di Alessandro Bottero
Continua la polemica sui prequel di Watchmen, accusati di essere un crimine etico ed estetico contro l’umanità. Allora, a parte che io sarei molto più curioso di leggere un SEGUITO di Watchmen, per sapere una buona volta se il diario di Rorschach alla fine viene letto, e se il mondo scopre cosa ha fatto Ozymandis e come reagisce, e a parte che sull’argomento sono già intervenuto con un editoriale precedente dove dico esattamente che la DC Comics ha tutti i diritti di fare cosa vuole con Watchmen, così come la Marvel aveva i diritti di fare cosa voleva con Elektra, la polemica non si placa, e quindi spendiamo qualche altra parola sull’argomento.
La DC Comics ha tutti i diritti di fare quello che vuole con Watchmen. Mi fa PIACERE che sia così? No, ma è così. Punto. Tu non puoi lavorare avendo l'impressione che poi la storia che scrivi tornerà tua di diritto dopo che è stata stampata. Stiamo parlando di professionisti (Moore e/o Gibbons) che oltretutto lavoravano già da almeno dieci anni con la DC Comics, o del primo esordiente che arriva ancora ingenuo e ricco di speranze nel buon cuore di una multinazionale? Le aziende non fanno MAI gli interessi del singolo, ma solo ed esclusivamente di se stesse, ossia = massimizzano i loro profitti, senza preoccuparsi dei diritti del singolo "dipendente". Lamentarsi ora di cosa facciano è un po' da anime belle. Le regole del gioco sono queste, e le conosci. Se non ti piacciono non giochi. ma se giochi poi non ti lamenti se ti si ritorcono contro. Un atteggiamento astuto sarebbe quello di spremere il più possibile soldi alla DC Comics per sostenere e finanziare progetti che altrimenti non vedrebbero la luce. La DC Comics aveva offerto 250.000 dollari a Moore per supervisionare il progetto? E tu ne chiedi 400.000 e poi tratti.
Come chi mi segue sa bene io sono contro il diritto d'autore così come è concepito oggi, ossia come (per capirci) “tutela dell’autore ed impedimento da parte di terzi di usare l’opera protetta”. Nel mio mondo ideale CHIUNQUE dovrebbe avere il diritto di fare il SUO Watchmen 2 o 3, o 4, o 5…. perché le storie sono patrimonio di tutti.
Per me Alan Moore ha gli stessi diritti di fare un Watchmen 2, di quanti ne abbia la DC Comics o Evaristo Pistolazzi di Bergamo con la sua Pistolazzi Comics. Sarà poi la qualità delle storie a far sopravvivere la migliore.
Quindi:
1 - la DC Comics detenendo i diritti sui personaggi di Watchmen può farci quello che vuole;
2 - Alan Moore lo sapeva benissimo, e non ha senso lamentarsi adesso;
3 - la cosa più astuta da parte di Moore sarebbe stata costringere la DC Comics a dargli una strapaccata di dollari, che Moore avrebbe potuto usare per finire Big Numbers (ad esempio), o far continuare Dogdem Logic, o sostenere altri progetti che da soli non ce la farebbero;
4 - di base però io sono contro il copyright inteso come impedimento alla creatività soggettiva, perché le storie sono patrimonio comune. Chiunque può fare un seguito di qualsiasi cosa. La DC Comics, ma anche lo stesso Moore, o io, o tutti i lettori di questo sito.
La vera incisiva risposta di Moore sarebbe realizzare LUI un watchmen 2, perché è SEMPRE possibile continuare a raccontare una storia. e se tu autore non puoi/non vuoi/ non ti interessa, allora secondo me non hai il diritto ETICO di impedire ad altri di farlo.
Ps. Un paio di cosette giusto per chiarire alcune inesattezze che si leggono in giro.
Da quando Alan Moore ha smesso di scrivere per la DC Comics a quando è partita l’etichetta ABC non è vero che NON ha mai più scritto super eroi. Dire che dopo watchmen Moore abbia scritto solo
1) A small killing
2) Brought to Light
3) From Hell
4) Big Numbers
5) Lost Girls
6) Voice of the Fire
e basta, è dire una cosa non del tutto corretta
Vi ricordo che Alan Moore ha passato un periodo davvero brutto-brutto-brutto con il fisco inglese, che voleva un boato di tasse arretrate sulla base dei soldini incassati dalla DC. Moore non aveva i soldi perché era rimasto al verde per colpa di Big Numbers, e allora è andato alla IMAGE (esatto, proprio la casa editrice composta dai disegnatori che non sapevano scrivere/servi di satana e del dio denaro) e ha scritto un numero di Spawn per Todd McFarlane, una miniserie per McFarlane, ha scritto i WildC.A.T.S. per Jim Lee, ha scritto una miniserie di Voodoo per la Wildstorm, ha scritto Youngblood, Glory e Supreme per Rob Liefled.… insomma ha lavorato SENZA ALCUN PROBLEMA su personaggi altrui, per guadagnare soldini per saldare i debiti e tornare a vivere tranquillo. Vogliamo dirlo? Ha fatto delle oneste “marchette”, come fanno TUTTI gli autori di fumetti.
Come. Fanno. Tutti. Gli. Autori. Di. Fumetti.
Moore ha addirittura detto che a lui piaceva lavorare con Rob Liefeld per la Extreme studios prima e la Awsome poi, perché in Liefeld vedeva “lo stesso entusiasmo per i fumetti che aveva lui anni prima” (certo, ora sarebbe simpatico se qualcuno ricordasse a Liefeld questo fatto, visto che lui ha usato Moore per darsi una “ripulita” presso critica e pubblico, ma non siamo troppo cattivi).
In seguito, quando le cose sono tornate tranquille Moore ha messo in piedi l’etichetta ABC per la Wildstorm.
Poi quando Jim Lee ha venduto al WIldstorm alla DC, Moore è RIMASTO nella Wildstorm dicendo “ho chiarito le cose con Jim Lee. Non è la DC che mi paga direttamente. È Jim Lee che mi paga. Io con la DC non ho alcun contatto. Quindi resto coerente!”, usando un argomento a dir poco capzioso, che se lo avesse usato CHIUNQUE altro le pernacchie si sarebbero sprecate.
Perché tutto questo? Per ricordare che non è vero che Moore non abbia più scritto storie di super eroi dopo Watchmen. Ne ha scritte a pacchi. Ne ha scritte a pacchi lavorando su personaggi altrui. Ne ha scritte a pacchi lavorando per personaggi altrui per incassare quello che gli serviva per tirare avanti. E non c’è nulla di male, perché è un LAVORO. Non volontariato o un hobby. Io lavoro, tu mi paghi. Stop. Era così per i WIldC.A.T.S.. era così per Watchmen. La Image deteneva i diritti dei WildC.A.T.S.. la DC deteneva i diritti di Watchmen.
Seconda cosa. Moore lavorava con la DC Comics da anni prima di Watchmen. E aveva lavorato con gli inglesi. Insomma non era un novellino. Le ristampe di volumi che raccoglievano storie apparse in albi singoli negli anni ’80, esistevano. Se andavi alle convention le vedevi. Se andavi nei NEGOZI DI FUMETTI le vedevi. Dire che Moore non poteva immaginare che la DC Comics avrebbe ristampato la miniserie di Watchmen, è implicitamente dare dell’imbecille a Moore. Se lavori in un settore da dieci anni non puoi addurre come scusa “io non lo sapevo che facevano così!”, perché non puoi essere creduto. E chi ci crede allora è tenero come un bambino di 5 anni. Ma tristemente ha anche la stessa intelligenza.