- Categoria: Reportage
- Scritto da Giuseppe Pollicelli
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Walter Leoni, i cosplayer e Roberto Recchioni: tre scommesse fumettistiche per il 2014
di Giuseppe Pollicelli*
Un auspicio, una certezza e un dubbio per quanto riguarda il fumetto nel 2014.
L’auspicio è che il vignettista e umorista Walter Leoni, uno dei pilastri di LiberoVeleno, l’inserto satirico del quotidiano Libero, acquisisca la notorietà che merita. Col suo meraviglioso segno cartoonistico (tra Hanna & Barbera e John Kricfalusi) e la sua rara capacità di elaborare battute fulminanti, ha ben poco da invidiare ai grandi della satira italiana ed è ora che tutti se ne accorgano.
La certezza è che il fenomeno dei cosplayer - quei tizi che usando costumi da loro stessi confezionati si mascherano come i personaggi di fumetti e cartoni animati e poi organizzano delle competizioni per stabilire quale sia il travestimento più bello - si appresti a uscire dalla pur ampia nicchia fatta di fiere, convention e siti specializzati per dilagare altrove, a cominciare dai media di maggior rilievo.
Il dubbio concerne lo sceneggiatore (e occasionalmente disegnatore) romano Roberto Recchioni, classe 1974, l’autore su cui l’editrice Bonelli ha massimamente puntato per rilanciare, a partire dal 2014, sia la propria immagine sia le vendite in edicola. Recchioni, un po’ ironicamente e un po’ credendoci, si è sempre posto - specie su Internet, dove è molto presente - come una sorta di divo «maudit» del fumetto italiano. In tanti lo hanno preso sul serio, a cominciare dalla Bonelli, che ha comunque tenuto conto del suo ampio e qualificato curriculum (operatore editoriale ad ampio raggio, ha tra l’altro già creato, con Lorenzo Bartoli, le serie John Doe e Detective Dante). Tiziano Sclavi, presentandolo come una star ai lettori dell’Indagatore dell’Incubo, gli ha affidato nientemeno che il rilancio di Dylan Dog, e la Bonelli ha investito circa tre milioni di euro su una miniserie fantascientifica a colori da lui ideata, Orfani. Nel 2014 si parrà la sua nobilitate.
*Articolo pubblicato originariamente sul quotidiano Libero del 2 gennaio 2014. Per gentile concessione dell'autore.