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Emanuele Tonini, quando il fantasy diventa striscia umoristica
[07/03/2010] » Fullcomics 2010 - Giorno 3 - Ore 11.30
Ospite della redazione sul campo di FdA, è questa volta Emanuele Tonini, autore esordiente di strisce umoristiche.
Ha iniziato pubblicando i suoi lavori sul web, attraverso uno spazio messo a disposizione da Shockdome. Il blog ha avuto un numero di accessi molto elevato ed è stato notato da un editore: “Tagete”, che ha deciso di trasformare le strisce in volumi, attraverso delle raccolte.
Si tratta di una parodia del mondo fantasy, dal titolo “Deficients & Dragons”, che fino a oggi ha avuto 4 uscite, più una storia lunga in due volumi, benché costruita secondo le modalità e i tempi comici della streep. Le storie compaiono in bianco e nero sul web, e sono ripubblicate a colori, con un finale a sorpresa solo per quei lettori che acquisteranno la versione cartacea.
Si configura invece come spin-off della serie, “Bad Tales”, che ripropone le vicende di “Deficients & Dragons”, trattate dal punto di vista dei cattivi della storia.
“Deficients & Dreagons”, inoltre, è diventato un gioco di ruolo, uscito nella scorsa edizione di Lucca Comics & Games e sta già riscuotendo un discreto successo.
Abbiamo chiesto a Emanuele, che si è cimentato tanto nel fumetto quanto nelle strisce, se ha una preferenza tra un genere e l’altro.
- Per necessità di tempo, considero molto più adatte a me le streep, questo mi dà inoltre l’idea di trovarmi già il lavoro finito dinanzi agli occhi. Tuttavia, anche le storie più lunghe, pensate in apparenza per 24 tavole, sono progettate per essere delle strisce comiche, che ricomposte daranno vita a un’intera vicenda. Tra l’altro, trovo che la striscia sia un mezzo di comicità molto più potente, poiché in essa la battuta è rapida, fulminante, avviene in tempi brevi e mantiene alta l’attenzione del lettore anche sulle pagine successive, in cui le battute si susseguono. Una storia lunga, invece, ha difficoltà a mantenere degli standard di comicità elevati, per tutta la sua durata e può risultare, a lungo andare, meno divertente. In ogni caso, non mi dispiacerebbe affatto cimentarmi su qualcosa di più lungo. -
Infine abbiamo chiesto a Emanuele Tonini cos’è per lui disegnare: - Per me è un gioco – ci ha risposto – quando creo una striscia mi devo divertire io stesso, è una sorta di antidepressivo naturale, che smuove le endorfine. Fare fumetto, per me, è terapeutico! -