- Categoria: Recensioni
- Scritto da Claudio Valenti
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Luxley #01 di 2
Nei fumetti invece abbiamo una vasta scelta di mondi possibili ed il filone è stato ampiamente sfruttato nelle storie supereroistiche ma anche nel fumetto argentino.
LUXLEY inizia con un agguato. Sembrerebbe di leggere un classico fumetto ambientato nel Medioevo, dove si narra di Riccardo Cuor di Leone partito per le crociate, e Robin Hood (Robin di LUXLEY, appunto) che tende imboscate allo sceriffo di Nottingham. L’agguato vero e proprio non è quello teso allo sceriffo suddetto, ma quello ordito dallo sceneggiatore Valérie Mangin al lettore. Si perché d’un tratto dopo poche pagine si scopre che qualcosa nella Storia è andato diversamente. È il 1191, e mentre i sovrani di Inghilterra e Francia combattono le Crociate, un misterioso popolo invade l’Europa: è una grande armata formata dai popoli Maya, Aztechi, Indios, Incas, riuniti da un potentissimo stregone e spediti attraverso l’oceano a conquistare l’intero continente. Sanguinari e organizzati, in breve tempo avranno ragione delle capitali della cristianità, Londra, Roma, Parigi cadono una ad una. La Storia come noi la conosciamo è cambiata ma i protagonisti sono noti: Robin Hood , Papa Innocenzo III, Re Riccardo, Saladino, personaggi storici o appartenenti all’aura del mito, sono gli attori di una grande storia, oserei dire educativa nel suo essere avventurosa. Gli avvenimenti sono incalzanti, lo scontro è anche culturale, le tradizioni cristiane sono messe a dura prova da quelle Incas, feroci, ma in certe occasioni nobili.
Si scopre che un potere di preveggenza è diffuso nel popolo proveniente dalle ancora sconosciute americhe, lo rende imbattibile ed onnisciente delle azioni ribelli. Ma la magia non è prerogativa di una sola parte ed un simile potere alimentato dal Peyote, renderà Robin Hood imprevedibile agli occhi degli stregoni avversari.
Naturalmente ad un lettore pignolo e conoscitore delle vicende storiche, apparirà altamente improbabile un simile capovolgimento storico, difficile capire per quale motivo i popoli d’oltreoceano, con un intero continente a propria disposizione, vogliano conquistarne un altro. Pure mire espansionistiche? No, si tratta infatti di una vera e propria guerra preventiva: una visione ambientata 400 anni nel futuro, in quella che è la nostra Storia, rivela infatti il destino del continente Americano. Un destino di invasione, di distruzione, causato proprio dai popoli europei. Le immagini dei Conquistadores spagnoli, avidi di oro, crudeli e distruttori di intere civiltà.
LUXLEY è un volume davvero complesso ma non difficile da leggere. Affianca la Storia alla magia, affronta con divertimento gli avvenimenti, calando il lettore nei panni dei popoli europei sconfitti e piegati, nella tristezza di una Parigi sconfitta con una Piramide costruita in cima il Castello del Louvre. Sono tante le suggestioni, che il disegno preciso racconta, pagina dopo pagina, con l’ausilio del colore, in uno stile tipicamente d’oltralpe. Sotto tono invece le copertine, le quali sebbene ben fatte, non evidenziano adeguatamente l’originalità del volume a prima vista poco differente da altri fumetti classicamente storici (ad esempio Dago) sullo scaffale di una libreria.
Originariamente diviso in cinque albi, viene proposto dalla 001 Edizioni diviso in due volumi, di cui il primo contiene: L’occhio del male, Santa Inquisizione, Il Sangue di Parigi.
Luxley - volume 1 di 2
Soggetto Valérie Mangin
Disegni Francisco Ruizgé
001 Edizioni
Brossurato, B/N, pp. 160
Euro 16