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Di delusioni e attese tradite: ancora sul film dell’Uomo Ragno
di Alessandro Bottero
Un editoriale? No. Una precisazione, o meglio "il punto di vista del direttore su un caso specifico" o meglio ancora "un corsivo".
Era il 1984. Il giovane Alessandro Bottero, divoratore implacabile di fantascienza, va a vedere il film di Dune. Il giovane Alessandro Bottero ha divorato i libri di Herbert. Ha anche il cofanetto della editrice Nord, con i primi cinque romanzi (gli altri che verranno dopo sono solo divertenti, ma i primi cinque sono il vangelo di Paul Muad’Dib), e vuole vedere finalmente Dune in tutta la sua magnificenza sul grande schermo.
Risultato?
Delusione totale, ma anche una rivelazione folgorante: un conto sono i libri/fumetti, un altro i film da loro tratti.
Possono avere lo stesso nome, ma sono cose diverse, e aspettarsi di trovare sullo schermo quello che hai letto è sbagliato.
Da quel momento in poi tutto è stato chiaro per il giovane Alessandro, e mai più ha commesso il grande sbaglio concettuale di porre a confronto libro/fumetto e film, per stabilire l’ipotetica “aderenza” del secondo al primo.
Nel film di Daredevil Kingpin è negro, e nel fumetto no? Sono due opere diverse
Nella trilogia de Il Signore degli Anelli Tom Bombabil è un personaggio importante, e nei film manca del tutto? Sono due opere diverse.
L’ultimo film dell’Uomo Ragno è diverso dai fumetti? Sono due opere diverse.
Chi critica un film dicendo “il fumetto originario è diverso! Hanno tradito i CAPISALDI del personaggio del fumetto!”, sbaglia. Questo è un film. Quello è un fumetto. Opere diverse. Cose diverse. Pubblici diversi. Fruizioni diverse.
P.S: Un’ultima cosa per chi contesta il diritto all’evasione “mi siedo, e per un paio d’ore evado e mi diverto”.
Chi si oppone con tutte le proprie forze alle evasioni altrui?
I carcerieri.
Meditate gente, meditate.