Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
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L'Editoriale » Après moi le déluge! Dopo di me il Diluvio, o la fine del rapporto Planeta-Alastor

planetadeagostinidi Alessandro Bottero

«Gentile Cliente,
Con la presente comunichiamo che l’Editorial Planeta, con decisione unilaterale, ha imposto ad Alastor la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale nel periodo restante della sua gestione, dicembre 2011.
Non appena avremo ulteriori informazioni sarà nostra cura darvene comunicazione.»

Questo comunicato apparso il 30 novembre 2011 nelle casella e-mail delle fumetterie del circuito Alastor - e rilanciato da noi il 2 dicembre 2011 - segna la fine di un’epoca, quella del sodalizio Planeta-Alastor. Avevamo lasciato le cose con la Planeta che aveva mollato/rinunciato/perso i diritti per i fumetti DC Comics nel mercato italiano, e la RW edizioni, nella forma della Lion edizioni, che da gennaio 2012 avrebbe pubblicato lei i fumetti di Superman, Batman & co.

L’unico dubbio era “A che punto la Planeta interromperà le pubblicazioni? Ci sarà uno stacco brusco tra Planeta o Lion, o un trapasso indolore?” Le risposte date dai responsabili Lion alle varie manifestazioni autunnali (Romics e Lucca Comics & Games) avevano rassicurato i lettori e i negozianti. Nessun brusco salto, con trame o serie lasciate a metà, ma la chiusura di cosa la Planeta stava portando avanti, prima di partire alla grande con Flashpoint.

Certo, non era chiarissimo cosa avrebbe pubblicato la Planeta a dicembre, e forse addirittura qualcuno diceva “stai a vedere che la Planeta magari farà uscire qualche cosa anche nella prima metà di gennaio, visti i tempi tecnici di produzione/distribuzione”, ma erano gli inevitabili problemi del trapasso di una mole di pubblicazioni simile da un editore ad un altro. Per i più anzianotti tra noi, ricordo cosa successe quando la Marvel Italia partì nel marzo 1994. Ogni singolo albo Marvel Italia che presentava serie o personaggi pubblicati in precedenza da Star, Play Press, o Comic Art, proseguiva la pubblicazione di quelle serie o personaggi senza traumi. Marco M.Lupoi spesso ha ricordato che quello fu per il nucleo originario della Marvel Italia un periodo terrificante, e che coordinare il tutto fu un delirio. Ma alla fine nel 1994 tutto andò bene. Nessun salto, nessun “buco” di qualche mese.

E ora? Ora si pensava che la Lion avrebbe presentato peri primi mesi di vita i fumetti DC di pochi mesi precedenti a Flashpoint, proseguendo in modo tranquillo per i lettori le varie serie e/o volumi Planeta.

Poi il 30 novembre cambia tutto.

A leggere il comunicato di Alastor con attenzione ci dice cose molto interessanti. Ripetiamolo:

"Gentile Cliente,
Con la presente comunichiamo che l’Editorial Planeta, con decisione unilaterale, ha imposto ad
Alastor la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale nel periodo restante della
sua gestione, dicembre 2011.
Non appena avremo ulteriori informazioni sarà nostra cura darvene comunicazione."

Tanto per cominciare una decisione unilaterale. Ossia Alastor (e Lion, direi) non ne sapevano nulla e sono caduti dalle nuvole. Decisione unilaterale significa anche che chi subisce questa decisione non la condivide. Non è frutto di un ragionamento, di una trattativa, o di un accordo. È un DANNO subito, che porta a delle reazioni precise.

Questo è rafforzato dal termine imposto. Alastor ha subito questa cosa, e la Planeta ha imposto questa sua decisione. Ora, se impongo una cosa o una decisione, è perché ho (o ritengo di avere) la forza e/o il diritto di imporla. Il punto quindi è che Planeta ritiene di avere la forza e/o il diritto di imporre ad Alastor qualcosa che Alastor non accetta.

Altra cosa interessante. Non si parla di novità o di prodotti in uscita a dicembre. Di parla di sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale. Non si fa distinzione tra materiale vecchio e materiale nuovo. In teoria, a stare alla lettera del comunicato, se io fumetteria di Trapani il 6 dicembre ordino una copia di Watchmen, non posso riceverla, perché Alastor non può spedirmela, in quando deve (per imposizione di Planeta) sospendere l’attività distributiva del materiale Planeta. Ci siamo? Non le novità. Non “non arriveranno i fumetti di dicembre”. Non arriveranno i fumetti Planeta. Punto.

E questo è interessante, perché pone un problema non da poco: di chi sono gli arretrati Planeta?

O, ampliando il discorso: chi è il proprietario del materiale Planeta che si trova nei magazzini di Alastor, e che Alastor non può, per decisione unilaterale imposta da Planeta, distribuire?

Il punto è tutto qui. E ritorniamo con la memoria all’estate 2010. Ricordate? Polemiche a non finire sul fatto che il materiale Planeta non si trovava. Perché? Dove stava? E il retroscena era che la Planeta aveva deciso di gestire direttamente dalla Spagna il magazzino arretrati. Quindi i fumetti Planeta erano in Spagna, e Alastor li ordinava via via. Poi la cosa cambia ancora. Alastor si accorda per gestire direttamente lei il materiale Planeta, quasi come fosse un magazzino. Un immenso conto deposito. Per evitare lungaggini e tempi dilatati con spedizioni tra Spagna ed Italia, il materiale è in Italia, e Alastor lo gestisce. Lo tiene, e lo invia a chi lo ordina. Ma…..COMPRA TUTTA LA TIRATURA?  Mi spiego meglio con un esempio:  esce l’omnibus di Angel & Ape (serie anni ’70 DC Comics che andrebbe rivalutata, se proprio vogliamo dircela tutta). Alastor ha in tutto 200 ordini su una tiratura di 2.000 pezzi. Tutte le 2.000 copie (meno ovviamente quelle che restano in spagna per motivi vari) arrivano in Italia. 200 vengono spedite a quei saggi lettori che hanno ordinato un siffatto capolavoro. Le altre vengono tenute come MAGAZZINO nel caso di richiestedi arretrati. Ma forse non sono acquistate da Alastor. Forse nominalmente ed amministrativamente restano proprietà di Planeta. Mi seguite? Planeta affida ad Alastor un bene, e decide lei come Alastor ne può disporre.

Diversa è la situazione se Alastor compra tutte le copie dell’omnibus di Angel & Ape. A quel punto Planeta ha venduto dei beni, ha ricevuto dei soldi, e ha perso il diritto di controllare come il bene venduto possa essere gestito. Le 2000 copie di Angel & Ape sono diventate proprietà di Alastor, ed Alastor ne dispone come vuole. E nessuno può imporre nulla. Come dicevano gli antichi “Con la roba mia ci faccio quello che mi pare”

Allora, se Planeta impone unilateralmente un comportamento riguardante un bene, lo può fare solo se convinta di essere l’unica con diritto di decidere come gestire/usare quel bene. Quindi, la conclusione che ne ricavo è che o la Planeta è pazza, o che tutti i fumetti Planeta presenti nei magazzini di Alastor in realtà sono semplicemente appoggiati lì, in attesa di essere venduti.  E questo, se anche può essere plausibile per il materiale più recente (diciamo dopo l’estate 2010) non credo sia il caso per i prodotti più vecchi.

Altro punto di riflessione: fin qui si parla di dicembre. Ma se la decisione unilaterale della Planeta si basa sul convincimento che “la roba è mia, e ci faccio quello che mi pare”, allora nulla impedisce che la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale prosegua anche dopo.

Se invece da gennaio 2012 le cose tornassero normali, e Alastor tornasse ad avere la facoltà di distribuire il materiale Planeta, la cosa sarebbe ancora più incomprensibile. Perché bloccare l’attività di distribuzione di Alastor per un mese solo? Quale genio giuridico o amministrativo spagnolo ha suggerito questa che pare una corbelleria grossa come una casa? Tu mi imponi una decisione a dicembre, e poi a gennaio mi dici “Ok, adesso puoi ricominciare a fare come facevi a novembre”?? Ma io ti faccio una causa per danni che resterà negli annali della giurisprudenza spagnola, italiana e mondiale.

E infatti il discorso qual è? Che si è arrivati agli avvocati, ed ovviamente la prima cosa che dicono gli avvocati è “State zitti, e non dite niente a nessuno”. Ecco perché alle domande Alastor, o Lion osservano un comprensibile silenzio. Perché qui non si sta giocando alla domandina del fan su internet. Qui si fa sul serio. Con avvocati, cause, e problemi non da poco. Aspettarsi un commento o una risposta che vada al di là del “no comment” significa non capire come vada il mondo. Resta però la facoltà di ragionare.

Le domande sono due: a chi nuoce, e a chi giova.

A chi nuoce? Alla Lion? Bah, forse, ma nemmeno tanto. Alla Lion, intesa come casa editrice, il  danno è a livello di programmazione. Al massimo manca un mese di pubblicazioni, che è possibile recuperare tranquillamente nel futuro a breve termine, una volta capito se la Planeta intenda o meno PUBBLICARE gli albi annunciati per dicembre. La Lion non è responsabile se Planeta non pubblica il numero X di Superman. Tutto indicava che lo avrebbe fatto. Quindi il programma Lion parte dal numero X + 1. Se poi Planeta non pubblicherà X, Lion dovrà solo pubblicarlo lei. È scomodo certo, ma non è un problema che possa creare dei veri disagi, e soprattutto si risolve in fretta. Ipotizziamo che Planeta non pubblichi il numero 4 di Bot-Man e il Tapiro Assassino, annunciato per dicembre. Planeta non può impedire a Lion di realizzare lei il numero 4 di quella serie, e pubblicarlo sotto il marchio Lion. È uno sgarbo, ma si risolve.

Il vero danno è per Alastor. Ma un danno grosso. La sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale imposta da Planeta, priva Alastor di una parte cospicua del fatturato mensile. E se la cosa si dovesse estendere ai mesi successivi sarebbero dolori. Pensiamo solo a cosa potrebbe succedere alle manifestazioni primaverili se questo blocco perdurasse. Cosa metterebbe sul bancone Alastor, al posto del materiale Planeta? E quando il materiale prodotto da Lion potrebbe compensare come mole commerciale, questo blocco imposto della Planeta?  Sicuramente non prima dell’autunno, e allora il 2012 sarebbe davvero difficile. Ma no difficile. DIFFICILE!

Ipotizziamo che il blocco perduri. Come lo risolverei io? Se il materiale DC Comics di Planeta è bloccato una strada potrebbe essere quella di incrementare la produzione di materiale DC Comics Lion, che quindi piano piano andrebbe a colmare la voragine apertasi all’improvviso.

A chi giova? Alla Planeta? Parrebbe di no. Non far circolare i propri prodotti significa non venderli, quindi niente incassi. Non parliamo poi del danno probabilmente mortale per l’immagine della Planeta, presso fumetterie e lettori. Che guadagno potrebbe ricavare la Planeta? Una soddisfazione morale? Ce l’ho con Alastor e gli faccio un dispetto? Abbiamo improvvisamente scoperto che tra un asilo d’infanzia ed una multinazionale non ci sono differenze? Che i dirigenti della Planeta adottano gli stessi modo di comportarsi di bambini di 5 anni? O magari Planeta lo fa per non pagare le spese di magazzino? Eh sì, perché il servizio di magazzino uno lo paga. Tu mi dai il tuo materiale, io lo conservo nel mio magazzino, lo gestisco, ti mando i soldi dei prodotti che vendo, ma a priori tu ogni mese mi dai tot euri per il puro e semplice servizio di magazzino. Forse è questo? Forse Planeta ha dei contenziosi e gli sono girate le scatole e ha detto “Ah sì? E allora vedi che ti combino!”

Giova ai concorrenti di Alastor? Non si sa. A parte la difficoltà di cui si parlava prima, per cui il blocco Planeta pone Alastor in una fase di difficoltà contabile, e quindi questo è un vantaggio sia per Star Shop che per Pan Distribuzione. Star Shop è nella stessa situazione. Il materiale Planeta non arriva. E questo lo so per certo, perché ho parlato con il gestore di un negozio che si serve da Star shop, che mi ha detto che il suo distributore (Star Shop) lo informava che i prodotti Planeta non erano disponibili.  E la Pan? Non so nulla, ma sarebbe interessante un esperimento: perché una fumetteria non chiede alla Pan distribuzione di fargli arrivare del materiale Planeta?  Anche arretrato, non è importante. L’importante è capire se Pan Distribuzione non soffre della stessa sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale che invece Planeta ha imposto ad Alastor. Mi spiego meglio. Torniamo all’esempio di prima. La fumetteria X il 6 dicembre ordina Watchmen. Alastor gli dice che non può spedirlo. Allora il gestore, visto che ha un cliente che lo sta perseguitando, ci prova con gli altri distributori. Star Shop in teoria risponde che non può fare nulla. Ma Pan Distribuzione? Glielo potrà spedire? Planeta avrà imposto anche a Pan Distribuzione la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale o no? E se no, perché? E se no, cosa significa?

Domande, tante domande, e come sempre così poche risposte.  Io so solo una cosa. Il 2012 si  prospetta molto interessante. Troppo interessante per i miei gusti.

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