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- Scritto da tuttocartoni
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Intervista all'artista Filippo Biagioli
Presentati ai lettori di Fumetto d’Autore.
Ciao a tutti! Mi chiamo Flippo Bagioli e mi definirei una persona a cui piace fare arte con i più differenti materiali. Il mio è un linguaggio primario, archetipico e rituale (lo chiamo analphabeta) che “scrivo” usando tela, cemento, legno, plastica, stoffa, creta, malta, carta e tutto quello che più mi attrae.
Quando e perchè è nata la tua carriera?
Artisticamente più di 13 anni fa, mi piaceva dipingere magliette, passai poi a dipingere su tela ed a utilizzare ogni altro medium che ritenevo idoneo per esprimermi. Sto affrontando le gioie e le sfide del fumetto dal 3 luglio 2009, giorno in cui ho disegnato per la prima volta Criba. Sono sempre stato affascinato dalla parola e dall'immagine, ma anche bloccato dal tentare di realizzare qualcosa perchè credevo che necessariamente si dovessero rispettare certe regole, di costruzione della storia, di disegno che a me sinceramente non piacevano.
Regalaci qualche aneddoto sulla tua carriera.
...tipo che in casa mia ci sono ovunque i miei libri e i miei lavori in generale e nessuno dei miei familiari si avvicina nemmeno lontanamente a guardarli? XD
Tralascerei questo aneddoto. Più volentieri direi che un giorno tornando a casa in auto, dopo aver parlato di fumetti e tatuaggi con un'amica, alla radio passava una canzone, nel ritornello sembrava dire “Criba”. Mi piacque il nome, il momento e l'entusiasmo che provai. Arrivato a casa mi fermai sulle scale e iniziai a disegnare su un foglio. Era nato Criba.
A Quali progetti stai lavorando attualmente?
Adesso, proprio in contemporanea a causa dei tempi ristretti, sto lavorando per una personale che dovrebbe realizzarsi in primavera e che riguarderà stoffe, dipinti, bambole primitive e terrecotte. Lavoro anche al secondo Quaderno Analphabeta (serie di 12 volumi, per adesso, dedicati a tutto il mio lavoro, divisi per tematiche) dedicato alla prima parte dei dipinti ed ho iniziato a disegnare il terzo libro di Criba che si chiamerà “Criba Benvenuti al Sanitarium” (anche se ho in mente una mezza folle idea, che potrebbe cambiare la storia di Criba)
Quali progetti futuri vorresti realizzare?
Sinceramente non lo so. Sono uno che ha cento idee nella giornata e corre sempre per cercare di realizzarle tutte. Di sicuro mi piacerebbe vedere terminata questa specie di “enciclopedia analphabetica” in 12 volumi e tutta la saga di Criba. Ci sto lavorando sopra, spero piacerà una volta terminata.
Una cosa che rifaresti e una che non rifaresti nella tua carriera.
Sotto il profilo artistico rifarei tutte le scelte che ho fatto e che mi hanno portato ad essere libero (anche mentalmente) di creare ciò che sento, questo è importantissimo per tutti coloro che fanno Arte, qualunque essa sia. Tornassi indietro eviterei tutti quei piccoli errori di inesperienza che bene o male, inevitabilmente si fanno a inizio carriera.
La tua serie preferita?
Mi piacciono moltissimo Rat-man e Naruto.
Il fumetto che avresti voluto disegnare tu.
Tecla sicuramente.
“Tecla la Favola del Male” è nata quest'anno mentre con il mio amico e pittore Andrea Mattiello ci spostavamo in auto da Livorno, dove c'era il campionato di Ju Jitsu, per andare verso La Spezia Comics. Una vera tempesta ci ha bloccato per ore in strada. Nell'attesa ho ideato Tecla. In seguito ho perfezionato la storia scritta in quell'occasione, colorato le tavole, ma il grosso importante lavoro l'ha fatto Andrea che ha disegnato tutte le 200 pagine con uno stile pittorico raffinato ed inusuale per un fumetto. Mi sarebbe piaciuto disegnare Tecla con quel bel magma emotivo che trasmette.
Com'è il tuo rapporto con il web?
Ottimo. Sono nato sul web e in seguito trasportato nella realtà con mostre, incontri... Ho un blog dove è possibile iscriversi per rimanere in contatto con ciò che faccio (www.filippobiagioli.com), un canale su youtube dove poter visionare il mio lavoro (Analphabeta Channel). Un negozio on-line su Etsy dove vendo le mie opere, i libri e un forum (Criba Forum) dove faccio quattro chiacchiere quando trovo qualcuno che mi risponde. La cosa però più importante di tutte: il web mi regala ogni giorno la vicinanza e l'affetto di tutti coloro che mi scrivono. Mi danno grande forza e un grande entusiasmo, e per me questo è fondamentale.
Parlaci della tua giornata tipo.
Mi sveglio alle 7 (anche prima) e vado a correre. Mi piace e mi riordina le idee. Me ne vengono molte quando corro. Verso le 9 ho finito di allenarmi, e questi sono gli unici punti fermi della giornata. Non programmo mai quello che fare, mi lascio guidare dall'istinto. Quindi posso lavorare sul fumetto o tornare a casa e mettermi a cucire bambole o stoffe, o uscire fuori lungo il fiume che ho dietro casa per cercare oggetti naturali per fare feticci. La vivo spontaneamente e quando sopraggiungono contrattempi, regolarmente……. mi irrito!!
Il palcoscenico è tutto tuo. Parole in libertà ai lettori di Fumetto d’Autore.
Bhe... vorrei ringraziare tutti coloro che hanno dedicato tempo a leggere queste risposte, e a “Fumetto d' Autore” per lo spazio che mi ha concesso. Io faccio arte analphabetica (analphabetic art) che è un insieme di spontanetà, libertà mentale, ritualità, ancestralità, esoterismo e molta fiducia nell' Uomo e nella Natura. Non mi offendo assolutamente se il mio lavoro non piace, perchè ritengo giusto che il gusto personale sia indiscutibile. Se però dedicherete 5 minuti del vostro tempo per fare una visita sul mio blog, e curiosare sull'argomento, sarò felice. Magari piace... Hola!