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Moleskine 118 » Deodato Jr. vs Boselli e Sergio Bonelli Editore: resoconti e note

Moleskine #118

Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l'informazione di settore.

Deodato Jr. vs Boselli e Sergio Bonelli Editore: resoconti e note

di Conte di Cagliostro

Quella che segue è la traduzione in italiano di QUESTO articolo apparso su Bleeding Cool. La traduzione è di Alessandro Bottero, a cui ho aggiunto delle note di commento.

tex deodatojr

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Mike Deodato è un grande fan del personaggio TEX, pubblicato dalla Sergio Bonelli. Ha espresso il suo desiderio di disegnarne una storia, anche se ha un contratto in esclusiva con la Marvel Comics.

Ultimamente abbiamo appreso che stava cercando di disegnare una storia per la Sergio Bonelli. Ma chiaramente non è andata bene. Su Facebook ha postato il seguente messaggio:

"Ho appena detto a un editor della Bonelli di andare a farsi fottere. Sono la persona più gentile del mondo, ma questo pazzo ha passato ogni limite. I disegni di Tex che avete visto sono stati gli ultimi che farò. Non disegnerò mai più il personaggio".

Che è successo? Ecco l'altra campana. L'editor in questione, Mauro Boselli, ha scritto per BadComics.it

Sulla sua pagina Facebook, Deodato (o forse uno dei suoi fan) parla di "sogno spezzato". Il problema è che si trattava di un sogno troppo costoso, per la Bonelli, in quanto il buon Mike ("l'uomo più gentile del mondo", come lui stesso si definisce su Facebook) voleva una cifra (che non sono autorizzato a rivelare) che è circa il doppio di quello che prende il decano dei nostri disegnatori. E Mike la pretendeva per le SOLE MATITE. Gli abbiamo detto che non era possibile. Lui ci ha chiesto tempo per riflettere. Ha detto che il denaro non era un problema. Ma poi è restato della sua opinione. Quindi lo era, un problema. Vabbè, legittimo. Poi ci siamo salutati via mail, ma ho commesso l'errore di chiedergli per favore di smettere di rilasciare interviste sul suo desiderio di fare Tex, visto che la collaborazione era impossibile per mancati accordi economici. Mio errore, perché le interviste erano state rilasciate PRIMA, e io non l'avevo capito. Mike avrebbe potuto farmelo notare senza arrabbiarsi. Invece si è arrabbiato. Parecchio.

Beh, Mike Deodato non ha gradito questa versione degli eventi. E ha scritto.

Non che mi sorprenda, ma sembra che quell'editor della Sergio Bonelli Editore di cui ho parlato prima non sia solo uno stronzo, ma anche un bugiardo. Ha divulgato in pubblico le nostre conversazioni private, ovviamente distorcendole a suo vantaggio, per cui non ho scelta se non rispondere rendendo pubblica tutta la conversazione, così da farvi vedere che tipo serio sia. Ovviamente ho coperto con delle X alcuni nomi e alcuni numeri di telefono.

E ovviamente tutto era cominciato con molta buona educazione. Ecco le mail riformattate per una lettura più rapida.


Mike Deodato:

Come prima cosa voglio scusarmi per non essere riuscito a venire all'appuntamento di Sabato a Lucca. Stavo molto male, mi spiace. È la prima volta in trent'anni di viaggi per lavoro, che salto un giorno a una convention dove sono invitato. Come il nostro comune amico XXXXX le ha forse detto sono un grande appassionato di western, e mi farebbe davvero piacere un giorno poter lavorare su una storia di Tex. Quindi mi dica: chi devo uccidere per poterlo fare?


Mauro Boselli:

Non si preoccupi. Per prima cosa deve fare degli studi, o dei model sheet, o come li chiama, dei personaggi principali della serie:Tex Willer, Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack. Li conosce già? Vuole che le spedisca una dozzina di albi, o anche di più? Me lo faccia sapere il prima possibile.


Mike Deodato:

Mauro, ecco il mio studio per Tex. Appena ritaglierò del tempo libero dagli impegni marvel farò anche gli altri.


Mauro Boselli:

Molto bello, ma non basta e non è molto utile.

Devi disegnare un vero model sheet (volto, corpo, figura statica, figura in movimento, figura a cavallo, figura di fronte, figura di profilo) , non un'illustrazione come questa. In questo modo non riesco a capire la tua interpretazione del personaggio.

Mi dispiace.


Mike Deodato:

Nessun problema , Mauro.

Se per te non è un disturbo potresti mandarmi via email un paio di esempi di model sheet di Tex già fatti da altri? Stavolta voglio essere sicuro di farli bene.


Mauro Boselli:

Mi dispiace, ma non li conserviamo. Prenditi il tempo necessario.

(Nota di Fda: interessante scoprire che in Bonelli non conservano dei model sheet di riferimento da fornire agli autori.)


Mike Deodato:

Fatti!


Mauro Boselli:

Wow! Sei davvero veloce...e sono belli!

Sono molto colpito dalla tua tecnica e dal tuo stile, mettendo da parte certe libertà di interpretazione. Disegni solo a "mezzatinta"? Il direttore Marcheselli ha delle perplessità. Non stampiamo Tex in questo modo, ma potremmo farlo a colori.

Mi puoi chiamare al telefono domani mattina? E già che ci siamo, dove vivi?


Mike Deodato:

Mi fa piacere che ti sia piaciuto Mauro. Posso usare molti stili diversi. Su questi esempi ho voluto imitare quello di Milazzo. Se non vi piace la "mezzatinta" posso farlo in bianco e nero semplice, nessun problema. Il mio stile originale è molto più diretto e meno libero, ma ho pensato che potesse essere più adatto al tipo di storia se mi fossi lasciato andare un poco. Vivo in Brasile, per cui ci sono 4 ore di differenza. Ora sono le 7:47 di mattina. Posso chiamarti. Nessun problema. Qual è il telefono? Il mio è (prefisso brasiiano 55) XXXXX


Mauro Boselli:

Va bene. Allora oggi no. Chiamami domani mattina alle tue otto. Per me sarà mezzogiorno.


Mike Deodato:

Mauro, scusa per il ritardo nella risposta. Dopo molte discussioni finalmente la Marvel, se siete ancora interessati, mi ha dato il permesso per disegnare quella storia di Tex.

Il lavoro per la Marvel ha la priorità, per cui mi ci vorrà molto tempo per finirla, visto che ci lavorerò solo nel tempo libero. Ci vorrà un anno, o sei mesi, difficile a dirsi, perché non so quale sia la mole di lavoro che mi arriverà dalla Marvel (In condizioni normali sono abbastanza veloce: l'ultimo numero dio Original Sin, una storia di 30 pagine, l'ho finito in 30 giorni)

Saluti e auguri di buone vacanze

Mike


Mauro Boselli:

Ottimo, mi fa piacere sentirlo. Parliamone dopo le vacanze. Io tornerò dopo il 6 gennaio. Potremmo iniziare con un paio di pagine, giusto per scaldarci, e vedere come va. Ho troppi progetti tra le manie non posso iniziarne uno di botto. Se per te va bene credo di potermi liberare per febbraio.

Resta da discutere la questione del pagamento, e ne parleremo al telefono dopo le vacanze. Se lavori a questo progetto dovrai fare le matite, le chine e i colori per una somma molto inferiore di quella che prendi dalla Marvel. Pensaci. Forse alla fine potrebbe non starti bene.

Buone vacanze.


Mike Deodato:

Mauro, febbraio mi va bene.

Buone feste.


Mauro Boselli:

Salve. Come vanno le cose? Ho appena letto la tua intervista su Fumo di China.


Mike Deodato:

Ciao, Mauro!

occupato quasi quanto te, specialmente con tutti questi ultimi cambiamenti nell'universo Marvel.

Non mi ricordo cosa ho detto nell'intervista. Probabilmente è una della dozzina che ho fatto a Lucca.

E te come stai? Ancora occupato?

(Nota di Fd'A: Attenzione, qui Deodato spiega chiaramente che l'intervista a Fdc è risalente a Lucca, cioè almeno 3 mesi prima e quindi prima dei contatti)


Mauro Boselli:

SEMPRE occupato. Ma ricordo vagamente la nostra conversazione. Quel che non ricordo è se abbiamo deciso nulla...

(Nota di Fd'A: e se non lo sa l'editor a che punto della trattativa si trovano... Forse Boselli avrebbe dovuto spiegare subito - come fa ogni altro editor al mondo - quali erano i termini della collaborazione e parlare subito di tariffe, invece qui è smemorato su come si evolve la situazione).


Mike Deodato:

Abbiamo parlato brevemente di soldi. Mi hai detto che Bonelli, a differenza della Marvel non paga le royalties., cosa che mi può stare bene se accettaste la mia tariffa a pagina.

(Nota di Fd'A: e fin qui siamo in una normalissma transazione per una prestazione professionale. Se Boselli avesse subito presentato a Deodato le tariffe masime Bonelli per iscritto, nemmeno si sarebbe arrivato a questo punto.)


Mauro Boselli:

Ah, ecco. Ricordavo bene. Allora per piacere SMETTILA di parlare in pubblico e con la stampa del tuo desiderio di lavorare su una storia di Tex. Non è vero e non è corretto. Mi avevi anche detto che i soldi non erano un problema, ma non sei stato sincero.

Mi dispiace, mike, addio.

(Nota di Fd'A: Deodato ha detto che i soldi non erano un problema, infatti abituato a percepire le royalties in USA, qui capisce che funziona in modo diverso e presenta la sua richiesta economica quantificando, e ritorniamo sempre all'omissione iniziale di Boselli, che se avesse spiegato sin da subito e per iscritto le tariffe Bonelli non ci sarebbe stata possibilità di incomprensione alcuna. Interessante anche il monito ad un autore di manifestare in una pubblica intervista le sue velleità di disegnare Tex. E perchè? Forse è vietato pronunciare il nome di Tex invano?)


Mike Deodato:

Ehi, Mauro, diamoci una calmata.

Per prima cosa l'intervista che hai letto e tutte le interviste in cui ho parlato della cosa sono state fatte prima che iniziassimo a parlarne io e te, per cui parlavo sul serio.

Seconda cosa, lascia che ti rinfreschi la memoria. Alla fine della nostra conversazione mi hai detto che avresti avuto tempo per un soggetto solo a Febbraio, e che nel frattempo avrei dovuto pensare alla tariffa a pagina, perché poteva essere un problema. E io ho fatto cosa mi hai chiesto di fare. Per cui, per riassumere, così non ti dimentichi visto che sembri avere dei vuoti di memoria molto convenienti: 1 – io non mento; 2 – non mi piace il tuo atteggiamento; 3 – non voglio più lavorare con voi - mai più.

Addio!

(Nota di Fd'A: è chiaro che la reazione di Deodato non è per l'eventuale mancato accordo economico, ma per l'atteggiamento improvvisamente aggressivo di Boselli che si impernia sull'intervista di Deodato a Fdc.)


Mauro Boselli:

Ok, TU NON HAI MAI RISPOSTO alla domanda sulla tariffa a pagina. E febbraio è passato da parecchio. Sono stato io a doverti scrivere. Poi tu non hai colto l'allusione e solo nella tua seconda email te ne sei uscito con LA STESSA RICHIESTA! Non è cambiato nulla nel TUO atteggiamento.

Quella somma è troppo alta. Sicuramente sai che Tex vende bene, ma non ti rendi conto che ogni numero sono 110 pagine. Non possiamo pagare una cifra così colossale e lo sapevi benissimo.

Mi chiedo chi sia in buona fede qui...

E per dirla tutta non siamo stati NOI a cercare te... TE HAI CERCATO NOI!

Addio.

(Nota di Fd'A: più che un editor della più grande casa editrice italiana che sta conducendo una trattativa internazionale, qui Boselli sembra un padre-padrone. Evidentemente è abituato a trattare così anche gli altri autori che gestisce e supervisiona? Deodato è abbastanza chiaro e sta facendo quello che si fa in una transazione: tirare acqua al proprio mulino. La faccenda delle allusioni al prezzo si risolveva sempre nello stesso modo: essendo chiari fin dall'inizio.)


Mike Deodato:

A differenza da te io SONO un professionista. Io non colgo le allusioni. Io vado dritto al punto. Mi hai chiesto di pensare a cosa ci eravamo detti al telefono. Ci ho pensato, ho risposto alle tue domande e invece di comportarti da professionista, rifiutare con educazione e spiegare i motivi, mi hai trattato senza alcun rispetto.

È un miracolo che tu faccia ancora questo lavoro. So che la Sergio Bonelli Editore sta passando un brutto momento dalla morte di Sergio, un momento molto brutto. Solo cinque anni fa, con Sergio vivo e vegeto una cosa del genere non sarebbe successa. Gli autori venivano tratti con lo stesso rispetto dovuto a chiunque. Leggere cose come le tue mi fa sentire molto triste per la condizione del fumetto italiano.

Persone come te, che non hanno rispetto per gli altri, non meritano di essere trattate con rispetto. Per cui posso dirti solo questo:

VAI A FARTI FOTTERE!

Mike Deodato, Jr.


(Nota di Fd'A: quello che dice Deodato sulla Bonelli è quello che si dice all'estero della Bonelli? Cioè che dopo la morte di Sergio, la casa editrice sia in una condizione di caos?)

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Successivamente su Bad Comics (QUI), Boselli risponde così alla pubblicazione delle mail:

«Internet è una gabbia di matti, io scendo dalla giostra.

Gli autori, siano essi filosofi, poeti o semplicemente umili fumettari, dovrebbero limitarsi a fare il loro mestiere, cioè scrivere. Questa faccenda mi ha distratto abbastanza, mi ritiro nella mia torre d'avorio o meglio, nella mia bat-caverna.»

Su internet frequentata da una gabbia di matti, non possiamo che dare ragione a Boselli in questo caso. Fu lui stesso, ad un forumista rispose così: «Bene, allora rammenta che diffamare i suoi, quorum ego, è come diffamare LUI (Sergio Bonelli, si noti il maiuscolo – ndr) , che ci ha scelto uno a uno» (trovate tutto QUI).Per il resto forse sarebbe il caso che Boselli facesse venire a domicilio nella sua torre d'avorio un buon insengante di inglese, perchè il suo inglese scritto (non osiamo immaginare quello parlato al telefono con Deodato come sia stato...) è veramente molto maccheronico e poco consono all'editor della prima testata italiana di fumetti italiana che ha anche rapporti internazionali con autori di primo piano mondiale. Forse alla Bonelli potrebbero pensare anche di prendere qualcuno di giovane e con un ottimo livello di inglese per fare da filtro in queste trattative internazioanli. Ma figurarsi se qualcuno qui vuole dare dei consigli agli "scelti ad uno ad uno" da Sergio Bonelli in persona. Son solo congetture di chi legge e si fa delle idee e comunque non è ammesso a certi livelli di conoscenza superiore.


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Anche Deodato jr. si accomiata dalla polemica (sempre Bad Comics ne riporta le parole QUI):

Colui che ti fa adirare ti ha sconfitto – Elizaberh Kenny.

Ho appreso questa settimana quanto sono vere queste parole.

Ho perso la calma e, sebbene ne avessi tutte le ragioni per farlo, sento di aver perso una battaglia con me stesso.

No, non sono pentito di nessuna delle parole che ho detto all'editor della Sergio Bonelli Editore. Se l'è cercata. Si è comportato in modo irrispettoso. Non è stato professionale, e questo è il minimo che ci si può aspettare in questo e ogni altro settore. Ma mi dispiace che voi lettori abbiate dovuto assistere.

Scusate.

Mi scuso perché avete dovuto scoprire come la Bonelli tratta i suoi artisti. Che peccato. La Sergio Bonelli Editore è un patrimonio nazionale per l'Italia, il frutto del duro lavoro di Sergio Bonelli e di suo padre, Gian Luigi Bonelli, che non meritano che la loro eredità venga gettata nel fango per il detestabile comportamento di un loro impiegato. Sì, perché essendo uno degli editor più importanti, rappresenta la compagnia.

Tex di Deodato Jr.Ho ricevuto molti messaggi da altri artisti che hanno subito lo stesso tipo di mancanza di rispetto dalla Bonelli e sono troppo impauriti per dirlo in pubblico. Non so proprio come possano trattare così alcuni dei migliori artisti del mondo. L'Italia è un esempio per l'arte del mondo intero. Gli artisti dovrebbero essere venerati, non trattati come spazzatura.

Il mondo, oggi, è più piccolo. Internet ci ha resi tutti vicini di casa e cose come questa non restano più nascoste.

La gente parla. La gente ascolta.

Spero solo che la mia reazione in pubblico abbia almeno un effetto positivo nell'avvertire la Sergio Bonelli Editore che è tempo di un cambio di rotta: siete un patrimonio nazionale. Portate rispetto, liberatevi delle mele marce e trattate i vostri collaboratori come meritano.

Non è mai troppo tardi per cominciare.

Mike Deodato Jr.

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Amorale della fava: la Sergio Bonelli Editore ha fatto una pessima figura a livello internazionale a causa della spocchia e della presunzione di Boselli che non si è trovato davanti il solito autore che per amore del mutuo da pagare e del trattamento economico "fisso e sicuro" che elargisce Bonelli agli autori nostrani costretti a essere fedeli - per mancanze di alternative - allla linea "o ti mangi 'sta minestra o ti butti dalla finestra". Essere al passo con la globalizzaizone, per una azienda come Bonelli dovrebbe significare avere degli editor capaci di sapere giocare sui tavoli internazionali. Forse per gli "scelti ad uno ad uno da Sergio Bonelli" sarebbe il caso di inziiare a preoccuparsi del fatto che la percezione all'estero sia che alla SBE, dopo la morte del grande vecchio, siano in difficoltà.

Ps: fa sorridere che il solito Roberto Recchioni, la rockstar del fumettomondo made in Italì, per difendere Boselli e andare contro Deodato Jr. scriva (QUI su MF l'intero intervento) «del resto, Tex non è fumetto per signorine... o per primedonne», perchè Deodato jr. ha dato una lezione di vero rockstarismo alla Bonelli. R(r)obe da pazzi!

Nell'immagine, tratta dalla rete, una interpretazione di Tex di Mike Deodato Jr.


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