Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

Speciale Elezioni: la nuvoletta rossa e ingroiata che sfuma all’orizzonte (seconda parte)

difendi2008Moleskine #101B

La rubrica più politicamente scorretta del fumetto italiano. Appunti di viaggio nel mondo del fumetto, attraverso i suoi protagonisti e l'informazione di settore.

Speciale Elezioni: la nuvoletta rossa e ingroiata che sfuma all’orizzonte (seconda parte)

di Giorgio Messina

Dicevamo del "compagno di merenda" Andrea Voglino che in seguito a polemica elettorale ingroiata ha pensato bene di schierare Nuvoletta Rossa - il blog da lui curato e dedicato al fumetto presente sul sito de Il Manifesto - contro lo scrivente e Fumetto d'Autore. Trovate il post a matita rossa QUI e la prima parte di questa risposta QUI.

Ora, se ancora non si fosse capito, con questo suo sfogo preelettorale in salsa rossa, il caro Voglino, così bisognoso di una controparte di “destra” - che pensava di avere trovato in me e in Fumetto d’Autore -, mi ha fatto la stessa tenerezza che si prova quando si guardano delle uova di dinosauro fossilizzate. E avendo appunto siffatto animo tenero, vorrei anche tranquillizzare Voglino sul fatto che non «ringhio», al massimo mordo, ma mordere un mesmerizzato ideologico. uno degli ultimi reduci della falce e martello in barba a qualunque anacronismo. che tra le altre cose si occupa di fumetto in un quotidiano zombizzato dai propri limiti ideologici, sarebbe poco gratificante per il mio ego moleskinatore che non guarda in faccia e non fa sconti a nessuno (cosa che non si può dire altrettanto della sua Nuvoletta Rossa).

Nella filippica fuori tempo massimo di Voglino segue a questo punto un ossimoro secondo cui a Il Manifesto «si consideri il copyleft con simpatia, e all’occorrenza vi si ricorra con liberalità». Azz… Gli ultimi giapponesi del “quotidiano comunista” adesso sono diventati anche liberali… E noi che pensavamo che i comunisti mangiassero ancora i bambini per garantirsi l'immortalità come dei vampiri qualunque.

Dopo questo triplo salto mortale carpiato ideologico con grado di difficoltà “per dare ragione ai miei compagni di merenda vale tutto e il contrario di tutto” ecco che il Voglino ci mette anche il carico da novanta: «ma postulare un’istigazione giornalistica all’appropriazione indebita a partire da un pezzo di colore è un bell’esempio di malafede». Certo, come no, e se noi siamo in malafede, a Il Manifesto allora sono schizofrenici quando nel pezzo "casus belli" di Martinelli si domandono: «con pochi soldi e uno scientifico oscuramento mediatico rispetto alle altre coalizioni in campo,la Rivoluzione Civile di Ingroia tenta quindi la carta di parlare al cuore degli elettori. E per infiammare i cuori, cosa c'è di meglio dei fumetti e dei cartoni animati, che hanno segnato l'infanzia di milioni di persone?» E si rispondono: «In poche parole, personaggi che rappresentano quel quarto stato che compare sul simbolo della lista di Ingroia (usato anche quello indebitamente – ndr), che si ergono a paladini degli sfruttati e degli oppressi, quasi a voler comunicare una similitudine con l'ex-magistrato palermitano, a suo modo un eroe dell'antimafia». E infine si autoassolvono nel nome di Gramsci: «la politica si fa anche attraverso la costruzione dell'immaginario collettivo, di quella cultura nazional-popolare di cui parlava Gramsci. Ed è innegabile che la cultura fumettistica, rientri esattamente in questa categoria».

Ancor più grottesco poi il fatto che per minimizzare le mie critiche a Martinelli, Voglino arrivi pure a disinnescare il collega de Il Manifesto descrivendone l’articolo da noi commentato come «pezzo di colore». Certo se Il Manifesto affida davvero ai pezzi di colore – come dice Voglino - la propria linea editoriale politica in difesa di Ingroia e delle iniziative elettorali illegali dei suoi sostenitori, ci viene restiuita la cifra reale dell’agonia editoriale di un giornale già abbandonato al suo destino anche dai suoi stessi fondatori.

E da qui in poi, il compagno di viaggio Voglino, da un'altra prova delle difficoltà di comprensione dei testi che lo ha già funestato nel vergare la velina rossa contro lo scrivente che viene anche definito “inspector della Suretè”. Il nostro infatti senza che nemmeno ne avessimo accennato, mostra la coda di paglia e difende le condizioni di collaborazione degli autori su Gang Bang. E a chi frega? Alla rubrica Moleskine no. Stendiamo un velo pietoso su questa excusatio non pettita, accusatio manifesta. Ci riferivamo ad altro e domandavamo tutt’altro e soprattutto non lo domandavamo a lui. Per aiutare la Pantera Rosa Voglino (perché se io sono "l'inspector della Suretè", lui non può essere altro) a chiarificare meglio la sua chiamata in causa da parte nostra nell'affaire Ingoria, gli suggeriamo un indizio in tal senso.

Ci aveva molto sorpreso il fatto che nel 2008, il tronista Roberto Recchioni, - collaboratore di Gang Bang, allegato editoriale a fumetti de Il Manifesto che ha raccolto la meglio gioventù del fumettomondo  - avesse condannato pubblicamente sul suo blog un politico italiano di destra per l’uso politico senza permesso di un’immagine di 300 di Frank Miller. La sedicente rockstar  formato fumettomondo invece davanti all’identico affaire Ingroia di utilizzo di immagini di fumetti senza permesso, mentre impazzava la polemica (a cui di solito non si sottrae) ha fatto finta di niente e si è nascosto la cosa sotto al tappeto del suo seguitissimo blog.

Ora, casomai Voglino avesse anche problemi di memoria oltre che di comprensione dei testi, gli ricordiamo che anche lui partecipò a quella discussione sul blog di Recchioni con questo commento a proposito del fatto che Miller venisse a sapere dell’utilizzo senza permesso di un suo disegno per fini politici: «Visto che Miller ora sta a destra di Cheney, credo che gli farebbe piacere eccome».

E come funziona, mia cara Pantera Rosa? Quando a fottersene del diritto d'autore sono a destra allora lì a fare i duri e puri liquidando la faccenda con una salace battuta e quando la stessa cosa invece la fanno i compagni di merende allora scattano distinguo e assoluzioni perchè il fine ideologico giusitfica i mezzi? Suvvia.

A questo punto il caso è chiuso e per chiuderlo non c’è stato bisogno di nessuna questura o "inspector della Suretè" o Pantera Ros(s)a, ma sono bastati i due strumenti più democratici di tutti, dentro e fuori il web: Google e il responso delle urne.

E mentre la nuvoletta rossa ingroiata sfuma all’orizzonte (fuori dall’arco parlamentare anche questa volta), è arrivato il momento di chiudere definitivamente la partita con la Pantera Rosa Voglino che a proposito del sottoscritto scrive: «il legittimo sospetto che i bersagli prediletti dell’inspector Messina della Suretè siano più moderati di lui.(è) una autentica iattura, per una penna all’arrabbiata del nuovo cinema paranoia. O forse, la strategia della tensione serve solo a far girare il contatore di un Web Magazine che, nonostante l’impegno di molti suoi collaboratori e la ricchezza dei suoi contenuti, continua a godere di pessima fama».

Insomma il compagno di merende Voglino, a corto di argomenti convincenti per mollarmi la mazzata finale è finito (ci perdoni il lettore il gioco di parole) nel ripetere anche lui le solite sciocchezze raccontate dai soliti compagni di merende. Ma a questo punto non volendo più deludere le aspettative del compagno di merende in cerca della controparte di "destra", ci tocca soddisfare il reducismo rosso del nostro con un sonoro "me ne frego!".

Ps: Voglino dixit: «ognuno ha la libertà di stampa che si merita». Noi la pensiamo invece come Evelyn Beatrice Hall: «disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo» . E nel nome della libertà di stampa, quella vera e senza ideologie recondite lancio anche un invito. Se casomai dovesse chiudere Il Manifesto, la porta di Fumetto d'Autore per ospitare una penna rossa in estinzione come Voglino è sempre aperta. In fondo per lui non cambierebbe niente, su Il Manifesto sono già scafati in materia di "autentica iattura" e "pessima fama".

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:3176 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:4989 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:3905 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:6488 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:6352 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:5884 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:6516 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto