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L'Editoriale » Una AVATAR non si nega a nessuno: l’incuriosente storia dei diritti AVATAR in Italia
di Alessandro Bottero
Nel 2009 l’editore più interessante per chi si occupava di mercato americano e cercava materiale da proporre in Italia era la Avatar. Warren Ellis aveva ormai una mole di prodotti pubblicati abbastanza rilevante, e stava iniziando Crossed, il fumetto di Garth Ennis che portava il tema “zombie” verso territori mai visti prima. Alla fine i diritti se li assicurò la Edizioni BD, che nella primavera del 2010 (a marzo) rilasciò questo comunicato:
«La casa editrice statunitense Avatar Press e l’italiana BD hanno firmato un contratto pluriennale per un ampio ventaglio di titoli, che saranno tradotti in italiano a partire dalla tarda primavera. Avatar Press produce comic-books per un pubblico maturo, con grandi firme quali Warren Ellis, Garth Ennis, Alan Moore e altri ancora. "La lotta per acquisire queste licenze è stata serrata" - ha detto Andrea Ferrari, editor di BD e grande sponsor dell’accordo – "e non c’è da stupirsi: questi fumetti spaccano. Siamo piuttosto contenti di essere riusciti a costruire un progetto strutturato che ha convinto i nostri partner." "Abbiamo scelto Edizioni BD perché abbiamo sentito un forte commitment da parte loro a presentare un ampio ventaglio di nostri titoli al pubblico italiano" – ha affermato William Christensen, fondatore dell’Avatar – "è stato piuttosto lampante che questi ragazzi hanno letto i nostri titoli e capito la direzione in cui ci stiamo muovendo, e hanno voglia di accompagnarci lungo la strada." Restate sintonizzati nelle prossime settimane per annunci e iniziative riguardanti i primi titoli dell'ondata Avatar in Italia.»
Subito dopo questo annuncio Marco Rizzo sul suo blog, disse che sarebbe stato lui a tradurre i volumi AVATAR per la BD. La rete esplose in grida di giubilo. Finalmente i fumetti figosi della AVATAR erano in mano a un editore serio bello bravo e buono (non come quei cialtroni di Planeta o Freebooks, o [METTI UN NOME A CASO]. Certo. Sarebbe stato ancora meglio se li avesse avuti la Panini, perché la Panini è ANCORA più bella, brava, buona e seria, ma la BD andava bene.
In rete e sui forum la primavera sbocciava, e gli animi si rasserenavano. Il Bene aveva trionfato, e i fumetti figosi erano andati in mano a un editore figoso. Tutto è buono sotto il Sol dell’Avvenire.
E i fumetti Avatar iniziarono ad uscire. Con una certa regolarità, con una certa cura, senza note, o approfondimenti alle storie, senza uno straccio di introduzione o postfazione, ma con tutte le copertine variant all’interno. Tutto è buono sotto il Sol dell’Avvenire.
Però qualcosa non tornava. Dove erano i fumetti DAVVERO dirompenti? Quelli che li leggi e ti danno un pugno allo stomaco? Dove era Crossed? Dove era Gravel? E perché quando è uscito Neonomicon la BD non l’ha annunciato subito?
Quante domande eh?
E infatti nell’autunno 2010 si diffonde la notizia che Neonomicon, l’opera definitiva di Alan Moore sui miti di Cthulhu, sarebbe stata pubblicata dalla BAO publishing, ossia The new kid on the block, e che questo fatto aveva fatto infuriare (e non poco) persone nell’Italia centro-settentrionale. Questo, e il fatto che la BAO avrebbe pubblicato il volumone-one-one di Bone, ma questa è un’altra storia.
Il succo è che la BD non avrebbe pubblicato un volume AVATAR di Alan Moore, dopo il comunicato che aveva sparato sul suo sito.
E la gente (in realtà solo io) si chiese “ma che succede?????”
Arriviamo al 30 ottobre 2011, dove prende il via questa notizia: da febbraio la Panini Comics inizierà a pubblicare titoli AVATAR, ossia Crossed, Captain Swing, Wolfskin, e Caligula.
Parliamo di titoli (perlomeno Crossed e Caligula) basati su un’ULTRA-VIOLENZA grafica, mai vista prima. Ossia proprio quei titoli figosi che in teoria erano la base dell’accordo AVATAR - Edizioni BD. Nell’autunno 2009-10 era in corso di pubblicazione la prima miniserie di Crossed, ed era il titolo AVATAR più venduto di tutti i tempi, quello che tutti volevano, e che tutti volevano pubblicare.
E la BD non l’ha pubblicato.
E ora lo pubblica la Panini.
Come mai?
Perché la BD ha deciso di NON pubblicare Crossed (di cui sono a disposizione tre miniserie e un albo singolo, quindi almeno tre volumi estremi sugli Zombie), pur essendo questo il titolo più appetibile, sicuramente più di un Frean Angels, per fare un esempio?
Perché ora questi titoli si accasano presso la Panini? Se per Caligula è anche possibile ipotizzare un’asta SUCCESSIVA all’accordo Avatar edizioni BD, per Crossed, Wolfskin, e Captian Swing, no, perché sono tutti prodotti che esistevano già nella primavera 2010, quantomeno come primi numeri, e quindi la BD sapeva benissimo di cosa si trattava. E tenerli fuori da un accordo editoriale, sarebbe stato talmente da dilettanti, che non posso credere che in BD l’abbiano fatto.
No. La mia ipotesi è che Crossed, Wolfskin, Captain Swing fossero previsti nell’accordo AVATAR – Edizioni Bd, e poi per motivi X, inerenti ai rapporti che intercorrono tra il “gruppo” Panini ed Edizioni BD siano approdati in casa Panini comics.
Ovviamente al lettore di tutto questo non gliene frega assolutamente nulla. E probabilmente nemmeno a chi gestisce le fumetterie. A loro cosa importa perché il titolo X, passa in modo misterioso dall’editore pinco a quello pallino? Cosa interessa se il titolo è magari (ipotizzo solo per amore di ipotesi) merce di scambio in problemi più complessi? Al lettore conta solo avere il volume, al prezzo più basso possibile, perché “se l’uomo Ragno costa 3 euro, perché questo costa così tanto?”.
E come sempre Tutto è buono sotto il Sol dell’Avvenire.