Fumetto d'Autore ISSN: 2037-6650
Dal 2008 il Magazine della Nona Arte e dintorni - Vers. 3.0 - Direttore: Alessandro Bottero
A+ A A-

L'Editoriale » Disney acquisisce Marvel: i miei due euri

disneymarvel
di Alessandro Bottero

[14/09/2009] » Il 31 agosto 2009 viene rivelato ufficialmente che la Walt Disney Company ha acquistato la casa editrice Marvel, per la cifra non trascurabile di 4 miliardi di dollari.
Questo è il fatto.
Ma la notizia non è il fatto. Il fatto è la base della notizia, ma la notizia si basa anche sulla capacità del giornalista di:
- anticipare il fatto
-capire il fatto
-capire chi è coinvolto nel fatto
-capire come si sia arrivati al fatto, e chi ci sia dietro
-intuire le conseguenze del fatto
-saper interpretare i commenti al fatto.
Sono le basi minime di un giornalismo di indagine, ossia un giornalismo che, chi si autodefinisce giornalista, o “operatore di un sito di informazione”, afferma di fare, dovrebbe possedere.
E invece? E invece, come al solito, gli autonominatisi siti di informazione fumettistica, non sapevano una emerita sega.
Infatti la cosa è piombata come un fulmine a ciel sereno. Le prime reazioni sono state “Seeeeee, vabbé. La solita bufala.”.
Cos’è che dimostra questo fatto? Che il “giornalismo a fumetti online”, escluse le dovute eccezioni, in realtà è fatto da ragazzotti volenterosi, che forse sperando di essere assunti da qualche casa editrice, si dedicano a spulciare siti stranieri o blog, per riportare notizie prodotte da altri. Un cosiddetto “lavoro di agenzia”. Infatti, come chiunque può intuire, riprendere il comunicato ufficiale dell’acquisizione Marvel da parte della Disney, in realtà è meramente un lavoro di copia e incolla (al limite traducendo), di notizie altrui.
Ma la cosa è ancora più esilarante se si pensa che poco più di un mese fa c’è stata San Diego, ossia la manifestazione fumettistica più importante dell’anno, per il mondo dell’intrattenimento americano, e nessuno degli addetti ai lavori/giornalisti andati lì ha colto cosa stava succedendo.
Uno può dire “Ma io mi baso sui comunicati ufficiali. Se vado alle conferenze della Marvel e loro non dicono nulla io come posso immaginare?”. Certo. Chiaro. Come se le persone coinvolte rivelassero le cose più piccanti e dirompenti nelle conferenze. Come se i giornalisti del Washington Post avessero dovuto aspettare una conferenza ufficiale di Nixon, in cui il Presidente degli Stati Uniti avesse ammesso di aver fatto spiare i suoi avversari. O come se un qualsiasi giornalista che voglia sapere cosa succede realmente nell’Abruzzo post-terremoto,  si basi solo sui comunicati ufficiali.
Tutto questo, ad onor del vero, non è un difetto solo dei siti di informazione italiani. La Brutta figura l’hanno fatta anche quelli americani. Riprova del fatto che prima di autonominarsi giornalisti troppa minestra devi mangiare.
Ma proseguiamo.
Se i giornalisti online si rivelano al massimo riciclatori di notizie altrui, non è che i commenti dei lettori, in massima parte, brillino per acume e capacità di analisi.
Mettendo da parte le boutade alla “Topolino contro Uomo Ragno”, anche se ricordo che pochi anni la DC produsse una miniserie di 4 albi in cui i personaggi Warner Bros. incontrarono i super eroi DC Comics, e che quindi nulla impedisce prodotti (magari anche solo per videogiochi) in cui personaggi Marvel e personaggi Disney interagiscano (Kingdom Hearts, ricordate?), la cosa che pare suscitare l’entusiasmo è: Che fico!!!! Finalmente vedremo i personaggi Marvel nei film della Pixar!!!!! Godoooooooooooooooo!!!!
Bene. questa frase è esattamente quello che intendevo. Chi la dice non sa di cosa parla.
Dire “La Pixar farà i film Marvel” è una pia aspirazione, ma giusto quella. L’animazione in 3D non è ancora in grado di raffigurare esseri umani con tratto realistico in modo convincente. Il massimo risultato finora sono Gli Invincibili, o Shrek 3, oppure gli esseri umani in Wall-E o UP. Si vuole questo, ossia una animazione che alla lontana può ricordare vagamente Humberto Ramos sotto acido? Effetti speciali alla Iron Man/Transformer e animazione in 3D Pixar sono cose diverse. È come dire che Ungaretti doveva scrivere romanzi, perché usava anche lui le parole. Oppure “Che fico! La Disney ha comprato l’istituto oceanografico di Jacques Costeau. Finalmente vedremo dei bei film PIXAR sulla vita negli oceani! Mi faccio seghe a due mani, pensandoci!”. Chiunque dica questo non sa di cosa parla. Tu non vedresti FILM sulla vita degli oceani. Vedresti CARTONI ANIMATI tipo Alla ricerca di Nemo. Capito?
Non DOCUMENTARI REALISTICI, ma CARTONI ANIMATI
Uno non vedrebbe un FILM sugli X-Men, prodotto dalla Pixar.

Uno vedrebbe un CARTONE ANIMATO stile Pixar prodotto dalla Pixar (modello: Invincibili), che è DIVERSO da un fumetto Marvel, e dai Film CON ATTORI IN CARNE E OSSA fin qui realizzati.

Ma come sempre spesso c’è gente che apre bocca e gli dà fiato.

Ancora.

È dolcissimo leggere cose del tipo “Ah beh, adesso ho letto cosa dice Lupoi e lui ha capito tutto!”, oppure “Il comunicato Panini spiega tutto!”, o ancora “Le dichiarazioni ufficiali della Marvel e della Disney chiariscono ogni cosa”.

Sveglia!

Ma pensate davvero che chi è parte in causa possa dare una visione al di sopra delle parti di una cosa del genere? Pensate davvero che chi è inserito nel meccanismo aziendale possa permettersi di, non dico parlare male, ma anche solo insinuare anche solo in modo vago il benché minimo dubbio sull’operazione?

È OVVIO che per chi è dentro all’operazione questa è la cosa più fanta-meravigliosa mai accaduta nella storia dell’umanità, ed è OVVIO che per chi è inserito nel meccanismo aziendale, sia precedente che susseguente al fatto, il futuro non potrà che essere lieto, roseo, e ricco di felicità, sia per la Marvel, che per la Disney, che per la Panini.

Ma cosa credevate? Che Lupoi potesse dire cose diverse da cosa ha detto? O che l’amministratore delegato della Disney potesse dire cose diverse?

“Beh sì… in effetti la nuova dirigenza passerà i contenuti acquisiti a un vaglio approfondito, per armonizzarli alle linee guida dello stile Disney”

“Ehhhhh…in effetti il discorso licenze e diritti per il futuro è in via di discussione.”

Ma vi aspettavate davvero che qualcuno dicesse cose del genere?

È ovvio che il futuro è sempre roseo, che tutto proseguirà come prima, che questo è il meglio che possa accadere per tutti, e che il pubblico può stare tranquillo e continuare a spendere senza preoccuparsi.

Si chiama “calmare le acque”. Però c’è sempre qualcuno che ci casca.

Ci sono però alcune cose che non ho letto in giro, e quindi ve le offro come riflessioni

1- non investi 4 MILIARDI di dollari (mica bruscolini), se non sei più che sicuro di ricavarne almeno 4 volte tanto in tre/cinque anni.
questo perché tu acquirente ti sei esposto in modo pazzesco con le banche.
la Disney ha comprato la Marvel, ma i soldi glieli hanno date le banche.

Domanda: ma con la crisi folle del credito in America, chi ha avuto la forza di appoggiare questo accordo? In America nel 2009 sono fallite 82 banche.
Quindi: da dove vengono i soldi, e in QUANTO tempo vanno ridati?
E questo ci porta al punto due.

2- Per rientrare nel più breve tempo possibile le strade sono due:

tagliare le spese, e massimizzare i profitti.
-tagliare le spese = riduzione personale
-massimizzare i profitti, che ci porta al punto 3

3- Cui prodest? Ossia: chi ci guadagna? Perché è questo che bisognerebbe capire. Stiamo parlando di soldi, affari, business, azioni, investimenti, finanziatori che se ne strasbattono di Invasioni Segrete, Guerre Civili, Regni Oscuri e altre cosette che si leggono sui giornaletti.

Tu non rientri dei 4 miliardi di dollari in 3/5 anni con le Guerre Civili, o con Norman Osborn che diventa capo del Marvel Universe. Ed è QUESTO che conta ora. Rientrare dei prestiti e/o fidi bancari, e generare profitti almeno pari all’investimento.

Altrimenti chi ha architettato il tutto si vede indicare la porta, e ciao ciao.

Ragioniamo.

Perché la Disney acquista la Marvel? Per i suoi contenuti. ossia i suoi personaggi.
Non per i fumetti. Per i personaggi. I personaggi che puoi sfruttare in mille modi al di là del fumetto.

Piccolo esempio. Andate in edicola. Troverete un prodotto incredibile: un orologio a cucù, con  i personaggi Disney. È una “enciclopedia”, come si dice in gergo, ossia un prodotto suddiviso in fascicoli che in un tot numero di settimane si completa, e offre all’acquirente un qualcosa di specifico abbinato ai fascicoli.

In questo caso la Disney (Walt Disney Italia), ha realizzato un prodotto editoriale da edicola (i fascicoli di questa “enciclopedia), abbinandolo a un oggetto di merchandising (l’orologio a cucù, componibile)

Come massimizzi quindi i profitti? Utilizzando i contenuti/personaggi in modo ancora più esteso di quanto sia successo finora.
La Disney ha detto "I nostri esperti di marketing aiuteranno a rendere ancora più diffusi i personaggi Marvel". Non “diffusi nelle edicole e nelle fumetterie con tante serie e miniserie”, ma molto merchandising non-nerd (ricordatevi l’orologio a cucù, o Disney Cucina, collana di enorme successo nelle edicole di un paio di anni fa); molta più distribuzione nelle librerie di varia, tramite il canale Disney (in tutto il mondo la Disney è un colosso nell’editoria non a fumetti, con tutta una serie di marchi e sotto marchi. La Disney acquistò i personaggi Crossgen SOLO per usare la serie Abadazad sotto forma di libri per ragazzi, ad esempio); molti più prodotti home-video e TV.
Fare una serie TV costa meno di un lungometraggio e rende di più, perché puoi venderla in 100 mercati differenti, se sei la Disney.

Sogniamo pure i film Pixar con i personaggi Marvel, ma è presumibile che tra i frutti reali ci saranno moltissime serie animate televisive.

Oppure serie TV live action, come Smallville.
in fin dei conti se Smallville dura da sette anni, e il pubblico accetta personaggi come Superboy, Impulso, Aquaman, Freccia Verde, Cyborg, cosa impedisce una serie TV dedicata al giovane Peter Parker?

4- i fumetti
Si può ipotizzare una normalizzazione dei fumetti Marvel? Non parlo di continuity e altre cose da nerd. Parlo di una forma di silenziosa, ma ferrea, “Di questo è meglio non parlare”.
Io credo di sì. Non sarà repentina, ma è indubbio che la Disney sia un marchio molto ben caratterizzato. Molto più della Marvel.
Certo, la Disney al suo interno ha ALTRE case di produzione cinematografiche, per prodotti adulti.

Certo, ha il canale ABC (ma The Shield non va su ABC, ad esempio. I Soprano nemmeno. Weeds neanche).

Certo, Desperate Housewife.

Certo, I Pirati dei Caraibi e i mostri cattivoni.

Certo.

Ma è anche vero che pur con tutto questo sono avvenuti casi di "normalizzazione" di prodotti cinematografici, quando si parla di questioni di sesso.

Inutile girarci attorno, lo sappiamo benissimo che per un americano (e diciamo pure per un occidentale in genere) la violenza è mediamente più accettabile in film/TV, di comportamenti personali che deviamo dalla norma.

Insomma, per parlare chiaro…mi stupirei se Wiccan e Hulkling (la coppia di ragazzi omosessuali in Young Avengers) sopravvivessero all’acquisizione.

Oppure: non voglio dire che non si vedrà più il Punitore, ma SE si vedrà forse sarà con un altro marchio, per differenziare in modo ufficiale il prodotto "violento" dal nome disney.

5- questione diritti.

E qui la cosa è ancora più fluida.
I diritti per l'Italia sono appena stati rinegoziati (oppure sono in fase di chiusura, in tempo per la fiera del libro di Francoforte). È una notizia normalissima, e non violo nessun segreto di stato.
In teoria, se sono chiusi, per altri cinque anni la Panini avrà i diritti Marvel. Ma.....ma la Panini agisce anche come licenziataria Marvel per il mondo.
Se la Slovenia vuole acquisire i diritti Marvel parla con Panini, che, presumo, ricava soldi dalla transizione in quanto agente.

Ossia, la panini PAGA per avere i diritti per Italia, Francia, Germania, e altri paesi dove è UFFICIALMENTE presente, ma poi agisce da agente per i paesi dove lei non c'è.

Sono due cose diverse, credo. O no?

Per la prima la Disney potrebbe dire: "I soldi Panini ci fanno comodo. Lasciamogli le licenze.".
Ma potrebbe anche dire: "Quanto ricaviamo dalla vendita dei diritti? Quanto ricaveremmo dalla produzione in proprio, assumendoci rischi ma anche godendo al 100% dei ricavi?"

E per la seconda....perché affidare ad altri i diritti Marvel, quando la Disney ha GIA' una rete di agenti che copre il mondo, e che dovrebbero solo aggiungere un altro prodotto al loro catalogo?

D'altronde le cose potrebbero benissimo restare come sono.

Credo che sia inutile chiedere lumi ora o nell’immediato futuro, perché la risposta ufficiale sarà sempre "Non cambia nulla. Continueremo a pubblicare tutto come prima". Ma è, appunto, la risposta ufficiale.

Ufficialmente, se a fine luglio uno avesse chiesto "Scusi, ma che c'è una trattativa in corso Disney-Marvel?" la risposta sarebbe stata " non dire sciocchezze." eppure si sa che accordi del genere vanno avanti con trattative che durano MESI, e decine di bozze di contratti.

Quindi la dirigenza Panini sapeva tutto da molto. ipotizzo almeno da gennaio scorso.

Cosa succederà?

Nulla.
Almeno fino a dicembre le cose, credo, resteranno come prima, anche se è presumibile che le decisioni se
-lasciare i fumetti Marvel alla Panini
-annetterli nel corpus editoriale Disney Italia
-creare una società di service editoriale esterna alla Disney
-costituire una redazione nuova, cooptando gli editor Panini
-fare mille altre cose

in realtà saranno prese tra settembre ed ottobre.

Ma non lo diranno mai, finché le cose non saranno già decise. A meno che qualche “giornalista”, si ricordi di esserlo e si dia da fare a scavare in giro, e non aspettare solo i comunicati ufficiali.

Magazine

Intervista a SILVIA ZICHE su "QUEI DUE"

01-01-2021 Hits:3148 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto e Dafne Riccietti

      Bentrovati, appassionati delle nuvole parlanti. Sono lieto ed orgoglioso di presentarvi la versione integrale dell'intervista, comparsa sull'importante numero 300 di “Fumo di China”, realizzata con la mitica Silvia Ziche, che ringrazio nuovamente.   Ritratto di Silvia Ziche, visionato anche dall'artista prima della pubblicazione, ad opera di Lorenzo Barruscotto.   Le tre vignette che troverete ad...

Leggi tutto

INTERVISTA ESCLUSIVA CON MORENO BURATTINI su "Zagor - Darkwood Novels"

26-07-2020 Hits:4966 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

   Ritratto ad opera di Lorenzo Barruscotto, autografato dallo stesso Burattini.     Buongiorno e grazie per il suo tempo. Facciamo quattro chiacchiere sulla nuova miniserie di Zagor “Darkwood Novels”.   - Nel primo volume viene presentata ai lettori questa nuova iniziativa editoriale targata Spirito con la Scure anche con dotte citazioni e riferimenti ai Dime Novels...

Leggi tutto

L'Intervista - Kirby Academy, a Cassino un punto di riferimento unico per chi vuole fare fumetti

17-01-2020 Hits:3877 Autori e Anteprime Super User

A cura della redazione L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, ha 15 anni alle spalle di meritoria attività di scountng di nuovi talenti e diffusione del media fumetto sul territorio nazionale: la storia dell'Associazione, sempre presente alle principali fiere di settore, racconta di più di 150 volumi pubblicati in questi tre lustri e...

Leggi tutto

Saggio e analisi di "TESLA AND THE SECRET LODGE"

17-12-2019 Hits:6459 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

 La cover variant (a sinistra) e quella ufficiale (a destra)   Ucronia. Cosa significa questa parola? Con tale termine viene indicato un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo a quello reale. Deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”, analogamente a come...

Leggi tutto

Intervista con OSKAR su ZAGOR

17-12-2019 Hits:6331 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    Facciamo quattro chiacchiere in merito al volume “L'eroe di Darkwood”, il sesto e conclusivo della mini serie “Zagor – Le Origini” che ha visto Oskar, nome d'arte di Oscar Scalco, classe 1971, disegnatore con all'attivo numerosi traguardi prestigiosi, impegnato ai disegni sui testi di Moreno Burattini. Le sue due opere che vedrete di seguito sono presenti...

Leggi tutto

Moleskine 125 » Quella falsa differenza tra Fumetto e Graphic Novel

30-08-2019 Hits:5858 Moleskine Conte di Cagliostro

Sottotitolo: Artibani e Recchioni avanti, dietro tutti quanti (Plazzi compreso) per piacere di Topolino. di Conte di Cagliostro Houston il fumettomondo ha un problema. Ci sono dei pazzi che vanno in giro spacciandosi per Francesco Artibani, Andrea Plazzi e Roberto Recchioni? O Artibani, Plazzi e Recchioni sono pazzi? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa, il...

Leggi tutto

RECENSIONE CARTONATO DEADWOOD DICK "TRA IL TEXAS E L'INFERNO"

29-07-2019 Hits:6475 Critica d'Autore Lorenzo Barruscotto

    "Avete mai fatto caso che nella vita ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto in…alberare?” Ecco, quel qualcuno è Deadwood Dick. Mutuandola ed adattandola per i nostri scopi, la celeberrima frase pronunciata da un granitico Clint Eastwood in “Gran Torino” serve perfettamente a delineare il carattere del personaggio...

Leggi tutto