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L'Editoriale » Di prezzi, di editori, e di come la realtà sia percepita in modo errato
Se c’è una cosa che suscita animosità e prese di posizione nette e dogmatiche è il prezzo di un fumetto. Si dice che è il mercato che determini i prezzi, ma questa è una fesseria. Non è vero. Non è il mercato. Il prezzo lo fa il soggetto dominante nel settore commerciale. Infatti i concorrenti devono allinearsi alle sue decisioni, anche se il mercato consiglierebbe cose diverse. Sono poco chiaro? Cerco di chiarire.
Se fosse il mercato e basta a determinare il prezzo di una cosa, allora sarebbe molto semplice. Se vendo di meno (ossia se il mercato mi dice che il mio prodotto pur incontrando un favore di pubblico, ne ha di meno dei prodotti più apprezzati), dovrei essere libero di ALZARE il mio prezzo, per compensare le vendite minori. Se produrre una cosa costa sia a me che Bonelli 1.000 euri, e poi io vendo 1.000 e lui 10.000, è chiaro che io pur avendo spese identiche ho guadagni di molto inferiori. A questo punto non vedo perché non dovrei far pagare il mio prodotto di più, anche solo per SOPRAVVIVERE. Ovviamente in questa ipotesi da laboratorio sto parlando di prodotti VALIDI e ben fatti, non di una cosa ben fatta e di una merda incommensurabile.
Il mercato quindi non decide un bel niente, perché io sono obbligato a mantenere lo stesso prezzo del soggetto dominante, per non essere ostracizzato dai lettori, che come al solito nel 90% dei casi non capiscono niente, se non “ma ha 96/48/72 pagine come quell’altro! Perché devo pagarlo di più???”.
Perché? Facile. Perché i percorsi commerciali sono diversi, e perché NON è vero che tutti gli albi con le stesse pagine sono uguali, quindi devono costare uguale. Ogni prodotto ha una sua nicchia di venduto e di diffusione ben precisa, ed il prezzo dovrebbe rispecchiare questo. Perché in America se un albo di un editore indipendente, molto più piccolo e quindi con vendite molto minori di Marvel o DC Comics costa più degli albi Marvel o DC Comics nessuno scassa e se invece succede qui siamo tutti editori e direttori commerciali, in grado di impartire lezioni di prezzistica e strategie commerciali? La risposta è semplice: perché ci sono troppe tastiere in giro, ma ormai questa è storia vecchia.
Lo diceva Ade Capone anni fa: un albo bonellide, dato il lavoro per realizzarlo e i costi per produrlo, è sotto prezzato rispetto alle dimensioni del venduto. Ma questa sottoprezzatura dipende dalle scelte del soggetto dominante (la Bonelli) che tiene bassi i prezzi, basandosi sulle vendite incommensurabilmente superiori dei suoi prodotti rispetto a quelli dei concorrenti. Laddove 2,70 euri a fumetto si giustificando solo se vendi 200.000 come Tex, o 150.000 come Dylan Dog, e quindi calmieri i ricavi bassissimi delle altre testate, se viaggi sotto cifre molto inferiori come venduto il prezzo alla Bonelli è una palla al piede che ti fa arrancare, invece di correre.
Ma basta con questo cappello barboso e noioso, che fondamentalmente si basa sul mondo delle edicole.. Perché parlavo di prezzi? Perché a corredo dell’intervista a Pasquale Saviano, dove si parlava appunto di prezzi, e delle solite lamentele dei lettori sui prezzi Lion ("perchéééééééé l’uomo ragno costa meno? Che non c’avete le stesse pagggine?") ecco una serie di tabelle comparative dei prezzi tra i diversi editori nei vari formati. I dati sono ricavati dai cataloghi, quindi sono veri, corretti, e inoppugnabili. Ovviamente, essendo un dato a corredo dell’intervista del CEO di RW (Lion & GOEN) il punto di vista è quello della Lion. Sulla GOEN poco da dire, visto che i suoi prezzi sono semplicemente i più bassi all’interno del settore Manga da fumetteria. Ma partiamo con i dati, e vediamo che nelle fumetterie, le cose relative ai prezzi siano diverse sia da quello che succede nelle edicole (di cui parlavo prima) e soprattutto da quello che si dice in giro.
A-Spillati Edicola
Lion 3,95, contro i 3.50 del riferimento base di mercato e i 2.95 (con 24 pagine in meno di PDeA).
Che dire? 45 centesimi di differenza, a fronte però di un venduto almeno in queste fasi iniziali chiaramente inferiore alla Panini Comics (che è il riferimento base del mercato). Vendite minori impongono prezzi maggiorati, visto che i costi di realizzazione sono molto simili. Però poi la gente dice “Perché lo pago di più? È un super eroe? È colorato? È come l’uomo ragno? E allora DEVO pagarlo come l’uomo ragno, sennò mi state trattando male!”
B-Spillati Fumetteria
Lion 4,95 euri
Una differenza di un euro tra edicola e fumetteria, per la stessa tipologia di prodotto, con la differenza tra le tirature.
C- Brossurati con alette
Pag. |
RW |
Panini |
96 |
11,9 |
11 |
112 |
|
12 |
128 |
12,9 |
12/13 |
144 |
13,9 |
13/14 |
160 |
14,9 |
13/14 |
176 |
15,9 |
15 |
192 |
16,9 |
17 |
208 |
17,9 |
|
224 |
18,9 |
18 |
240 |
19,9 |
|
|
|
|
Qui il confronto è tra RW-Lion e Panini. La RW-Lion si mantiene appaiata a Panini nella fascia 128-144, e nelle produzioni a 192 pagine. È invece più cara di un euro per i prodotti da 96 pagine, 160, 176, e 224. Sono dati strani e di non facile lettura. Sul prezzo tipografico incidono molti fattori: il formato, lo spreco della carta, il numero pagine, la presenza di alette, colore o bianco e nero, il tipo di carta, e così via. La stampa in tipografica procede per blocchi di 16 pagine, e se notate la progressione è
-96 pagine (= 6 sedicesimi) 11,9
-128 pagine (= 8 sedicesimi) 12, 9 (un euro in più)
144 pagine (= 9 sedicesimi) 13,9 (un euro in più)
160 pagine (= 10 sedicesimi) 14,9 (un euro in più)
176 pagine (= 11 sedicesimi) 15,9 (un euro in più)
192 pagine (= 12 sedicesimi) 16,9 (un euro in più)
208 pagine (= 13 sedicesimi) 17,9 (un euro in più)
224 pagine (= 14 sedicesimi) 18,9 (un euro in più)
240 pagine (= 15 sedicesimi) 19,9 (un euro in più)
Ossia sedici pagine corrispondono a un euro di aumento, tranne nel passaggio da 128 a 144.
Panini invece usa questa progressione
96 pagine (= 6 sedicesimi) 11
128 pagine (= 8 sedicesimi) 12/13 (un euro/due euro in più)
144 pagine (= 9 sedicesimi) 13/14 (un euro/due euro in più)
160 pagine (= 10 sedicesimi) 13/14 (prezzo invariato)
176 pagine (= 11 sedicesimi) 15 (due euro/un euro in più)
192 pagine (= 12 sedicesimi) 17 (due euro in più)
224 pagine (= 14 sedicesimi) 18 (un euro in più)
Ossia “comprime” i prezzi nella fascia 128-160 pagine, addirittura mantenendo invariato il prezzo sia pure con sedici pagine aggiunte da 144 a 160, per poi applicare aumenti più consistenti nelle fasce successive.
D- Brossurati senza alette
Qui il parco editori è più vasto, dato che si aggiungono anche la Magic Press, e la Planeta-De Agostini (inserita per completezza di analisi, e basandosi su dati ricavati dai cataloghi di fine 2011)
Pag |
RW |
Panini |
Magic |
PDeA |
96 |
9,9 |
|
10 |
9,95 |
112 |
10,9 |
|
|
12,95 |
128 |
11,9 |
|
14 |
11,95/12,95 |
144 |
12,9 |
13 |
12,50/14 |
12,95/15,95 |
160 |
13,9 |
14/15 |
14 |
|
176 |
14,9 |
15 |
13/14 |
15,95/17,95 |
192 |
15,9 |
17 |
15 |
14,95/16,95 |
208 |
16,9 |
|
15,50/17 |
15,95 |
224 |
|
18 |
17/18/20 |
22 |
240 |
19,95 |
|
|
|
288 |
|
25 |
20 |
25 |
304 |
24,95 |
|
|
24 |
400 |
29,95 |
|
20 |
30 |
I dati che emergono sono interessanti
Con 11 tipologie di foliazioni La RW mantiene il numero della Planeta, ed offre un panorama di formati più ampio di Magic (10 tipologie) e Panini Comics (6 tipologie)
La Panini Comics non esce vincente da nessun confronto, né con RW-Lion, né con Magic. Da questi dati emerge che è la Panini ad avere i prezzi più alti nel mercato delle fumetterie. Eppure difficilmente la cosa viene sottolineata. Di solito sono sempre “gli altri” ad essere accusati di costare di più. Perché? Il motivo è semplice. Ma ne parliamo dopo.
Se la Panini è l’editore dai prezzi più alti (nelle fumnetterie), chi è invece quello con i prezzi più bassi? RW-Lion e Magic si scontrano direttamente in 9 tipologie di prodotti e da questi scontri emerge che la Magic è più conveniente in 5 casi, mentre la RW in 4. Il dato interessante è che da 96 a 160 pagine è la RW-Lion ad avere prezzi più bassi, mentre da 176 in su è la Magic a predominare, fino ad arrivare al caso eclatante dei volumi da 400 pagine, dove la differenza tra Magic e RW-Lion è di quasi 10 euri. Il mio suggerimento alla Lion è di riflettere sui prezzi dei volumi oltre 160 pagine, perché forse c’è da limare qualcosa.
E-Cartonati
L’ultima tipologia che prendiamo in esame sono i cartonati, sicuramente i prodotti più costosi da un punto di vista produttivo. Sparisce la Magic e restiamo con tre soggetti, ossia RW-Lion e Panini, con la Planeta aggiunta per completezza e con dati relativi alla fine 2011.
Pag. |
RW |
Panini |
PDeA |
96 |
12,9 |
|
11,95 |
112 |
13,9 |
|
13,95 |
128 |
14,9 |
|
12,95 |
144 |
15,9 |
|
14,95 |
160 |
16,9 |
|
16,95 |
176 |
17,9 |
|
18,95 |
192 |
18,9 |
|
18,95 |
208 |
19,9 |
24 |
|
224 |
20,9 |
25 |
20 |
240 |
21,9 |
25 |
20 |
256 |
22,9 |
|
|
272 |
23,9 |
|
|
298 |
24,9 |
27 |
|
In questo settore non c’è storia. La RW-Lion prosegue nella politica Planeta (sia pure con qualche aggiustamento dovuto al tempo passato ed ai costi crescenti), ma i prezzi RW-Lion sono di molto più bassi di quelli Panini Comics, da un minimo di 2 euro, a un massimo di 4.
Cosa ne ricaviamo da questo esame dei prezzi REALI? Che la casa editrice che nelle fumetterie ha i prezzi più alti è la Panini Comics. E questo è un dato di fatto. Non me lo sto inventando o lo sto dicendo perché ce l’ho con la Panini. È un dato, riscontrabile da chiunque voglia esaminare i prezzi dei prodotti da FUMETTERIA.
Al tempo stesso però la percezione del pubblico è che la Panini Comics invece abbia i prezzi più bassi, e che sia la RW-Lion ad essere la casa editrice più costosa. Perché questo?
La risposta è semplice, come dicevo, e si basa sulla percezione falsata della realtà. Siccome anche nelle fumetterie vanno i prodotti da edicola, e siccome è un dato di fatto che i prodotti da edicola RW-Lion costuino 45 centesimi di PIU’ di quelli della Panini, e siccome la massa numerica dei prodotti spillati Panini che entrano nelle fumetterie è maggiore del numero di spillati RW-Lion, si ingenera una percezione della realtà per cui la Panini è SEMPRE ed A PRIORI meno costosa.
Ma il punto è che si confondono due prodotti diversi: gli spillati da edicola, pensati come prezzo PRINCIPALMENTE per le edicole e che arrivano in fumetteria solo come vendita aggiuntiva, e i prodotti ESCLUSIVAMENTE da fumetteria, che hanno una vita di venduto solo nelle fumetterie.
Siccome la Panini Comics ha una presenza massiccia di spillati da edicola anche nelle fumetterie, allora i lettori ingenui (e un po’ pigri come ragionamento) traspongono i prezzi da edicola nelle fumetterie, e concedono alla Panini Comics da fumetteria lo stesso status di editore meno caro che ha la Panini Comics da edicola.
In pratica è un autoinganno, sia dei lettori che dei gestori delle fumetterie (laddove questi rafforzino l’autoinganno dei lettori). Ma si sa… se c’è una cosa che è quasi impossibile da dissipare è l’autoinganno, soprattutto quando la massa ti rafforza nelle tue convizioni.
Il dato di fatto è uno: chiunque dica che nelle fumetterie la RW-Lion è la casa editrice più cara dice una cosa non vera. Potrà dirlo in buona fede, ma resta il fatto che dice una sciocchezza. E parte del processo di crescita personale è anche smetterei dire idiozie, no?