- Categoria: Osservatorio Tex
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RECENSIONE TUTTOTEX 558: “EVASIONE”
di Lorenzo Barruscotto.
Southville, Texas.
La quiete della mattinata nel tranquillo villaggio viene improvvisamente interrotta da una furibonda sparatoria, la cui eco risuona per le vie dell'intero paese, richiamando l'attenzione degli stupefatti abitanti.
Ma che diavolo sta succedendo nel saloon e chi sono i suonatori di quel forsennato concerto?!
Chiedendo informazioni ad un paio di terrorizzati passanti che stanno correndo al riparo ci bastano poche parole per avere tutto chiaro: “Erano appena arrivati due stranieri e...”
Bravi, amigos, avete indovinato: si tratta solamente di Tex e Carson alle prese con un'altra normale giornata di lavoro.
Il sopraggiungere dello sceriffo richiamato dal frastuono delle revolverate, ci permette di apprendere la natura della missione dei due Rangers: inseguire e sgominare una banda di rapinatori che si è macchiata di numerosi omicidi. Purtroppo il repulisti non è ancora finito, poiché l'elemento più pericoloso è riuscito a sgusciare via facendo perdere le sue tracce.
O meglio illudendosi di poterlo fare. E' infatti inutile ricordarvi che razza di mastini siano i due pards e quanto sia difficile seminarli se si mettono alle vostre calcagna.
Ben intenzionati a non mollare l'osso, Aquila della Notte e Capelli d'Argento non ci metteranno molto a ritrovare la pista del fuggitivo, il quale in ogni caso dimostrerà di avere tutta l'intenzione di vendere cara la pelle, mettendo in pratica un paio di vecchi trucchi per dileguarsi.
Quello che era iniziato come un lavoro di routine per due tizzoni d'inferno del calibro dei Nostri, però, dopo che un sospetto si trasforma in una terribile realtà, diventa una faccenda maledettamente più complicata e rischiosa del previsto.
Tex si ritroverà da solo e con in mano una dannatissima patata bollente: la sua abilità nel ricostruire gli eventi accaduti leggendo il terreno e le tracce lo porteranno in una capanna abbandonata dove lo attende una gran brutta sorpresa. Un ricatto sotto forma di biglietto addirittura firmato di suo pugno dall'avversario che il Ranger stava inseguendo insieme a Carson modifica l'intera faccenda: ora è una questione personale.
L'abilità narrativa di Faraci porta il lettore a seguire il racconto su due strade separate che proseguono in parallelo e che già preannunciano scintille quando inevitabilmente si incroceranno nuovamente. Da un lato Tex che non ha altra via se non cercare di escogitare un piano al fine di portare a termine le richieste dei banditi alle quali si vede, almeno per ora, costretto a sottostare, e dall'altro Carson che si risveglia con un grosso bernoccolo sulla testa legato come un salame in una scalcinata stalla solamente per venire di lì a poco trasferito sempre prigioniero in un'umida grotta.
Non c'è che dire, il vecchio ranger dimostra una volta di più di avere nervi saldi e testa fina senza farsi prendere dallo sconforto ma anzi ostentando un atteggiamento di sfida nei confronti del pericolo che, se possibile, ce lo rende ancora più simpatico.
"Disegno di Lorenzo Barruscotto, tributo ad Ortiz"
I massicci disegni di Ortiz rendono perfettamente gli stati d'animo dei personaggi, che si tratti dell'ira mista a preoccupazione che leggiamo negli occhi di Tex o della bestiale furia abbruttita da un notevole grado di odio che appare sui musi dei banditi.
Ultimamente la fortuna sembra essersi proprio presa una vacanza, poiché anche Aquila della Notte ha il suo bel da fare inciampando in una serie di imprevisti che rallentano inevitabilmente la marcia verso il suo obiettivo: lo avrete già capito ammirando la splendida copertina carica di tensione ad opera del grande Villa, si tratta di far evadere un prigioniero da dietro le sbarre.
Una vera beffa per chi invece le prigioni solitamente contribuisce a popolarle.
Come se non bastassero gli “ordinari pericoli” causati dalla natura, visto che nel West la parola incidente spesso è sinonimo di brutta fine, si aggiungono al coro anche un gruppetto di “imprevisti a due gambe” per completare il quadro.
Immaginate quindi con quanta poca pazienza e voglia di perdere ulteriormente tempo nel parlamentare, Tex si presenti al penitenziario di Agua Negra…
Non si può però dire che colui nel quale si imbatte il Ranger sia un ottuso burocrate ed anzi in un'altra occasione saremmo anche propensi a dargli ragione ma adesso non possiamo andare troppo per il sottile. Non c'è altra scelta: è necessario giocare d'astuzia ed improvvisare, per portar fuori dal carcere quel tale, un certo Bount, a cui non sembra vero di poter lasciare quella topaia, anche se significa almeno temporaneamente allearsi con uno sbirro.
In effetti lo stupefatto bandito non si fa pregare né si pone troppe domande nemmeno dopo aver appreso il nome del suo inaspettato salvatore, risultando non del tutto antipatico al lettore, per quanto non si debba mai dimenticare che si tratta di un fuorilegge senza scrupoli che sarebbe pronto a tagliarci la gola alla nostra prima distrazione.
Dovrete quindi avere gli occhi anche dietro la nuca per evitare di incappare in brutte sorprese, sia durante la rocambolesca fuga cercando di seminare i secondini che si lanceranno al vostro inseguimento sia quando vi ritroverete nella prateria, diventata un immenso mare nero una volta calata la notte, in compagnia di quella ancora sostanzialmente sconosciuta canaglia.
Occhio, amigos, meglio non sottovalutare il vostro compagnio di viaggio. Non è detto, come invece sarebbe logico pensare, che gli stiate facendo un favore, evitandogli di continuare a vedere il sole a scacchi…
C'è qualcosa che ancora non sapete, un dettaglio che potrebbe costarvi molto caro, un particolare che potrebbe perfino ribaltare completamente la frittata e portarvi ad un passo dalla morte!
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Josè Ortiz
Copertina: Claudio Villa
Lettering: Renata Tuis
114 pagine
"Disegno di Lorenzo Barruscotto, tributo a Barison"