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Pesci d'aprile, reazioni da ridere (o da piangere, fate voi)
di Alessandro Bottero
Un editoriale? No. Una precisazione, o meglio "il punto di vista del direttore su un caso specifico" o meglio ancora "un corsivo".
È dal 1 aprile del 2010 che Fumetto d’Autore porta avanti la gloriosa e antica tradizione dei Pesci d’Aprile, ossia notizie inventate, che vengono proposte sui giornali e siti d’informazione in occasione appunto della giornata dedicata ai Pesci d’Aprile. Google lo fa, il Times lo fa, siti e giornali in tutto il mondo lo fanno. E nessuno si incazza o telefona chiedendo smentite. Nessuno, tranne quando lo fa Fumetto d’autore.
Sì, perché pare che quest’anno abbiamo davvero esagerato. Abbiamo osato toccare l’Aurea e Long Wei. Quindi in un paese dove si possono dire cazzate sul Papa, sulla Chiesa, su Berlusconi, su Bersani, su Monti, su tutto e tutti (cito le parole di un moderatore di Comicus “La Satira deve essere su tutto e tutti senza nessuna esclusione!”) ci sono due cose su cui non si può scherzare: Grillo e il movimento 5 Stelle, e l’Aurea e Long Wei. Se lo fai gli interessati si incazzano. Va bene se Google scrive dei nasi finti, va bene se il Guardian scrive altre idiozie, ma Fumetto d’Autore non ha il diritto di fare pesci d’aprile. E se li fa bisogna dire “Leggevo i "pesci d'aprile" fatti da Fumetto D'autore e la miseria, la viltà, il veleno con cui sono scritti, mi ha messo una tristezza addosso incredibile. Detto questo, io mi chiedo come abbiano fatto tanti colleghi a concedere interviste a un sito di merda, gestito da persone di merda, come questo.” (Autore famoso e opinion leader sulla sua pagina face book docet).
Pensate che mi stia inventando tutto? Ebbene no. Oggi (martedì 2 aprile) alle 11:00 circa ho ricevuto una telefonata da uno sceneggiatore che mi dice che devo smentire subito cosa ho scritto. Quando gli faccio presente che le notizie pubblicate il 1 aprile erano pesci d’aprile e che un pesce d’aprile non si smentisce. Al massimo si dice “Ehiiiii, non ci avrete mica creduto, vero? Era un pesce d’aprile”, la reazione è stata che uno non ha il senso dell’umorismo e si incazza. Aggiungete cose del tipo che io Alessandro Bottero avrei frequentato il blog di questo autore sotto falso nome (sarei stato un tal Karim) e la prova era che nella notizia avevo usato le stesse parole che ha usato questo Karim. Quando ho detto “beh, ma guarda che al massimo mi sarò ispirato a cosa ha scritto ANDREA MARINO due volte su SKORPIO, una a febbraio e una a marzo”, la reazione è stata del tipo “facciamo finta che ci credo. Tu smentisci e basta”.
Belle cose che succedono nel mondo del fumetto eh?
Comunque, mettendo da parte le preoccupazioni dell’autore famoso e opinion leader che è triste perché non riesce a convincere nessuno a NON concederci interviste (cosa che lascia qualche perplessità sulla sua capacità di controllo sul mondo del fumetto) e mettendo da parte anche la mancanza di senso dell’umorismo di altri autori, e mettendo da parte anche le telefonate di chi invece mi ha detto che i pesci d’aprile gli erano piaciuti (Giuro. Ho ricevuto anche queste. Incredibile, vero?) volevo dire una cosa: ovviamente le quattro notizie e l’editoriale erano inventati.
Non erano cose vere. Ma tolti l’editoriale e la notizia su Zerocalcare, totalmente inventati (ripeto: NON ho alcuna notizia di litigi tra Zerocalcare e BAO. non so niente di niente. Abbiamo inventato la cosa per fare un pesce d’aprile), le altre tre notizie (Druillet, Bomb Queen, e Aurea) prendevano spunto da fatti veri.
- non è vero che la Panini pubblicherà Bomb Queen in Italia, ma è vero che lo pubblica in Germania come Panini Deutchland;
- non è vero che la Panini abbia già acquisito i diritti di Philippe Druillet, ma è vero che ha chiesto alla Glenàt di poterli avere e attualmente la Glenàt deve decidere la l’offerta Panini e l’offerta di un altro editore.
- non è vero che l’Aurea ha deciso di non pubblicare più Long Wei e il resto delle serie previste, spostando Long Wei a puntate su Skorpio, ma è vero che A) in passato l’EURA fece la stessa cosa per unità Speciale prima serie, chiudendo la serie col numero 15 e findndo di pubblicare gli episodi già realizzati a puntate su Skorpio, e B) che su Skorpio Andrea Marino in due occasioni (numero 7 e numero 11 del 2013) ha detto stavano ripensando a come pubblicare le serie previste per il primo semestre del 2013, dopo che i fumetti proposti da ottobre 2012 a gennaio 2013 avevano avuto risultati scarsi.
In particolare su Skorpio 11 Andrea Marino scriveva quanto segue.
Da Skorpio N. 11/2013, rubrica "Passaparola" redatta da Andrea Marino:
«[...] l'uscita di Blueberry, di Bernard Prince e di Luc Orient è stata posticipata, il primo a metà aprile, gli altri due entro giugno.
Abbiamo messo in cantiere troppe cose (a maggio ci sarà anche il debutto di Long Wei, il primo monografico urbano ambientato a Milano) e dobbiamo ammettere che non ce la facciamo a seguirle tutte, e tutte in una volta. Per questo stiamo alternando le uscite in modo tale da rendere più bilanciata la nostra produzione anche rapportandola alle nostre forze e al mercato. [...]»
Allora i tre pesci dì’aprile (Druillet, Bomb Queen, Aurea) erano estrapolazioni NON VERE, basate su fatti VERI per renderli credibili.
Possono essere stati non divertenti, possono essere stati insulsi, possono essere stati noiosi, prevedibili, ecc… Ma erano normalissimi pesci d’aprile. Possibile che tutti hanno il diritto di farli, senza essere accusati di essere rancorosi, velenosi e siti di merda, tranne noi? Forse perché qualcuno ha deciso che a priori dobbiamo essere isolati, ostracizzati, ridotti al silenzio perché non ossequiamo i poteri forti degli opinion leader e non lecchiamo là dove tutti gli altri leccano per sperare in un posto di lavoro? Boh…..Se avete una risposta fatemela sapere.