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Un po' di chiarezza su quel che succede in Giappone
[19/03/2011] » Il blogger Ernesto, insegnante italiano che vive a Tokyo da anni, racconta quale sia effettivamente la situazione in Giappone in questi giorni.
Riportiamo da eburoggu.blogspot.com il post di Ernesto del 15 marzo 2011:Io evito di leggerle, ma ogni tanto mi capitano sott'occhio e ogni volta mi viene un gran nervoso. Il Corriere si è inventato la storia dell'ambasciatore che avrebbe telefonato a un pizzaiolo italiano a Tokyo implorandolo di tornare in Italia perché era l'unico italiano rimasto!
I siti di notizie, come la stessa ANSA, pubblicano foto di persone con la mascherina, come a voler dimostrare chissà quali precauzioni anti-atomiche, quando si tratta di una normalissima usanza giapponese in tempi di raffreddori e allergie al polline (un male che affligge buona parte della popolazione).
Ancora il Corriere ha pubblicato un articolo a firma Lorenzo Salvia (lo scrivo perché il suo nome rimanga nella storia come esempio di giornalismo d'accatto) che è così pieno di falsità dall'inizio alla fine, che ho dovuto controllare se da qualche parte non ci fosse scritto che era un soggetto per un film di fantascienza di serie B. Qui potete trovare il pezzo e la lettera di protesta (la parte in grassetto) inviata al Corriere da Lorenzo Barassi, un nostro conterraneo residente in Giappone.
Ma più o meno tutti fanno cattiva informazione… C'è chi si inventa il piano di evacuazione di Tokyo, chi parla di una nuvola di materia radioattiva sopra la città, chi dice che i tecnici della centrale di Fukushima l'hanno abbandonata a sé stessa, chi mostra un video girato a Tokyo di notte o all'alba, quando non c'è in giro nessuno, per dimostrare che la città è deserta… Insomma, una marea di storie inventate al solo scopo di mettere paura alla gente. Perché è questo che mi (ci, a tutti noi residenti in Giappone) fa incazzare: amici e parenti in Italia leggono queste cose e si spaventano, immaginandosi un mondo post-atomico alla Ken il Guerriero.
La verità è che a Tokyo c'è una marea di gente come al solito. I treni sono pieni come al solito, anzi di più perché per risparmiare energia elettrica (quella mancante con la chiusura di alcune centrali) certe linee viaggiano con meno treni. La gente va al lavoro, va a passeggio, fa tutto quello che faceva prima (vedi il post di Lorenzo di mercoledì). Ci sono in giro meno macchine, ma solo perché c'è il razionamento di benzina (20 litri a testa, e non 2 come diceva il Tg1 in Italia), dovuto ai danni subiti alle raffinerie durante il terremoto.
Parliamo poi della centrale nucleare di Fukushima. La gente (perché lo scrivono i giornalisti in cattiva fede) è convinta che siano "esplosi dei reattori". Quella del cattivo giornalismo è una piaga non solo italiana, basti vedere cosa dice il blog Ottagono Irregolare riguardo a ciò che scrivono in Germania. È vero che ci sono state delle esplosioni presso i reattori nucleari ma questo non significa che è scoppiato il reattore: è come se a casa mia fosse esploso il carica-batterie del telefono e qualcuno scrivesse che mi è esplosa la casa.
Per cominciare ad avere un'idea di questa cosa, nonché sulle bufale e gli sciacalli che ci girano intorno, consiglio la lettura di questo post di Mamoru, dal blog Giappopazzie.
Ecco, se volete un'idea di quel che sta succedendo da queste parti consiglio di farvi un giro su questi blog di italiani in Giappone:
Giappopazzie (in particolare i pezzi firmati da Mamoru)
Altri blog contribuiscono a mostrare come stanno effettivamente le cose. Andate a vedere, per esempio, il montaggio video che mostra come la città "fantasma" (come è stata definita da diversi giornalisti), non lo è per niente.Poi può farvi piacere sapere che oggi a Tokyo è arrivata una squadra di tecnici italiani che ha misurato la radioattività nella metropoli. Questi i risultati, come riportati dall'Ambasciata Italiana a Tokyo:
[…] i tecnici hanno avuto la possibilita' di ESCLUDERE la presenza di radiazione proveniente da isotopi radioattivi (NON ci sono isotopi artificiali, ossia quelli che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare). I valori in questione sono dell’ordine di 0.04 microsievert/ora, circa un terzo del valore di radioattivita' ambientale tipico della citta' di Roma (0.25 microsievert/ora).
Il paragone con Roma è interessante. Martedì i contatori a Tokyo per un paio d'ore hanno rilevato un "picco", cioè questo, e subito i giornalisti idioti hanno gridato all'allarme atomico. In realtà significa solo che per un paio d'ore abbiamo avuto la radioattività naturale di Roma.
L'Ambasciata di Tokyo sta facendo un ottimo lavoro di informazione costante via email, con dei frequenti bollettini che potete leggere direttamente da questo link.
Nell'ultimo bollettino (del 16 marzo, ore 22:30 locali) si legge anche che tutti i contenitori dei reattori di Fukushima sono integri. La situazione non è ancora completamente sotto controllo, ma non è nemmeno disastrosa come ve la vendono in Italia.
Per concludere, a chi mastica l'inglese consiglio di leggere la trascrizione di un incontro tenutosi all'Ambasciata Britannica a Tokyo, riguardo ai pericoli del nucleare. Qui la trovate per intero, e vale la pena. Altrimenti potete leggerne qui un mini-riassunto. In poche parole, gli esperti di nucleare inglesi ritengono che non ci sia nessun pericolo per chi sta a Tokyo, nemmeno se i reattori dovessero veramente esplodere.
Per ora è tutto. Ci risentiremo quando ci saranno altre notizie. Nel frattempo potete seguire i blog che ho segnalato sopra e soprattutto ricordate che la vera tragedia è quella che stanno vivendo i terremotati nel nord del paese.