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L'Editoriale » Pubblichi fumetti? Ok, ma solo come lo dico io!
di Alessandro Bottero
[04/11/2009] » Torno da Lucca e all’edicola dove mi servo da oltre quindici anni mi dicono “Signor Bottero, è uscito un nuovo fumetto. Lo vuole vedere?”. Lo prendo, vedo che è un bonellide a colori, prezzo di un Bonelli in bianco e nero, ricordo che di questo prodotto se ne parlò anni fa su internet (con gli “intenditori” che sbeffeggiarono a sangue editori e autori, senza che nessuno dei “difensori degli oppressi” difendesse il lavoro altrui), e decido di prenderlo.
Non l’ho ancora letto, ma ho dato un’occhiata a cosa si dice in giro. Beh, il discorso è sempre il solito. Siccome Legend! (editore 7age Entertainment) non fa parte del “giro”, e non può offrire lavoro, allora campo libero a insinuazioni, perculamenti e l'ormai classico “lo so io come si fa l’editore, mica tu che ci metti i soldi!”.
Il commento più delirante è stato uno per cui prodotti del genere fanno male al mondo del fumetto, perché non se ne sa nulla prima, e allora il lettore arriva in edicola e se li trova davanti all’improvviso.
Ma siamo impazziti? Ora uno critica un fumetto, perché non mi avvisano prima che esce? Non sarà che siamo abituati alla Bonelli, che parla delle sue novità un anno prima, e pensiamo che tutti debbano fare così? Ma non sarà che ci dimentichiamo che Bonelli ha i miliardi in cassa, e che non tutti li hanno? Non sarà che spesso la gente (in questo caso i lettori) apre bocca e gli da fiato, e pensa di essere diventato (solo perché compra un albo) esperto di promozione, e a conoscenza di vita, morte e miracoli dell’editore?
Vuoi pubblicare? Ok, ma solo come te lo dico io, altrimenti non sei professionale.
Sarebbe come dire “Vuoi giocare a calcio? Ok, ma solo se puoi giocare ad armi pari con Inter, Real Madrid, Chelsea. Sennò smettila, perché non sei professionale.”
Io, se voglio giocare a calcio, gioco. E gli spettatori non mi possono dire come giocare. Possono non venirmi a vedere. Possono non comprare l’albo. Ma non possono valutare sbagliato un prodotto, perché un anno fa non sapevano che usciva.
I lettori dovrebbero valutare i contenuti di un fumetto, non la confezione, o la promozione. Sono i contenuti che valgono. Non se la campagna promozionale è partita un anno fa, o se la copertina è sbalzata in oro zecchino, e plastificata con pelle umana.
Ma siccome Legend! non è pubblicato dai soliti, allora possiamo sparlarne. Tanto nessuno lo difenderà.
Gli invisibili. Il “giro”. Gli amici degli amici. Il mondo del fumetto.