editoriale » la lettera della CDM e la situazione nelle edicole
di Alessandro Bottero
Mentre nel fumetto mondo si discute di peli di lana caprina, ossia se sia giusto il premio Micheluzzi ad Igort, o se
Il mondo della distribuzione da edicola è in fermento. Nel 2011 è fallito di botto (avvisando i propri clienti con una settimana di anticipo) A&G Marco, uno dei nomi storici della distribuzione edicolare. Il fallimento della Marco ha provocato un terremoto, visto che molti editori si sono ritrovati con crediti di MILIONI DI EURO da non poter più riscuotere. Mi dicono che una grossa casa editrice a fumetti del nord italia doveva ancora ricevere sette milioni da Marco, prima che fallisse. Sette milioni non sono bruscolini. Poi uno si chiede se certe politiche aggressive attuate dall’estate
Comunque, procedendo le cose non sono migliorate. Dall’autunno 2011 le vendite nelle edicole per gli editori medio-piccoli sono calate di un buon 20%, nei settori QUOTIDIANI, PERIODICI, e COLLEZIONABILI. Anche l’incidenza dei COLLATERALI (allegati e gadget) è crollata. Ma un’analisi ben più dettagliata si può trovare nei rapporti annuali che
Dicevamo: nell’autunno 2011 il crollo delle vendite, e quindi una mancanza di liquidità da parte delle edicole, che dirottano parte degli incassi al pagamento delle utenze/tasse/sussistenza personale, e non danno più ai distributori zonali o regionali tutti i soldi che dovrebbero. La cosa, a catena, si ripercuote poi sui distributori NAZIONALI, che risultano in affanno di liquidità nei riguardi degli editori. Ecco quindi tutta una serie di problemi che sono emersi nel
E invece noi no. Chissà perché, forse perché a noi ci piace di andare un po’ fuori dal coro, a ravanare nei posti importanti e trascurati, ecco che Fumetto d’Autore ha trovato un altro documento importante per capire cosa stia succedendo nel VERO mondo del fumetto, e non in quei tre-quattro blogghe.
La CDM (Centro Diffusione Media), distributore nazionale da edicola, che tanto per capirci hai tra i suoi editori anche nomi tipo la Star Comics, o la Fun Factory, quindi nomi noti a chi legge fumetti, ha deciso di non poter più sopportare la situazione, e nella persona di Guglielmo Russo, suo direttore, ha inviato questa lettera/appello denunciando una situazione insostenibile, e facendo alcune proposte per dare qualche speranza al settore della stampa periodica.
Essendo venuto in possesso della lettera, la pubblichiamo, per darle la maggiore risonanza possibile ed aiutare a far nascere una riflessione anche nella testa di chi crede che il mondo si esaurisca in una tastiera ed una connessione Internet.
La lettera potete leggerla QUI.