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L'Editoriale » Siamo tutti nigeriani?

editoriale strage nigeriadii Alessandro Bottero

Je suis Charlie. Perfetto. Se ricordate siamo stati noi di fumetto d’autore a dirlo per primi, ricordando cosa disse John F. Kennedy riguardo Berlino. Grandi marce, grandi mobilitazioni. Ok. tutto perfetto. Poi terroristi della STESSA matrice islamica fondamentalista uccidono 148 studenti cristiani in Nigeria, e sostanzialmente tutti se ne fregano. Perché? Perché non ci si può indignare ogni giorno? Perché il mondo del fumetto si occupa solo dei suoi? Perché erano negri? Perché erano cristiani, e quindi di per sé bigotti, omofobi e contrari alla libertà di satira? Lo so benissimo che queste mie parole daranno fastidio e che tutti o quasi in giro diranno che sono il solito idiota che non capisce nulla. Francamente me ne frego. Se prima ero Charlie, oggi sono nigeriano, giovane, nero e un semplice studente che voleva solo studiare. E domani magari sarò altro, ma sempre dirò che i terroristi sono degli stronzi, e che credere di fare il volere di Allah uccidendo gli infedeli è sbagliato e che chiunque lo dica va eliminato.

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