- Categoria: Editoriali
- Scritto da Super User
- Visite: 16061
L'Editoriale » Chiude il Forum di Alan Ford
di Alessandro Bottero
Come riportato dal nostro sito, il forum di Alan Ford, ospitato sulla piattaforma FreeForumZone è stato chiuso, e tutti i messaggi cancellati, perché Luciano Secchi ha minacciato azioni legali.
Infatti su quel forum si parlava della diatriba, aperta dallo stesso Secchi su Alan Ford 493, tra Secchi e Sergio Bonelli. O meglio, siamo precisi. Si parlava degli insulti che Luciano Secchi ha sparato su Sergio Bonelli, e della replica a tali dichiarazioni a cura di Maria Grazia Perini.
Luciano Secchi non ha gradito che si parlasse di questo, ed ha minacciato azioni legali.
E quindi il fondatore del forum, per evitare ulteriori problemi, ha preferito cancellare tutto.
Ricordo che quando rimbalzò in rete la diatriba, alcuni lettori dissero che a loro dei fatti privati tra Secchi , la Perini, e Bonelli non gliene fregava nulla, e che in realtà la cosa non era una “notizia”.
L’unica cosa che contava era se le storie di Alan Ford fossero valide. Le questioni “private” non gli interessavano, e un “sano giornalismo” non doveva occuparsene.
Erano pettegolezzi. Punto.
Secondo questa logica anche adesso al lettore, se Secchi fa chiudere d’imperio un forum (ossia un libero spazio di discussione, non creato né gestito da lui), non gliene dovrebbe fregare nulla. L’unica cosa che conta è se Alan Ford 496 sarà gradevole da leggere o no.
E del resto “chemmefrega?”
E invece no.
E invece certe cose vanno sottolineate, vanno prese in considerazione, e vanno chiamate per quello che sono: un arbitrio.
Attenzione, non sto dicendo che la PERSONA Luciano Secchi sia cattiva, o altro.
Sto dicendo che il COMPORTAMENTO in questo caso preciso adottato da Luciano Secchi è stigmatizzabile. È sbagliato. È qualcosa che bisognerebbe tenere in considerazione.
È stato fatto chiudere un forum, che pur con tutti i limiti dello strumento forum, era uno spazio di libera espressione, creato e gestito da un privato, in modo autonomo, come luogo dove parlare di un fumetto e di quello che ci ruota attorno.
Ed è arrivato uno che, minacciando azioni legali, l’ha fatto chiudere.
Questo, a casa mia, si chiama censura. Si chiama impedire di parlare. Si chiama togliere la libertà di parola. Si chiama bavaglio alla libertà di stampa.
Io non leggo Alan Ford. Mi interessano poco le diatribe tra pinco e pallino. Ma trovo sbagliato in sé cosa ha fatto Luciano Secchi, e lo dico apertamente, mettendoci il mio nome, e come editoriale.
Spero che anche i lettori riflettano su questo fatto, e ne traggano le loro conclusioni.
Certo, sarebbe bello se TUTTI i vari forum di fumetto presenti in Italia dichiarassero esplicitamente la loro solidarietà con il fù forum di Alan Ford, ma forse mi aspetto troppo dal prossimo…