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Dati di vendita edicola: anche l'Aurea prova a smentirci senza però fornire alcun dato ma solo dietrologie e qualche balla
Diamo i dati di vendita in edicola delle loro testate (ma non solo delle loro) da parecchi mesi, ma all'Aurea salta la mosca al naso solo ora che abbiamo parlato di quelli di Long Wei. Ovviamente non forniscono dati per smentire i nostri ma solo fantasiose dietrologie di bassa lega condite da una grottesca lezione di etica e rispetto. La risposta di Alessandro Bottero.
La rubrica Passaparola firmata da Andrea Marino su Skorpio 41/2013
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Caro signor Andrea Marino, ho letto il suo interessante articolo. Mi è dispiaciuto scoprire di non avere un nome, ma ormai ci sono abituato. Io resto convinto che se si parla a qualcuno la buona educazione consiglierebbe di citarlo, ma evidentemente appartengo a un’epoca passata, in cui il rispetto prima si dava e poi si riceveva.
Facciamo così. Io le dico quanto ha venduto Alice Dark. Se mi sbaglio lei mi corregga dando i dati “veri”. Se però non sbaglio, allora forse è il caso di smettere di agitarsi e ammettere che i dati sono corretti.
Ovviamente è sempre possibile che ci sia uno scarto MINIMO tra questi dati e quelli derivati dal ritiro delle rese rimaste per errore nelle edicola, ossia quel ritiro che lei giustamente indica in sei mesi dopo l’uscita (ma a volte anche dopo). Però se non vogliamo prendere in giro chi ci legge bisognerebbe dire che questo scarto è minimo. Forse di 100 copie. non certo di migliaia e migliaia, visto che di solito il 99% delle rese vengono fatte quando esce il numero successivo. Mi spiego meglio. Se esce Long Wei 4, il 99% degli edicolanti rende il numero 3 che è in edicola. SEI MESI DOPO quelli che per errore se lo sono tenuto possono sfruttare un’ultima possibilità di ridarlo senza pagare al distributore.
Una cosa però mi incuriosisce. Long Wei non è il primo fumetto di cui abbiamo parlato. In questi anni abbiamo detto quanto vendevano altri fumetti dell’Eura prima e Aurea poi (Dago, John Doe, Bob Morane, Alice Dark e altri). Come mai in quei casi nessuna reazione?
E oltre all’Aurea abbiamo parlato dei dati della Star Comics, della Salda Press, di Bonelli, Editoriale Cosmo e di altri. Come mai questa levata di scudi solo per Long Wei? Lei potrebbe giustamente dire “Io non metto bocca nelle faccende altrui”, ma se io sto distruggendo l’etica professionale del mondo del fumetto la cosa dovrebbe suscitare in lei un moto di sdegno anche quando dico quanto vende The Walking Dead. O no?
Sinceramente il suo articolo è interessante, sentito, anche commovente, ma in sostanza non smentisce nulla. I dati si smentiscono con i dati. Non con gli appelli alla fiducia nell’editore.
Ah, un’ultima cosa. Come da gerenza sopra riportata, io non sono il direttore editoriale della 7Age, la casa editrice a cui lei allude senza citarla (questa cosa del non fare mai i nomi è molto interessante…). Evidentemente chi l’ha informata ha fatto un lavoro pessimo. Io fossi in lei cambierei informatore.
Ecco i DATI di Alice Dark. Attendo smentite.
Alice Dark
NUMERO |
TIRATURA |
VENDUTO |
1 |
40.000 |
5000 |
2 |
40.000 |
3500 |
3 |
40.000 |
3500 |
4 |
15.000 |
2200 |
5 |
15.000 |
2000 |
6 |
15.000 |
2000 |
Ps: se fosse vero che i dati di vendita si sanno solo dopo sei mesi, come avete fatto, cari tizi dell'Aurea, al numero 4 di Alice Dark a decidere di scendere la tiratura da 40000 a 15000?