Caso Magic Press: parla Marco Rizzo
[30/03/2010] » Il proprietario di Comicus, giornalista, sceneggiatore e traduttore dice la sua sul caso dei mancati pagamenti
Fumetto d'Autore vi ha raccontato nei giorni passati il Caso traduttori contro Magic Press, direttamente dalle parole delle parti in causa. La querelle si riferisce ai mancati o ritardati pagamenti denunciati pubblicamente on line da alcuni traduttori che accusano la Magic Press di non onorare correttamente gli impegni economici presi con i collaboratori esterni nell'ambito del suo ruolo di service della Planeta DeAgostini.
Vi abbiamo presentato le interviste a Pasquale Ruggiero della Magic Press e ai traduttori Paolo Falcone e Dario Mattaliano. Anche il nostro Direttore Alessandro Bottero, in un lungo editoriale, ha raccontato la sua esperienza di traduttore per la Magic Press/Planeta.
Nella blogosfera e nei forum si continua a discutere di questo caso e stavolta a parlare è Marco Rizzo.
Marco Rizzo, giornalista professionista che si è spesso occupato di inchieste Antimafia, redattore delle Edizioni BD, è anche traduttore e sceneggiatore di fumetti. Fondatore e proprietario del sito Comicus.it, ha scritto Ilaria Alpi, il prezzo della verità (Becco Giallo, 2007, disegni di Francesco Ripoli), vincitore del Premio Micheluzzi come "Miglior Fumetto" al Napoli Comicon 2008. Il suo ultimo libro è Peppino Impastato, un giullare contro la mafia (Becco Giallo, 2009, disegni di Lelio Bonaccorso), vincitore del Premio Siani, del Premio della Satira di Forte dei Marmi e del Premio Boscarato (miglior sceneggiatura).
Rizzo sul suo blog ha dichiarato:
A proposito di parole a sproposito. Non ho avuto il tempo e - non è poco - la voglia di discutere di una vicenda riguarda anche me ed è la periodica polemica/caso/denuncia del momento del radioso mondo del fumetto. Chi mi conosce bene sa che sono coinvolto anche io, e che sono incazzato. Chi mi conosce ancora meglio sa che sono convinto che queste cose non possono essere risolte nei forum, e che certi approcci creano ancora più danni, specie se partono in maniera incontrollata. Si rischia (come è accaduto) che qualcuno parli a sproposito o abbia un'uscita infelice, invalidando tutte le argomentazioni delle parti lese. E su vicende di lavoro e spesso anche personali arrivano a mettere bocca persone che sono molto poco informate sui fatti arrivando a effetti paradossali (come quelli che, mentre si discute del problema dei pagamenti mancati ai traduttori, praticamente si propongono come stagisti-traduttori a costo zero...). Meglio lasciare queste cose a sedi più opportune. Io in ogni caso non mi pronuncerò oltre, a meno che non ci vediamo al bar e io abbia voglia di parlarvene. Sia per rispetto verso i miei attuali datori di lavoro, sia verso chi è rimasto tra i miei ex datori di lavoro verso cui nutro stima. Credo sia una posizione legittima tanto quanto quella di chi decide di denunciare pubblicamente. Grazie per l'interessamento agli amici che via mail o facebook mi hanno chiesto un parere sulla cosa, ma questo è quanto mi sento di dire.
Sembra che i traduttori conivolti si dividano in chi vorrebbe che si continuassero a tenere accese le luci di internet sul caso e chi invece vorrebbe spegnerle nonostante i crediti vantati e ancora non riscossi.
Per nuovi e possibili sviluppi della vicenda rimanete collegati su Fumetto d'Autore e non dimenticate di frequentare i bar delle principali fiere di settore primaverili.